Il 2020 si è aperto in maniera eclatante in casa Impact Wrestling, Tessa Blanchard dopo una rincorsa lunga e folle conquista con tante difficoltà il titolo maschile della federazione detenuto fin al main event di Hard To Kill da Sami Callihan. Il tutto è stato giustificato come una svolta storica, in quanto è la prima volta che una donna arriva ad un obbiettivo come questo. Dopo quasi due mesi di puntate settimanali e due sessioni di tapings più una registrata recentemente sono successe diverse cose con scelte poco condivisibili, almeno secondo il mio parere.
Mettere come persona di punta Tessa, si, ha molto alzato la sua considerazione nel panorama mondiale, ma il luogo dove il suo starpower è parecchio sceso è proprio lì dove quel titolo lo ha vinto. Se da una parte un proseguimento di rivalità con Sami Callihan poteva sembrare troppo scontato o prolisso, visto il percorso per arrivare al titolo, a conti fatti riflettendoci era l’unica soluzione realmente utile per far accrescere il personaggio di Tessa in modo che potesse diventare credibile, cosa che fino ad ora non è successa.
Si pensava in un primo momento che Ace Austin potesse essere il primo avversario e come scelta poteva anche andare bene, ma il tutto si è deciso di cominciarlo e chiuderlo per una paio di live event, sacrificando quello che era l’unico forse in gradi di rendere credibile la ragazza vista anche la poca differenza fisica. Su Austin stano mettendo in spalla tutto il reparto X-Division ma arrivati a questo punto il lottatore sembra volere e meritare di più anche perchè conscio del seguito che ha con gli spettatori negli show e nei social media.
La scorsa puntata invece Tesa si è ritrovata contro Taya Valkyrie, ex campionessa femminile che da poco ha perso la cintura ai danni di Jordynne Grace. Come aveva presupposto qualche mio collega del Radio Show si è arrivati a veder conteso il titolo mondiale maschile tra due donne, l’ultima cosa che questa cintura e questo show avevano bisogno. Ovviamente la Blanchard si è confermata ma una scelta di booking del genere ha dimostrato quanta pochezza di idee abbia la federazione in questo momento.
Tra poco meno di un mese assisteremo a Lockdown, ppv che ritorna dopo un anno di pausa, e l’occasione di riscattarsi dopo un mese abbondante di lentezza e piattume è ghiotta. Elglin o Edwards sono ottimo candidati per essere sfidanti o campioni di transizioni, anche se credo e spero che Sami torni e si ricominci da lui, perchè sul ring non sarà un fenomeno, ma in una federazione come Impact è fondamentale avere un atleta che ti faccia parlare di te al di fuori degli show e lui è l’unico in grado di poterlo fare. Non è di certo una come Taya quella che può contribuire a questa svolta storica e forse nemmeno Tessa.