La trilogia tra Edge e Seth Rollins è stata molto gradita dai fan, con i due wrestler che hanno dato spettacolo fin dal primo match a SummerSlam. L’Hell in a Cell tenutosi a Crown Jewel è stato probabilmente lo showstealer della serata, e più di qualcuno lo ha addirittura etichettato come il miglior match che si sia mai svolto durante uno degli eventi in Arabia Saudita. A proposito del loro match, Edge ha parlato a “Kids on the Escalator“, discutendo della sua iniziale titubanza sul lottare in Arabia Saudita e anche del ruolo svolto durante il match dall’arbitro Jessika Carr.
Le parole di Edge
Sul match, la Rated-R Superstar ha parlato così:
“Quando mi hanno chiesto di concludere la storyline in Arabia Saudita avevo delle perplessità al riguardo, sarò onesto, ma mentre ne discutevamo mi hanno detto ‘abbiamo bisogno che accada lì’. Allora ho risposto ‘facciamo arbitrare Jess’ non sapendo se effettivamente la cosa si potesse fare. Semplicemente mi piaceva molto l’idea di vedere una donna ‘in controllo’ di due uomini proprio in quel paese. E’ passato inosservato a molti, ma io so di poter andare dalle mie figlie un giorno e dir loro ‘c’ero anch’io quando è successo’. Credo sia stata una cosa molto bella. Lei era molto preparata e non si è fatta prendere dall’emozione del momento.”
Continuando poi a parlare di Jessika Carr ha detto:
“Si stava avvicinando SummerSlam e io avrei dovuto affrontare Seth, ma Charles Robinson non avrebbe potuto dirigere il match. Sono in una fase della mia carriera dove sono molto selettivo anche per quanto riguarda gli arbitri, perché c’è una “comfort zone” che raggiungi solamente con alcune persone. Charles non sarebbe stato a SummerSlam e io ho parlato di Jess con lui: ‘ dovremmo darle una chance, perché l’ho osservata ed è davvero brava. Vediamo come se la cava.’ Lui ha pensato si trattasse di una grande idea. Quindi abbiamo fatto questo test a SummerSlam e lei è davvero molto brava e sicura di sé, non era timida, ha preso il controllo della situazione e io apprezzo molto quando qualcuno lo fa. Quando poi è arrivato il turno del match al MSG le ho detto ‘ragazza, credo proprio che tu debba prendere parte al secondo round’. ”