Negli ultimi tempi, Eric Bischoff ha avuto parecchio da ridire nei confronti dell’AEW e del suo prodotto, spesso con un piglio molto critico che ha provocato anche la risposta un po’ stizzita di Tony Khan. Tuttavia, in una recente intervista per Oral Session, podcast condotto da Renee Paquette (ex intervistatrice della WWE e attuale moglie di Jon Moxley), “Easy E” si è soffermato molto sulla WWE e sul suo ultimo periodo alla corte dei McMahon. L’ex mente della WCW ha parlato di rimpianti ma anche di quelle che per lui erano grosse perdite di tempo, ovvero i meeting di produzione. Di seguito un estratto delle conversazione.
Le parole di Bischoff
Sui rimpianti riguardo l’ultima esperienza in WWE: “Ho fatto la cazzata di tornare in WWE ma preoccupandomi troppo di come la gente mi percepisse. So che nell’ambiente wrestling sono stato spesso dipinto come uno difficile e che a volte calca troppo la mano, che per certi versi è vero. Ma credo che la cosa sia stata gonfiata un po’ troppo. Qui ho fatto un errore di giudizio, ovvero pensare più ad adeguarmi al sistema piuttosto che a sviluppare le mie idee personali, le cose che volevo fare. Non credo fosse ciò che Vince volesse. A posteriori mi chiedo come sarebbe andata se fossi stato l’executive con gli attributi che tanto piace a Vince. Avrei potuto farlo anche perché sono uno di indole aggressiva, uno che si mette sotto e che a volte riceve l’approvazione altrui“
Su quelle che considerava delle perdite di tempo: “La mia prima reazione a pelle fu ‘Questi meeting di produzione sono una cazzo di perdita di tempo’. Non serve riunire tutta quella gente. Non me ne frega nulla delle grafiche, quella è roba per il tizio nel truck di produzione che dovrebbe avere un suo meeting separato. Ma il fatto di passare ore su tutta quella roba, quando a malapena sarebbero serviti 45 minuti fatti per bene.. Mettere assieme tutti quanti, gente che avrebbe potuto impiegare il proprio tempo in modo migliore. Lavoravamo su tutta quella roba durante la settimana per essere pronti prima di andare in onda. Stai lì seduto per 2 o 3 ore, tra l’altro affamato perché non hai neanche il tempo di mangiare, mentre vedi Hunter [Triple h] e Vince che pranzano con sushi e filet mignon, mentre tu stai lì a sorseggiare un caffè tiepido in uno schifo di bicchiere di plastica [ride]. Non erano meeting del tipo ‘Spostiamo questo match dal segmento 3 al segmento 6’ oppure ‘X è infortunato, riscriviamo il match e troviamo un modo per spiegare Y’. No, non erano così. A volte si riscrivevano dei segmenti anche 15 minuti prima della messa in onda“