Avete visto NWA Power? Immagino di sì se avete aperto questo articolo. Io me lo sono visto senza aspettative, senza neanche essermi informato minimamente sul format, quindi è stata una totale scoperta. Dopo i primi minuti, mi ripetevo tra me e me: “questa cosa non può funzionare”. Più me lo ripetevo e più ero interessato a vedere che strada avrebbero preso, dopo una ventina di minuti avevo il telefono in mano e scrivevo entusiasta nel gruppo WhatsApp dei miei colleghi di podcast.
Ci sono tante questioni che lascia sul tavolo questo show, davvero unico nel suo genere e mentre il cursore del word editor batte, mi chiedo da dove iniziare.
In questi giorni mi sono fatto, io stesso, alcune domande: a chi è rivolto questo prodotto? Quali sono le compagnie con cui andrà a pestarsi i piedi? Funzionerà dopo la “sbronza” della prima puntata?
Praticamente sempre, quando ci sono nuove compagnie, il primo pensiero che facciamo è quello di chiedersi se saranno capaci di strutturarsi in maniera diversa da quello che fa la WWE, perché se uno spettatore casuale dovesse scegliere tra la WWE e una copia della WWE, ovviamente, sceglierebbe sempre l’originale.
E allora negli anni compagnie come ROH, TNA e recentemente la AEW sono riuscite a uscire da quel binario cercando di offrire qualcosa di diverso nei match e nelle storyline, ma rimanendo sulla strada della modernità, perché indietro non si torna. Se il pubblico si abitua a vedere un certo livello produttivo, non puoi starci sotto di troppo.
La NWA fa una serie di scelte folli e in contro tendenza con questa logica. Prende il format dei vecchi show anni Ottanta e lo ripresenta in maniera identica, prende uno dei nomi più controversi su internet Jim Cornette, lo rende volto e commentatore dello show e impacchetta tutto questo proprio per internet (YouTube e Facebook).
E quindi se ne deduce che è uno show che non scende a patti con nessuno, o lo ami con i suoi limiti e spigolosità oppure no. È uno show “punk” che se ne sbatte dei ratings, che se ne sbatte delle regole, delle competizioni tra altre compagnie, è uno show che se ne sta lì tra vecchi scarti della WWE e di Impact, senza prendersi sul serio.
E allora uno show del genere capisci che è rivolto verso chi ha almeno una trentina d’anni, che ha vissuto tutta l’epopea della WCW, che ha seguito la WWE per abitudine e tutto il panorama indipendente a partire da Bryan Danielson, CM Punk e Samoa Joe e che adesso si è “stancato” di essere smart e ha voglia di tornare bambino. Questo è il passaggio cruciale per comprendere il senso di riprendere una cosa vecchia e ripresentarla tale e quale come fosse l’ultima delle novità.
Alla fine dello show mi sono sentito libero e ho ricordato, nella semplicità e nella bruttezza di quei match, lontanissimi dai perfetti incontri di Okada o Johnny Gargano, che cosa mi mancasse nel wrestling americano. Penso che se gli show delle altre compagnie siano più o meno comprensibili da tutti, di qualunque età e background, come dicevo, NWA Power invece no; per essere compreso serve un bagaglio “culturale” che non tutti possiedono.
Ho fatto questa considerazione mentre ero al cinema a vedere Joker (tranquilli niente recensione) e un paio di file davanti a me, c’era una coppia di coniugi sessantenni che, interessati dal battage mediatico, hanno deciso di andare al cinema. Mi chiedevo: tra me che ho una discreta conoscenza del personaggio tra fumetti e altre opere e un digiuno totale, chi comprenderà compiutamente l’opera? Se ti abitui agli standard della AEW/NXT, ti fai una bella risata di fronte a Tim Storm, che di contro ha un suo motivo di esistere proprio in quanto totalmente fuori dagli schemi abituali.
Quale futuro può avere questo show? Sinceramente ho molti dubbi, per quanto me ne sia innamorato, apprezzandone la radicalità e il coraggio, mi chiedo quanto potrà resistere agli urti del mercato.
Nel suo modo di essere, ad oggi, non ha rivali, il che lo pone per assurdo in una posizione di tranquillità, il feeling che ci ha reso dopo i primi sessanta minuti è stato come il rombo di una Ford GT40. Non sapete che diavolo sia? Certo, siete troppo giovani…