Un’Arena vuota, un’immagine che troviamo triste.

Per un’amante del Wrestling e dello Sport, un’Arena senza il pubblico, senza il suo rumoreggiare, ridere, fischiare o esultare, è una immagine negativa.

Il concetto di “porte chiuse”, nello Sport, è infatti visto in maniera negativa: dal Calcio al Basket, passando per altre discipline, giocare un incontro o una partita a porte chiuse, senza pubblico, ha accezione di punizione, verso la squadra di casa che la subisce e verso i suoi tifosi, rei di aver commesso gesti o atti lesivi dell’immagine sportiva.

Ma a volte, capita che il concetto di “porte chiuse” si applichi anche per eventi straordinari: lo stiamo vivendo ora con la Pandemia del Covid-19, che ha fatto svolgere diverse partite e tornei a porte chiuse, prima che questi venissero sospesi o chiusi in modo definitivo di fronte all’avanzare e alla pericolosità della Pandemia stessa.

Pandemia che sta fermando anche il Wrestling: in Italia il movimento è di fatto fermo da fine Febbraio, con show annullati e rimandati, allenamenti e poli fermi, per ora ufficialmente fino al 3 Aprile, quando ci saremo lasciati la Pandemia alle spalle.

Da altre parti si procede a macchia di leopardo man mano che i casi e la pericolosità aumenta: in USA si comincia ad avere casi, federazioni minori valutano stato per stato, la WWE ha avuto i primi dipendenti contagiati, si vocifera che WrestleMania possa saltare.

In Giappone il movimento ha avuto lo stesso blocco: NJPW, AJPW, Stardom e altre leghe minori hanno annullato e rimandato diversi eventi.

Ma la STARDOM ha svolto Domenica il suo ultimo Show a Tokyo; lo ha fatto in una maniera particolare: a porte chiuse.

Niente pubblico, solo i lottatori, lo staff media e il personale stretto necessario, lo Show è andato in diretta Youtube (trovate il video QUI).

Nel Wrestling infatti, il concetto di Empty Arena ha anche una valenza “gimmick”.

Sono rari, ma non impossibili, gli Empty Arena Match nella storia del Wrestling.

Fra i più famosi, sicuramente ricordiamo  quello fra Terry Funk e Jerry Lawler nella Memphis Wrestling nel 1981, uno dei primissimi Match con Arena priva di pubblico trasmessi in TV:

Altro celebre Match è quello in WWE che vide Mankind affrontare The Rock, con in Palio il WWE World Title nel 1999, uno dei Match più accesi della faida che vedeva i due contrapposti:

Non da meno fu l’Empty Arena Match fra Sting e Angle, uno dei momenti chiave all’interno della lotta di potere in TNA nella Main Event Mafia:

Fra i Match più recenti visti in questo tipo di stipulazione, sicuramente va inserito quello fra Tim Storm e Jocephus nel 2018 con in palio una Title Shot per l’NWA World HW Title, Match svolto  – particolare interessante – sul ring della IMPACT Wrestling:

Ma perché sto parlando di questa tipologia?

Perché, se la Pandemia dovesse durare a lungo, specie negli USA e in Europa, questa tipologia potrebbe essere la soluzione con cui, WWE e AEW (ma anche le altre realtà che possono permettersi di affittare e avere per se Studios o Arene) potrebbero non fermarsi e andare avanti.

Arene vuote dove i Booking Team potrebbero studiare nuove idee su come rendere coinvolgenti i Match degli Atleti, su come sfruttare gli immensi spazi deserti delle arene.

Potrebbe anche passare la soluzione di registrare più Show in una sola Arena, ottimizzando al massimo la location (e rendendo meno rischioso il contagio o i viaggi degli atleti e dello Staff).

Potrebbe essere questo il futuro (nel breve periodo della Pandemia) per non fermare la macchina economica (specie in USA) del Wrestling?

Staremo a vedere.

EDIT: Mentre questo editoriale era in fase di programmazione, è arrivata la notizia della versione “a porte chiuse” di SD! al Performance Center, mentre forse salterà Raw settimana prossima (per WrestleMania, le ipotesi rinvio o cancellazione si fanno insistenti), l’AEW ha annullato i prossimi due Dynamite (e per Blood Guts, forse un cambio di location), si sta avverando insomma l’ipotesi che stavo pensando.

Vedremo il risultato finale.

Video © aventi diritto

Enrico Bertelli “Taigermen”