LA RIVELAZIONE
Dopo video, messaggi criptici, qr code ed indizi da decifrare che hanno mandato in tilt le cervella di tanta gente, abbiamo la conferma.
Bray Wyatt è tornato ufficialmente in WWE e questo è soltanto l’inizio.
Sappiamo bene che la superstar in questione è una mente geniale, creativa e piene di idee bizzarre ma funzionali al progetto.
Il modo in cui si è rivelato al pubblico è stato unico e sensazionale lasciando quel velo di mistero che continuerà a farci ragionare su tutte le possibili ipotesi.Il cameo dei personaggi che lo hanno accompagnato nell’ultimo periodo può in realtà nascondere ben altro.
Ogni parola che è stata detta ha un perché ben preciso. Una dote che rende Wyatt come una sorta di catalizzatore, capace di ipnotizzare ogni utente in ascolto.
Il primo passo è stato compiuto ma quelli che dovranno essere fatti successivamente avranno un ulteriore impatto.
Lodevole la scelta della federazione di dedicare uno spazio ben preciso per il ritorno di Bray, senza intaccare match e/o wrestler.
Un segmento solo ed esclusivamente per Il Divoratore dei Mondi, svolto peraltro alla fine del ppv. Un TheEnd atipico per un evento.
Strano ma saggio, come dei fuochi pirotecnici per concludere al meglio, in modo tale da lasciare pienamente soddisfatti il pubblico a casa e quello presente nell’arena.
Provate a pensare per un attimo come il tutto sia partito. Ogni indizio è passato sottobanco, quasi anonimo, mentre in realtà qualcosa di grosso stava bollendo in pentola. Negli show non se ne parlava, era come se l’argomento fosse stato proibito. Nessuno poteva azzardare un commento su quanto veniva proiettato ai nostri occhi, almeno fino a quando non sarebbe arrivato il giorno della rivelazione, il BrayWyatt Day.
A voi per un commento sulle sensazioni suscitate dalla scelta effettuata dalla WWE, dalla modalità con cui Bray è riapparso ai nostri occhi.


L’IDENTITA’
E’ estremamente importante affermarsi con un’impronta ben precisa. Quando un gruppo, una fazione, una stable (e chi più ne ha, più ne metta) prende vita, ha bisogno di rendersi credibile agli occhi altrui.
Dopo l’attacco perpetrato ad Edge cacciandolo ignobilmente dalla creatura da lui stesso portata alla luce, Il Judgment Day ha compiuto dei passi importanti. Il primo è stato compiuto in Galles con l’integrazione di Dominik, il secondo proprio ad Extreme Rules.
Una vittoria della Rated R Superstar, specialmente in un “I Quit Match” avrebbe sporcato l’identità della fazione.
Il successo invece, tramite attacco congiunto come un vero branco, abbraccia pienamente la filosofia del Judgment Day.
Ancora una volta è Rhea la carta vincente, l’asso nella manica, la parte più brutale (this is my brutality) del quartetto, senza dimenticare come istruisce a dovere Dom per compiere vili attacchi contro il padre.
La storyline si è ben sviluppata per tutta la durata del match ed il finale premia a pieni voti una stable che inizialmente non era ben vista pensando che l’allontanamento di Edge si sarebbe rivelato un grande autogol, ed invece no.
A voi per discutere sulla scelta dell’esito del match tra Edge e Balor, e su come settimana dopo settimana la forza del gruppo continua a crescere per un futuro sempre più roseo.

PUNTO DI SVOLTA?
C’era molta attenzione per l’esito del match tra Ronda Rousey e Liv Morgan.
Entrambe hanno una gran fetta di pubblico dalla loro parte ma allo stesso tempo sono cominciate ad apparire le prime ombre.
L’atteggiamento della Rousey verso il pubblico e verso Liv può essere considerato un indizio, l‘inizio di qualcosa di nuovo.
Stesso discorso per quanto riguarda l’ex campionessa. La sua espressione mentre perdeva i sensi e quel darkside intravisto nel backstage, possono avere un significato ben preciso.
Ronda porta con sé i supporters della UFC, è difficile inquadrarla come una heel ma bensì come una badass girl nella concezione positiva.
Su Liv invece ci si può lavorare sopra, giocare qualche carta a sorpresa, rischiare, provare nuove soluzioni.
Bisogna attendere l’episodio di Smackdown post-ppv per saperne di più, ma al momento sembra che ci potrebbe essere un cambio di rotta.
Senza titolo intorno alla propria vita, potrebbe partire un nuovo percorso.
Sicuramente l’espressione di Liv, accovacciata in un angolo remoto del backstage, lo sguardo e l’atmosfera intorno a sé, è servito a metterci la pulce nell’orecchio. A farci pensare su un imminente cambiamento.
A voi per un parere sulla scelta di togliere il titolo a Liv a favore di Ronda, e le considerazioni nell’avere a breve una Morgan in dark style.


LE FAZIONI
Ogni tanto ritornano di moda ed il periodo attuale lo conferma.
Ultimamente abbiamo visto l’arrivo del trio aka Hit Row e proprio una settimana fa l’approdo del Legado Del Fantasma.
Non dimentichiamoci del New Day in attesa del ritorno di Big E.
Come non citare il Judgment Day, oppure il trio fashion appena abbandonato da LA Knight.
Anche la divisione femminile può dire la sua grazie al Damage CTRL.
E guarda caso Roman Reigns, il campione indiscusso della federazione, è il leader di una sempre più numerosa famiglia.
Grazie a tutto ciò sono sempre più frequenti tag team match oppure delle battaglie come quella avvenuta ad Extreme Rules tra Imperium e i Brawling Brutes. La stipulazione del 3vs3 ha agevolato lo spettacolo ma tutte le superstar coinvolte hanno dimostrato anche in precedenza di garantire successo in termini di qualità.
Probabilmente il nuovo corso WWE favorisce il concetto dei tag team match allargati, a scontri totali tra stable.
E considerando che i tag team titles riguardano entrambi gli show, teniamoci pronti anche per assistere a match tra più fazioni e magari un bel TLC! (attenzione anche ai WarGames di Survivor Series).




Ora tocca a te… Fa’ la tua scelta!


La mia più grande passione? Il wrestling! Nata negli anni 90 con la voce di Dan Peterson e le immagini trasmesse in tv dalla emittente Tele+2! Ho avuto la fortuna di assistere Live a show delle federazioni italiane/europee e show della WWE nel nostro paese in più occasioni. Blogger ed editorialista, ho intervistato alcune superstar (passato e presente) ma ciò che mi piace sottolineare è identificarmi, prima di tutto, come FAN