CM Punk ha fatto il suo clamoroso ritorno al pro wrestling durante AEW Rampage: The First Dance lo scorso agosto. Dopo molti anni di assenza, il ragazzo di Chicago si è convinto che la AEW rappresentasse l’occasione giusta per tornare al pro wrestling. Da allora lo abbiamo visto confrontarsi con i vari Darby Allin, Eddie Kingston e altri giovani talenti. Ora è impegnato in un feud con MJF che nelle prossime settimane dovrebbe decollare definitivamente. A differenza di Bryan Danielson, che è stato subito proiettato nel giro titolato, CM Punk ha avuto una “partenza” più lenta e ciò per sua stessa volontà. Eric Bischoff ha espresso la sua idea sulla gestione del “Second City Savior” esprimendo un concetto chiaro.

“Non è la star che si crede sia”

Durante il proprio podcast “Keeping It’ 100”, il WWE Hall of Famer Eric Bischoff ha parlato del booking relativo a CM Punk a qualche mese dal suo clamoroso ritorno al pro wrestling. Secondo Bischoff l’attuale booking di Punk si fonderebbe su una idea sbagliata; infatti, il “Second City Savior” non sarebbe la star che si crede sia. Ecco le sue parole: “Considerano CM Punk molto over e lo vogliono utilizzare per elevare altri talenti. In realtà non è più in grado di elevare nessuno. Non lo può fare perché non è più la star che si crede sia”. Al momento CM Punk è impegnato in una faida con MJF; i due hanno già dato dimostrazione delle loro grandi abilità dando vita ad un promo infuocato. Staremo a vedere come proseguirà questo feud e come la AEW gestirà CM Punk nel corso del 2022.