La vita da Wrestler non è per niente facile, chi decide di intraprendere questa strada è consapevole di dover affrontare dolorosi infortuni ed anche grande stress mentale dovuto ad una faticosa routine settimanale o alla continua esposizione mediatica che può avere effetti nocivi nel breve e nel lungo termine. Intervistato da Yahoo! Sports, Eddie Kingston si è espresso in merito elogiando la grande cura della AEW verso la condizione psicofisica dei propri atleti.

Eddie ricorda la noncuranza dei ‘vecchi tempi’

Eddie Kingston ha ricordato di come, un tempo, nel mondo del Wrestling gli atleti erano soliti combattere anche da infortunati o in condizioni mentali non ottimali. Questo vecchio modo di fare estremamente dannoso era dovuto al fatto che i Wrestler avevano paura di perdere il proprio posto di lavoro e di conseguenza erano quasi costretti ad esibirsi ad ogni costo, i booker ed i promoter non avevano cura della loro condizione psicofisica. Questo modus operandi a dir poco tossico ha logorato la vita di numerosi performer, proprio Eddie Kingston ha rivelato che molti suoi amici non ci sono più proprio per questo motivo. Fortunatamente ora la musica è cambiata

e c’è un approccio totalmente diverso, secondo Eddie la AEW è riuscita a creare un ambiente lavorativo sano. Ecco le sue parole nel dettaglio.

“Qui abbiamo un team che ci supporta dal punto di vista fisico e mentale”

“Abbiamo perso molte persone perché abbiamo agito in modo sbagliato. Ho perso molti amici a causa dell’abuso di droghe perché si sentivano giù e non penso che avrebbero ricevuto aiuto. Un paio di miei amici si sono suicidati perché pensavano di essere soli. Abbiamo agito nel vecchio modo di fare, ora proviamo a cambiare salvando vite e non rovinandole. A causa del vecchio modus operandi, non abbiamo mai riferito dei nostri problemi ad un booker od un promoter, non gli confidavamo mai del nostro stato di forma. Noi ci presentavamo lì con una caviglia rotta perché avevamo paura di perdere il nostro posto di lavoro o la nostra posizione. Mi sento molto bene ora che abbiamo un team, e questa è la parola chiave, che ci capisce, ci supporta e vuole che siamo al meglio dal punto di vista fisico e mentale.”

Eddie Kingston ha toccato un tasto molto dolente, in passato abbiamo assistito a troppe tragedie e vite rovinate e questo è imperdonabile. Siamo estremamente felici che la situazione sia (finalmente) migliorata e che i wrestler si sentano rispettati e curati dal punto di vista fisico e mentale, i complimenti in particolare vanno alla AEW che è riuscita a creare un posto di lavoro sano e pulito.