“After selling out every Chapter since we started back in 2012, we can now reveal that CHAPTER 36 on Sunday September 25th will be at the historic BRIXTON ACADEMY. This will mean our September 2016 show will be the BIGGEST show that we’ve ever put on, with a venue capacity of approximately 2000. Yep, that’s TWO THOUSAND. Let’s fill the place with PROGRESS Ultras and make some history!”
La strada verso 2016 comincia così, con un annuncio che fa trasecolare. E la cosa bella è che viene fatto il primo gennaio, giorno solitamente legato alla sbornia post capodanno e al nuovo pranzo delle festività. Poi alla sera Jim, Jon e Glen, ovvero i capi della Progress Wrestling, radunano un numero enorme di persone su Facebook per quello che è l’annuncio esperimento della promotion: uno show unico, in una location storica di Londra e molto più grande dell’Electric Ballroom, contante 2000 posti a sedere. È il sinonimo di una Progress che ha messo la freccia ma vede una macchina arrivare sulla corsia opposta. Se dà gas, può passare, altrimenti rischia. È per questo uno show esperimento: il Ballroom ha sempre contato un sold out di 700 posti, a volte addirittura in meno di venti minuti. La richiesta è molto alta, gli spettatori si muovono da tutta Europa (esiste infatti un #TeamItaly) e persino dall’America. Però qui i posti sono più del doppio e vanno riempiti. I biglietti, non è un caso, verranno messi in vendita a breve, così che per il 25 settembre non ci siano sorprese.
Il passo operato era dovuto. Il wrestling britannico ha piena coscienza di sé e l’esito di “Fear & Loathing” della Insane ha dato nuova linfa a tutto l’ambiente. C’è la voglia di imporsi e imporre il wrestling europeo come il migliore al mondo, ora che le indy americane stanno importando i vari Scurll, Ospreay, End e Sabre, e che il Giappone è letteralmente allo sbando. Il talento c’è, e ci sono le storyline sempre più appassionanti e facilmente raggiungibili con l’on demand (quello Progress costa solo 4 sterline e 99).
Che la Progress volesse puntare in alto in questo 2016 si era capito. Finito l’effetto Havoc, dallo scorso settembre ha presentato show di transizione ben gestiti, dove la qualità in-ring non è scesa sebbene le storyline siano state tenute un po’ a freno in attesa di farle esplodere tutte in una volta.
Una volta che si è chiamata Manchester, si è chiamata “Chapter 24: Hit The North” dove il main event è stato letteralmente rubato da due ragazzi che fino allo show prima avevano visto le zone alte col binocolo. Questi due ragazzi (passati in Italia grazie all’Asca) si chiamano Morgan Webster e Zack Gibson: le aspettative sono riposte soprattutto sul secondo, dato che il 25 settembre dovrebbe presenziare il main event dello show con la cintura alla vita contro un “vecchio” campione desideroso di tornare al top (Jimmy Havoc). E dietro c’erano uno Scurll fenomenale, un Ciampa vs Zack Sabre jr. da match dell’anno, dei solidi Haskins e Bubblegum, una storyline in divenire come quella tra gli Origin e gli FSU. È stato lo show dove la Progress ha cercato di osare, abbandonandosi anche a del sano overbooking, che quando fatto bene non è mai fuori luogo.
In pratica Jim, Jon e Glen negli scorsi mesi hanno seminato ed ora attendono la raccolta. L’attendono con una attenzione agli show mai vista prima: tra eventi principali e ENDVR, gli atleti saranno impegnati ogni due settimane. E la promotion farà spola tra Londra e Manchester per produrre ben 22 spettacoli annuali, una cifra enorme se si conta che fino a poco tempo fa ne producevano “appena” nove (6 Chapter e 3 ENDVR). Una cifra enorme anche dal punto di vista delle aspettative: i tre dovranno essere bravi a tenere sempre alta l’attenzione sulle storie, altrimenti ci si ritrova il rischio di perdere appeal. Ma è il rischio che vogliono correre davanti ad un pubblico che chiede più Progress, più match, più emozioni. Un rischio che a livello economico sta pagando: gli abbonamenti per tutti gli show del 2016 sono andati sold out nel giro di pochi minuti (300 tagliandi). I biglietti per i singoli show, idem. Dunque possono permettersi il lusso di farsi pochi conti in tasca e alzare il ritmo degli import, che siano essi americani (l’ex campione Evolve Timothy Tatcher arriva tra un mese a Manchester) oppure britannici di altre promotion (Jack Gallagher sta diventando ormai un punto fermo importante del roster, i Sumerian Death Squad lo sono da più di un anno).
Per il resto lo spettacolo pare invariato: il 24 gennaio durante “Chapter 25: Chat Shit Get Banged” proporranno Ospreay vs Scurll, Origin vs FSU e Gibson vs Haskins, match che da soli valgono il prezzo del biglietto. Gli Inglesi sono andati sulla fiducia ed hanno comprato i biglietti senza neanche sapere la card, è la qualità Progress che cercano e saranno ricompensati.