Dopo due settimane d'assenza ritorna il consueto spazio di Corey. Ovviamente si parla di Elimination Chamber, e dei possibili sviluppi in vista di Wrestlemania.
In base alle notizie che abbiamo avuto in questi ultimi tre mesi dovrebbero splittare diversi team: dallo Shield ai fratelli Rhodes fino ai Real Americans. L'addio di CM Punk ha certamente sparigliato le carte, così come la bassa qualità fisica di qualche vecchio e l'appeal dimezzato di Batista che non consentono di vivere al meglio questa strada sempre più vorticosa. Lo split serve perché il lavoro fatto in questi mesi ha privilegiato i team soltanto e gli unici aspiranti uppercarders escono da qui: Roman Reigns, Antonio Cesaro, Cody Rhodes.
E' vero, Cody non è previsto nel ppv. Le voci sul suo conto sono le più confuse perché se qualche tempo fa era certo uno scontro col fratello, oggi la WWE non ritiene più così importante vederli l'uno contro l'altro. La compagnia ha buttato al macero l'ottima prestazione di Cody nello scontro con l'Authority, ed oggi non ha alcuno status da mettere in campo: è solo un midcarder tra i midcarder. Solo con parecchia qualità in più.
Roman Reigns vive un altrettanto stint complicato. Prima e dopo la Rumble è stato promosso a grande distruttore ma c'è questa difficoltà di scegliere che attanaglia le menti creative: lo mandiamo over o è troppo presto? Hanno una reale paura di bruciarlo come capitato a Sheamus e Ryback. Sheamus è sopravvissuto perché nelle grazie di Triple H e perché comunque ha una buona qualità in-ring da sfruttare. Non per altro entra con merito nell'Elimination Chamber Match. Reigns potrebbe diventare tanto grande come venir sbeffeggiato dal pubblico. La WWE punta su di lui ma non sa in che misura farlo. Ad esempio lo scontro con la Family dovrebbe vederlo perdente ma senza pin subito e con un'aurea di grande forza. E dopo? Triple H o i compagni di stable? La scelta è dura: Triple H ha uno status troppo alto, potrebbe surclassarlo. Non gli si può chiedere di scendere al livello del giovane virgulto, così com'è improprio chiedere a Roman una crescita che lui ancora non può attuare. Allora vanno bene i compagni di stable, ma attenzione: la WWE non vuole abbattere la credibilità di Ambrose e Rollins. Soprattutto di Rollins. Per questo se Ambrose deve essere il perdente, Rollins deve farci comunque una bella figura. Ecco perché i molteplici intrecci potrebbero riproporre le due stable ancora contro con una stipulazione speciale a 'Mania. E John Cena si prende magari qualcun altro. Ma chi?
Antonio Cesaro è in rampa di lancio. Mai come in questo momento è riuscito ad esprimere buona parte del suo potenziale, andando come Bryan e Langston sotto l'ala protettiva di John Cena. Nell'Elimination Chamber potrebbe costituire la grande sorpresa proprio eliminando Cena e trovandosi a giocare il titolo mondiale con Bryan e Orton. La considerazione è che non può oscurare Bryan, ma non lo farà comunque visto che il pubblico mai sarà dalla sua parte. E da qui al ppv più importante dell'anno la discesa è lunga: con Zeb Colter in buona forma, la sfida con John Cena rappresenterebbe un buon viatico per togliere al bostoniano il peso dello show. Libero dal dover per forza mettere in campo il match dell'anno, potrebbe raggiungerlo senza pressioni e con un avversario capace di farlo crescere ancora, a 37 anni. Nel wrestling attuale nessuno quanto lui ha saputo dimostrare di saper lottare contro qualunque tipo di atleta e di saper attingere da tutti gli avversari un motivo per migliorare il suo moveset. In particolare questa attenzione negli ultimi tempi ai talenti delle indy volgono verso quello che è uno degli obiettivi dell'ex rapper: tornare ad essere heel. L'avversario migliore potrebbe essere di nuovo Bryan, qualora dovesse tornare campione del mondo, o gli stessi Reigns e Cesaro, qualora dovessero essere pushati da babyface.