La scomparsa di “Bad Bones” John Klinger ha destato molto scalpore nel panorama europeo ed italiano (QUI la notizia).
Non solo per il fatto che Klinger se n’è andato troppo presto (come il suo Tag Partner sul ring, Absolute Andy, scomparso lo scorso anno), ma anche perché Bones, sui ring italiani, nella seconda decade degli anni 2000, c’era apparso abbastanza spesso.
ASCA, EPW e ICW hanno visto in azione questo possente lottatore: io in particolare, lo vidi in azione durante i tre giorni di Taping con cui la EPW iniziò la sua avventura, con le registrazione del TV/Webshow “Overload” che andò in onda su vari emittenti nazionali (come GXT) e su Youtube anche.
Quei tre giorni chiusi dentro la Stazione Birra di Roma fu una vera avventura, fra “colazioni criminali” (per dirla alla Franchino), interviste incredibili (con Alpha Female e Bambikiller, con un giovine Malvezzi a farmi da traduttore) e una atmosfera rock’n’roll, magari un giorno ne parlerò meglio.
Andy e Bones facevano parte del roster EPW, che mischiava una selezione di atleti italiani (quasi tutti dell’allora RWA) con un gruppo di europei ed europee di esperienza, dove Absolute Andy (che avevo già visto in ICW) e Bad Bones formavano l’Allianz.
Tag Team rude, scorrettissimo ed energico, sul ring lasciarono, nel bene e “nel male”, un discreto segno, con una faida anche abbastanza intensa in particolare con la American Mafia (la stable di King Danza, Terry Idol e Nick “The Protector” Terranova).
Ma di quei taping, l’episodio che destò scalpore (e malumore nel backstage), fu il Match che ebbero contro due atleti che oggi portano alto il wrestling italiano in europa e in America, allora ragazzi in rampa di lancio sui Ring italiani: D3 e Red Scorpion.
Il Match fu letteralmente a senso unico, con Andy e Bones che letteralmente massacrano i nostri connazionali, ma a tutti parve evidente che non era “solo” un match di wrestling: le mosse erano volutamente stiff, il ritmo volutamente violento, i due tedeschi stavano mandando un messaggio fra le righe nel backstage: non avevano “gradito” gli avversari e stavano mostrando il loro “disappunto” con un vero e proprio pestaggio di D3 e Scorpion sul ring.
Il risultato sul ring vide l’Allianz vincere, fuori ring vide Scorpion infortunato (e fuori dalle scene per diversi mesi per una spalla messa KO) e D3 con il naso rotto da un Big Boot di Bones, visibilmente infuriato.
Nel backstage poi in qualche modo, capii che le cose furono “chiarite” e il resto dei Taping andò liscio.
Ma lì scoprii che sia Andy che Bones, alternavano momenti di assoluta convivialità e simpatia (ne ho letto diversi episodi sui social nei giorni passati) a momenti di litigi, incomprensioni e vere e proprie risse nei backstage, soprattutto Klinger si lasciava spesso trascinare dalla rabbia, se riteneva un booking o un match non adeguato al suo status.
Questo forse è costato a entrambi il non essere riusciti ad esplodere negli USA, all’apice della loro carriera, quando erano nomi forti che trovavi ovunque in Germania, UK e sulla scena europea.
Bones probabilmente non era una persona facile con cui avere a che fare, a risentire e rileggere, in news passate, di come venisse allontanato a periodi dalla wXw o da altre fed, che però non gli hanno mai chiuso del tutto la porta, visto che negli anni, complice anche il lavoro nel ricucire i rapporti che il suo tag partner e amico Andy faceva ogni volta.
Nel wrestling impariamo che serve un Buono e un Cattivo per un match sul ring: ecco Bones era il perfetto cattivo, quello che odiavi a vista semplicemente vedendolo entrare sul ring, che con quelle “braccia possenti e le mie spalle forti” (per dirla alla Benson), incuteva timore subito, con quello sguardo truce con cui fulminava pubblico e avversari.
In Dark Knight, quando si scopre che Dent ha commesso così tanti reati che rischia di far saltare la giustizia a Gotham, Batman dice a Gordon che si prenderà lui la colpa, sarà lui il colpevole perfetto per l’opinione pubblica e la gente.
“io sono quello di cui Gotham ha bisogno”, dice a Gordon: probabilmente, Bones ha capito che il suo personaggio e la sua persona potevano conciliarsi ed essere quello che il pubblico si aspettava da lui: il cattivo della situazione e si è preso il fardello sulle spalle.
Il fatto che oggi in tanti, compreso il sottoscritto, siamo a ricordarlo, significa che, nonostante tutto, siamo riusciti a vedere oltre il carattere, il comportamento e l’atteggiamento che aveva dentro e fuori dal ring e scorgere, dietro a Bones, il John Klinger persona, quello che con voce perentoria, durante uno show in Italia, fa fermare la macchina, scende tutto arrabbiato a vedere che è successo, vede che è tutto OK e tornato dentro, con aria assolutamente serena dice “OK, ripartiamo, con relativo scoppio di risate nella macchina a stemperare l’atmosfera.
E sia Bones che Klinger, ci mancheranno.
Foto © Enrico Bertelli “Taigermen”