Ultimamente Eric Bischoff non ha potuto apportare grossi contributi tangibili nel business del wrestling dopo l’abbandono del suo ruolo da Executive Director di SmackDown nel 2019. Da lì in poi, ha fatto qualche cameo sia per la AEW che per la WWE, senza però portare il suo contributo nella parte creativa.
In una recente intervista al “The Ariel Helwani Show”, Bischoff ha avuto modo di spiegare perché non ha alcuna intenzione a ritornare per dare i suoi contributi su base giornaliera nel mondo del pro wrestling. Detto ciò, Bischoff ha anche dichiarato che sarebbe aperto a dare il suo supporto da remoto.
“Se fossi stato più giovane di 20 anni, sarei ritornato senza nemmeno pensarci. Se dovessi ricevere una chiamata dal mio amico Bruce e Sami dovesse chiedere “Sei interessato a tornare? Avrei bisogno di te”, nonostante sia un pochino arrugginito, probabilmente prenderei la cosa in considerazione. Amo il mio passato, e non riuscirò mai a dire abbastanza riguardo la qualità delle persone che ho trovato in WWE. Però, ora ho 68 anni, ed abito in una bellissima parte del Wyoming-proprio accanto al Yellowstone National Park. Era sempre stato un mio sogno vivere lì fin da quando ero bambino, e mi sono spaccato il culo per riuscire ad ottenere tutto questo. Giunto a questo punto, non voglio assentarmi per periodi troppo lunghi.”
Per quanto riguarda invece la possibilità di lavorare in AEW, Bischoff ha dichiarato di non essere interessato a lavorare per Tony Khan. Nonostante le varie problematiche, Bischoff ha comunque dichiarato di vedere in Tony un’ottima persona e di voler vedere il suo successo.
“Tony ha un cuore davvero grande e generoso. È una brava persona. Ma la verità è che, per riuscire ad avere da parte mia un impatto positivo sul processo, dovrei essere lì presente. Se Tony dovesse chiamarmi ed offrirmi un milione di dollari per lavorare tramite Zoom, non lo farei perché so che non sarebbe corretto. Non sarebbe redditizio.”