La scorsa puntata di Raw ha avuto un forte retrogusto nostalgico. E’ stato un bell’episodio? E’ stato funzionale al vicino Summerslam? Di questo ed altro parliamo nell’editoriale odierno.
Premessa: gli ascolti di questa settimana sono stati i migliori da quasi un anno a questa parte, ovvero dall’episodio post Summerslam 2018; quindi sì, dal punto di vista “materiale” è stata una mossa vincente la Raw Reunion. Nel presente articolo volevo però soffermarmi su cosa abbia funzionato e cosa no dal punto di vista qualitativo, perché è evidente che i numeri non bastino a spiegare se lo show sia stato ben organizzato o meno.
L’inizio con Cena, un quasi Hall of Famer, ci stava, la reazione positiva nell’arena non mi ha stupito. Buona scelta la battaglia rap con gli Usos, anche se avrei fatto a meno poi del loro incontro contro i Revival stranamente accompagnati dai D-Von Dudley (ben più sensata la presenza di Rikishi).
L’utilizzo del titolo 24/7 è stata senz’altro la scelta più azzeccata dell’episodio, permettendo di variare un po’ dai soliti (ma sempre ottimi) siparietti tra R-Truth e Maverick, coinvolgendo tanti volti noti al pubblico per poi infine ricedere la cintura a chi di dovere. Omaggiare tanti wrestler del passato con ironia e momenti di gloria ha funzionato a meraviglia.
Una nota dolente della serata sono invece stati i match, passando dallo squash di McIntyre e Strowman (quest’ultimo contro un nostro compatriota), la facile vittoria dei Viking Raiders, così come prometteva meglio quello di Joe e Reigns. Quello tra Rey e Zayn se non altro è stato “utile” per vedere vicino al ring wrestler familiari al pubblico WWE come RVD, Sgt.Slaugther, The Hurricane e il da poco ritiratosi Kurt Angle. Molto meno gratificante quello con l’intervento della DX, che alla loro età sono decisamente fuori tempo massimo per interpretare i ribelli (lo erano già nella reunion del 2006, figuriamoci ora).
E’ ancora da decifrare l’utilità dell’attacco di Bray a Foley. Apparentemente non aggiunge nulla al precedente su Balor, oltretutto il job concesso dall’ex Mankind non dà particolari vantaggi a Wyatt. Più interessante sarebbe se vedessimo in futuro The Fiend aggiungere al suo repertorio la Mandible Claw che abbiamo visto utilizzare su Foley, di fatto rubandogliela. In quel caso il segmento visto alla Raw Reunion acquisirebbe molto valore, se no sarà stato un semplice cameo.
Il segmento del main event è stato quello che ho digerito peggio. E’ stata una celebrazione fine a sé stessa, una scena degna di essere vista nei contenuti speciali di un film, non come finale. Quando mesi fa in una puntata ci doveva essere la celebrazione di Flair poi in realtà si è verificato il brutale attacco di Batista che ha dato il via all’incontro con Triple H di Wrestlemania. Speravo in qualcosa di simile, che accadesse qualcosa che tentasse almeno di rovinare quello stucchevole clima di festa a cui stavo assistendo.
Abbiamo solo due settimane che ci separano da Summerslam, quella che una volta era considerata la Wrestlemania estiva, si è però deciso di sprecare un’intera puntata non avanzando quasi per nulla le storyline. Come detto a inizio editoriale gli ascolti hanno dato ragione alla WWE, ma poi se lo special event registrerà numeri inferiori alle attese di chi sarà la colpa?
Degli incontri in programma solo a quello tra Becky e Natalya si è riusciti a mandare un po’ avanti, per il resto siamo ancora in alto mare. Quello per il titolo Universale continua a soffrire l’assenza di Lesnar, tra Balor e Wyatt si è provato almeno a fare qualcosa a Smackdown, per il resto è ancora tutto in alto mare.
Come detto ho apprezzato l’utilizzo delle leggende all’interno dei siparietti del titolo 24/7, ma in linea generale hanno trasformato l’episodio in quello che in gergo televisivo si definisce filler. Una celebrazione fine a sé stessa come questa se proprio la si deve inserire mi auguro che accada prima di uno special event poco importante come Stomping Grounds, non certo a poche settimane da Summerslam.
Sergedge – EH4L