IL BIVIO
Iniziamo analizzando la situazione attuale di Zelina Vega che rispecchia al 100% il tema su cui verte l’editoriale.
Abbiamo sempre visto l’atleta di New York nei panni del manager, sin dai tempi di NXT. A parte qualche sporadico match, il ruolo che ha permesso a ZV di mostrare tutto il suo talento è proprio quello del grande burattinaio, che dà voce ai suoi wrestler, che manipola gli avversari e che ha sempre la situazione sotto controllo. E’ sempre stata lei, la skill più importante e determinante di Andrade Almas, e successivamente del tag team assieme ad Angel Garza. Inaspettatamente eccola emergere nell’indole da wrestler che è in lei. Immediata title shot e match contro Asuka nel ppv. Sul ring è stata discreta e inoltre può sempre far affidamento alle capacità da entertainer. Quando parla riesce sempre ad attirare l’attenzione. Una ragazza minuta ma con un impeto da leone. Tutto ciò per dire che nonostante non sia eccelsa nel wrestling lottato, queste piccole falle possono essere colmate con le sue impeccabili qualità extra-ring. Personalmente penso che possa continuare a svolgere il ruolo da manager senza abbandonare la carriera come wrestler. I due impegni possono viaggiare sulla stessa linea d’onda. Voi invece, da che parte state? Manager o wrestler? O perché no entrambi… a voi la scelta.


IC CHAMPIONSHIP LADDER MATCH
Se dovessi stilare una classifica di gradimento, non esiterei a dare il primo posto al match tra Jeff Hardy, Sami Zayn ed AJ Styles. Ma in questo caso ci fermeremo per usare la lente d’ingrandimento sul vero campione intercontinentale. Da quando Sami è tornato in attivo nel roster di Smackdown, qualcosa in meglio si è visto. Stiamo scoprendo che anche senza l’alleanza con Cesaro e Nakamura, il suo personaggio funziona maledettamente bene. Il trionfo nel ppv è quello che serviva, sia per lui che per noi. E che dire del modo in cui ha ottenuto la vittoria? Incastrare Jeff ed AJ con delle manette, usandole in maniera strana ma efficace. Per il periodo attuale, è doveroso riconoscere Zayn come campione, riprendendo il discorso da dove si era fermato, esattamente a Wrestlemania. Anche perché gli stop per causa di forza maggiore, non sempre ti riportano nello status in cui ti trovavi. Le situazioni cambiano, si evolvono, e ritagliarti lo stesso spazio di prima non è un risultato così logico dettato da una formula matematica. Qual è invece il vostro pensiero su quanto visto nel ppv? Pensate che sia stato giusto vederlo conquistare entrambi i titoli IC? Come vedere il suo presente e futuro immediato?


FOTTUTAMENTE… ROMAN REIGNS
Un avverbio che ho fortemente voluto inserire per rafforzare quanto emerso nel ppv. RR si trova letteralmente a suo agio in questi panni. Probabilmente qualcuno aveva ancora dei dubbi che il samoano non fosse un talento, una stella di prima categoria, ma si è ancora in tempo per ricredersi. Quando una superstar riesce senza problemi ad adattarsi al ruolo, che sia face o heel, presentandolo in scena ad un livello superiore, non c’è dubbio che tenga. Il match contro il cugino Uso non ha soltanto proposto una storia ineccepibilmente narrata. Ha infatti anche e sopratutto, esaltato la nuova linfa vitale di Roman Reigns. Un attire che ricorda i suoi tempi nella Florida Championship Wrestling, ma con una consapevolezza in più dei mezzi e della qualità ottenuta. Un attitude che straconvince, che mette persino in ombra una presenza di spessore come quella di Paul Heyman, che ha per anni accompagnato Lesnar “facendogli” da voce. Roman non ha solo cambiato l’approccio durante i suoi match, ma anche la personalità in story, come abbiamo potuto notare nella sfida contro il cugino. Il parlare, le espressioni del volto, i gesti e le parole con cui comunica. Un atteggiamento che anche Heyman non sembra potere controllare e gestire. Un atteggiamento che non conosce limiti, neanche quando si parla di famiglia. Il finale del match parla da solo, sequenze da vedere e specialmente ascoltare. Un cambiamento epocale che ha permesso a Roman di rientrare nei ranghi in maniera perentoria. Esprimete pure le vostre sensazioni sul nuovo RR. Un’analisi a tutto tondo sulla strada intrapresa. E se preferite il Roman di oggi o quello di ieri. Scegliete.


AMBULANCE MATCH
Di Randy Orton e Drew McIntyre ne avevamo già parlato approfonditamente nel post Summerslam. Questa volta è bene soffermarsi sulla scelta optata dalla WWE del match proposto e di quello che è accaduto. La parte fondamentale di un incontro, la fa la storyline. E’ ovvio che un match con alle spalle una storia di sostanza che alimenta di settimana in settimana il feud, è cosa buona e giusta. La battaglia tra Randy e Drew arrivava da continui assalti, sia da una parte che dall’altra, visti negli episodi precedenti di Raw. Questo ha portato ad una stipulazione in qualche modo cruenta in quanto non prevede squalifiche e aperta a qualsiasi interferenza esterna. E’ proprio qui che la fed ha deciso di giocare il jolly, di sfoderare l’asso nascosto nella manica. Mi riferisco alla presenza, a dosi centellinate, delle leggende che sono state brutalmente attaccate da Orton durante il periodo della rivalità con il WWE Champion. Agenti esterni che senza la presenza del pubblico potevano essere giostrati in maniera da renderli inattesi, così come infatti è accaduto con quella manona che all’improvviso è comparsa dal nulla sulla caviglia di Randy. Una cura maniacale dei dettagli per la difesa titola della scozzese, che non solo ha arricchito la contesa ma ha anche dato al feud una giusta chiusura del cerchio. Opinioni a riguardo? Soddisfatti della gestione dell’intero match? Giusto proporre eventualmente un Orton vs McIntyre III?

Ora tocca a te…Fa’ la tua scelta!

La mia più grande passione? Il wrestling! Nata negli anni 90 con la voce di Dan Peterson e le immagini trasmesse in tv dalla emittente Tele+2! Ho avuto la fortuna di assistere Live a show delle federazioni italiane/europee e show della WWE nel nostro paese in più occasioni. Blogger ed editorialista, ho intervistato alcune superstar (passato e presente) ma ciò che mi piace sottolineare è identificarmi, prima di tutto, come FAN