Il 27 giugno 2011, CM Punk ha fatto uno dei più grandi promo nella storia del wrestling. La Pipe Bomb, così chiamata, ha fatto scuola per cià che riguarda quei segmenti al microfono al confine tra work e realtà, venendo infatti ricordata ancora oggi. Il promo vedeva il Second City Saint, seduto sullo stage, sparare a zero contro la compagnia, The Rock, John Cena, Stephanie e Vince McMahon, e tanti altri. Ancora oggi ci si chiede se quel promo fosse stato costruito interamente da Punk, e se fosse stato prima approvato da Vince.

Worked Shoot

Durante la trasmissione The Ariel Helwani Show, Brian Gewirtz (ex writer della compagnia di Stamford) ha parlato della pipe bomb di CM Punk, e gli è stato chiesto quanto di quel promo fosse un work, e quanto Vince fosse al corrente dei contenuti:

“L’elemento reale era che il contratto di CM Punk stava per scadere. C’erano tensioni dietro le quinte tra performer e management, e non si sapeva se Punk avrebbe rinnovato o meno. Per quanto riguarda il segmento vero e proprio, se lo si vuole definire un un work con alcuni elementi di vita reale, si è trattato di qualcosa del genere, ovviamente Vince e la compagnia sapevano che nel segmento 11 era previsto che CM Punk uscisse e facesse un promo, ma Punk ha portato con sé molti elementi, come il sedersi e non stare in piedi. So che ha lavorato con Ed Koskey, ma credo che la maggior parte del promo provenisse dal cuore e dal cervello di Punk. Allo stesso tempo, però, so che prima dell’evento non c’era nulla di ciò che aveva detto o che avrebbe detto, a meno che non avesse improvvisato qualcosa sul momento, ma so che Vince e tutti gli altri avevano una versione del testo davanti a loro e sapevano quando spegnere il microfono. Faceva parte di uno show televisivo, per essere sicuri”.

“C’erano sfumature di vita reale e vera passione. Non è stato come se Punk avesse fatto il promo, il microfono si fosse spento e poi avesse abbracciato tutti nel backstage dicendo: ‘Oh, è fantastico. Non vedo l’ora che arrivi l’anno prossimo’. La tensione era palpabile. È una prova di Punk che è riuscito a fare tutto questo così bene che ancora oggi la gente si interroga su cosa diavolo stesse succedendo, ed è una prova di Vince che ha detto: ‘Sì, dillo, non mi interessa, fai quello che sai fare. Chiamami imbecille’. Sono sicuro che ci sono state molte battute che Punk ha improvvisato sul momento, ma allo stesso tempo sapevamo che sarebbe stato così, e che avrebbe fatto parlare la gente. Quindi è stato un grande esempio di qualcosa che è venuto fuori, e non avrebbe potuto essere eseguito meglio di così”.

La Pipe Bomb di CM Punk rimarrà per sempre impressa nella storia della disciplina come uno dei migliori promo shoot di sempre, concordato o meno. Eccola qui, per chi non se la ricordasse o per chi volesse rivivere quello storico segmento.