Eric Bischoff ha incensato la storyline della Bloodline nel podcast “83 Weeks” di questa settimana. Il feud che coinvolge Roman Reigns e famiglia monopolizza l’attenzione del pubblico ormai da un paio d’anni, da quando il samoano si autoproclamò Tribal Chief. Ora l’infinita saga culminerà ad Elimination Chamber, con un match titolato tra Reigns e l’ex membro onorario della stirpe samoana, Sami Zayn. Bischoff ha affermato che questa storyline dovrà essere d’esempio per come è stata costruita, soprattutto all’interno della WWE:

“Questa è davvero una delle migliori storie, la più disciplinata. Negli ultimi due anni, purtroppo, mi avete dovuto ascoltare mentre blateravo e blateravo e blateravo di una narrazione disciplinata, di qualità e ben strutturata, e mi sono preso tanto heat per questo, specialmente dai fan della AEW, perché sono pronto a sottolineare che è questo che manca laggiù. All’improvviso, stiamo vedendo una televisione disciplinata, strutturata, progressivamente avvincente, a episodi, con grandi personaggi, e indovinate un po’? Va alla grande, questo dimostra il mio punto di vista. Spero davvero che quando tutto questo sarà finito, la WWE e tutte le persone coinvolte si siederanno e diranno: ‘Bene. Ha funzionato bene, abbiamo raccontato una grande storia. Torniamo indietro e analizziamola per capire esattamente cosa abbiamo fatto così bene’. Non ignoratela. La trama, la costruzione e tutto ciò che la riguarda è stato impeccabile, e sono gli elementi e la disciplina che hanno caratterizzato la storia che l’hanno resa così buona. Ogni incontro sarà diverso, ogni situazione sarà diversa, ma se riesci a trovare una formula basata su questi elementi, 7 volte su 10 farai centro, e una di queste sarà una storia tipo Bloodline”.

L’ex GM di Raw ha infine incoronato la storyline della Bloodline, dicendo che, a confronto, spazza via quella dell’NWO:

“Penso che sia stata la migliore storia raccontata nel wrestling professionistico da 30 o più anni a questa parte, molto meglio dell’NWO. In termini di struttura, è disciplina, e continuo a usare il termine disciplina. Che cosa significa? Significa attenersi al piano e alla storia. Non iniziare a buttare cose a caso e spontaneamente perché qualcuno ha avuto una buona idea due ore prima dell’inizio dello show, perché è quello che succede di solito. Si sono attenuti al piano e lo hanno eseguito perfettamente. Penso che l’NWO sia stata una grande storia, che ha fatto il suo tempo e che, fino alla Bloodline, è stata forse una delle migliori storie che siano state raccontate, ed è per questo che la gente ne parla. Se si guarda al modo in cui la Bloodline è stato raccontata, ai dettagli e alla disciplina che sono stati impiegati in quella storia, la storia dell’NWO viene spazzata via”.

Parole assolutamente condivisibili, quelle di Bischoff, che d’altronde trovano riscontro nella realtà: la Bloodline ha regalato per due anni momenti di grande intrattenimento.