Eric Bischoff ha recentemente parlato con Chris Van Vliet di diversi argomenti, tra cui un nome che fa sempre notizia, ovvero CM Punk:

“È un disastro ferroviario. Questo è tutto ciò che so. All’inizio non ero un grande fan di Punk, penso che sia stato troppo sopravvalutato, ma credo avesse un grande misticismo attorno a sé, gliene do ato. Quando ha lanciato quella pipe bomb, è stato come ribellarsi al capo. Tutti in America, prima o poi, vorrebbero poter fare quello che ha fatto lui. Questo è ciò che ha creato quella mistica, che è sopravvissuta anche se si è presentato in UFC un paio di volte ed è stato umiliato. Non importava. Aveva ancora fascino tra i fan del wrestling. Quando è passato alla AEW, ero entusiasta perché ero interessato a vedere come avrebbe funzionato. Ma se tornate indietro e ascoltate il suo promo iniziale, cosa fece? Ha fatto a pezzi Hulk Hogan. Se devi farti notare con questo tipo di heat da quattro soldi, non sei famoso. Non sai come fare successo. Viveva grazie al push che era stato creato per lui in WWE. Viveva di quel fascino. Aveva tutto nelle sue mani. Penso che il modo in cui è stato prodotto, la sua creatività, non l’ho trovata affatto convincente. È là fuori a lottare contro nessuno”.

“So che a volte è ingiusto, ma tornate indietro e guardate gli ascolti, guardate l’impatto che CM Punk ha avuto sugli ascolti televisivi. È l’unica cosa che è in bianco e nero. È arrivato forte e lentamente, settimana dopo settimana, ha continuato a perdere pubblico. Il pubblico è venuto, ha visto, se n’è andato e non è più tornato. Cosa vi dice questo?”.

Eric Bischoff difficilmente dice qualcosa di banale, e questa riflessione potrebbe far guardare con occhi diversi alla vicenda che orbita intorno a CM Punk.