QUESTIONE DI ALTEZZA
A volte è solo questione di tempo, bisogna sapere aspettare, attendere l’occasione giusta. Questo è ciò che è accaduto con Chad Gable. Il ragazzo è riuscito a muovere i primi passi verso una carriera come singolo. Tra tutti i pesci che nuotano nell’acquario WWE, non è facile farsi notare e sperare di avere una chance. Gable non avrà una mic skill spiccata, non avrà un carisma considerevole, ma sul ring “ci sa fare”. Ed è proprio grazie al suo talento che è riuscito a farsi apprezzare e ad entrare nelle grazie del pubblico. I fan lo incitano e vederlo trionfare sta diventando una priorità. La storyline del brutto anatroccolo lo sta aiutando ad emergere, ad essere notato dalla grande platea. La sconfitta nella finalissima del KOTR non lo ha danneggiato, ma bensì favorito per un incremento di popolarità. Vederlo in azione settimana dopo settimana è diventata un’abitudine, superando quel primo imbarazzo delle prime uscite. Ora è parte fissa dei main show e dei ppv. La faida con Baron Corbin prosegue sul giusto binario. Chad ha la sua identità, niente paragoni con superstar del passato, e la carriera da tag team è oramai alle spalle. C’è un vero e proprio focus su Gable, l’opportunità è arrivata e il ragazzo sembra averla presa nel modo giusto per far sì che la WWE continui a dargli fiducia. E voi cosa ne pensate della sua gestione? Se foste nei panni delle grandi capocce che lavorano nel dietro le quinte, avreste agito nello stesso modo? Avreste trovato un nuovo tag team partner per Chad? Avreste optato per una character heel? A voi la parola.

THE NEW DANIEL BRYAN – THE END
Il titolo nasce dagli ultimi attimi del 2vs2 del ppv. Daniel che prima rifiuta una stretta di mano per poi proporre un abbraccio a Roman Reigns. Lo YES Chant che torna in auge e Bryan che dirige l’orchestra. Che la storyline del “nuovo” Daniel Bryan sia arrivata al capolinea?
HIAC ha parlato forte e chiaro, e tutto sembra far presagire ad un ritorno al passato, ad un ritorno del DB pre e post ritiro, quel DB che ci ha fatto emozionare, quel DB che abbiamo accompagnato nel sogno chiamato Wrestlemania, nel sogno diventato realtà. Fischiarlo e intonare i NO era davvero molto strano, il voltafaccia di Daniel arrivò come un fulmine a ciel sereno. Fu di grande impatto, scioccando tutti noi. L’alleanza con Rowan procedeva a gonfie vele ma era seriamente complicato digerire quella immagine. Non tutti sono adatti a ricoprire entrambi i ruoli, non per demeriti della superstar ma per ulteriori ragioni che vanno ben oltre le scelte del booking team. DB ha lo stampo da bravo ragazzo e non a caso lo YES Movement, è stata una delle più grandi cavalcate che wrestler e fan hanno compiuto assieme. Il trionfo ad Hell In A Cell ha riacceso quella sirena, quel collante che teneva uniti Daniel e noi stessi, un legame quasi indissolubile. Una scelta che approvo anche se…non tutto è ciò che sembra. Probabilmente bisogna ancora scrivere un pezzo di storia che potrebbe ribaltare la situazione attuale. Qualcosa di importante potrebbe ancora accadere, rimescolando le carte. Secondo voi è sbagliato pensare che DB sia tornato nei ranghi dei face? Come vedete lo schieramento di Rowan & Harper contro Roman & Daniel? Nonostante tutto, siete favorevoli ad un ritorno al passato con Bryan beniamino del pubblico?

SI SCRIVE CHARLOTTE, SI LEGGE 10 TIMES WOMEN’S CHAMPION
Sempre più dominante. Passano gli anni, cambiano i roster, ma Charlotte Flair continua ad accumulare titoli raggiungendo quota 10. Nel ppv è uscita vittoriosa costringendo Bayley al classico tapout. Una vittoria per sottomissione a ricalcare il suo dominio. Così come negli anni passati abbiamo avuto nuovi volti mentre alcuni prendevano la via d’uscita, è di fondamentale necessità avere un punto di riferimento, una superstar che stia sempre sul pezzo e di cui la federazione può fidarsi ciecamente. Charlotte è il faro della categoria femminile, un atleta su cui poter fare sempre affidamento. Che sia Raw o Smackdown non importa, ciò che conta è sapere di avere lei…una campionessa a 360°. Un campionessa che sappia tenere testa alle nuove ragazze che si affacciano al vertice, che sappia rimanere al top con o senza cintura. Charlotte è la superstar che può dire: Io c’ero! Ora tocca a voi esprimere ed analizzare un pensiero generale su Charlotte Flair e su quel numero 10.

ASUKA & KAIRI SANE
Finalmente…e con finalmente battezzo sin dall’inizio il successo delle due nipponiche. Nulla da dire sul titlereign di Alexa e Nikki ma il duo BlissCross è ben amalgamato da funzionare perfettamente anche senza cinture. Discorso differente per le Kabuki Warriors dopo che erano sparite dalle scene. L’alleanza tra Asuka e Kairi ci aveva immediatamente fatto pensare ad un tag team pronto a ribaltare le sorti della categoria. La quantità di talento moltiplicata per due, un connubio devastante. Eppure le sensazioni positive sono andate a farsi benedire dopo le prime sconfitte. Sembrava che la WWE non avesse ben chiaro di come gestire il duo ma finalmente ad HIAC si è accesa la lampadina. Asuka e Kairi Sane sono delle lottatrice giapponesi, e quindi estrose, con un inventario pieno di idee su cui poter lavorare. Il GreenMist è stato un ottimo espediente per dare il primo timbro del nuovo corso che le Kabuki Warriors sono pronte a intraprendere. Un’arma letale che abbiamo visto in WWE più volte con Tajiri mentre per Asuka è una sorpresa totale. Tenetevi forte perché se le due verranno gestite come si deve, ne vedremo delle belle…microfono alla mano.
Pareri?

IL GRANDE SCANDALO!!!
Siete sicuri di avere interpretato bene il titolo? Io non ne sarei così sicuro…
HIAC si è concluso con un main event che ha fatto scalpore. Ma scalpore per cosa? Stando ai fatti realmente accaduti all’interno del Golden 1 Center di Sacramento, possiamo parlare di una semplice riproposizione di ciò che accade puntualmente di anno in anno. E’ risaputo che il pubblico medio è critico per natura e facilmente influenzabile, a tratti incontentabile. I cori di disapprovo, che partono nei confronti di Seth Rollins, vengono ben prima del finale tanto criticato. Bray Wyatt, nei panni di The Fiend, è un personaggio che va ben oltre il titolo (che comunque prima o poi arriverà). La gimmick attuale non è stata ideata esclusivamente da renderlo Universal Champion, ma bensì per creare una entità sovrumana, che supera ogni limite inimmaginabile, come accadeva ai debuttanti Undertaker e Kane. Quanto accaduto all’interno della gabbia ha di fatti messo in luce le suddette caratteristiche, un Wyatt inscalfibile, un Wyatt che resiste nonostante una sequenza di colpi inauditi messi a segno. Un Wyatt che spinge il nemico ad andare anch’esso ogni oltre limite umano. Rimanendo però inadatto a gestire questo sentimento in quanto non guidato da una mente contorta. Provate a pensare ai film horror, quelle pellicole dove il nemico è imbattibile, mentre l’umano si trasforma passo dopo passo in una belva compiendo azioni inconcepibili per farlo fuori. Le luci rosse, il contorno, la gabba infernale, ogni dettaglio era stato preparato ad hoc. Il finale con Rollins che finisce ancora una volta in preda al demone è la testimonianza della vittoria del maligno sull’essere umano, incapace di contrastare situazioni inedite e ben diverse rispetto quanto abbia fatto fino ad ora. Inoltre non è la prima volta che assistiamo a finali poco chiari nonostante le regole del match in corso. Fermare una superstar in quanto stia andando oltre il limite concesso, suona strano ma non impossibile. L’arbitro si sincera sempre delle condizioni degli atleti per poi prendere una decisione. Sono innumerevoli le volte in cui il referee ha chiamato la sospensione del match, in quanto uno dei due atleti era impossibilitato nel continuare. Basta riavvolgere il nastro ad HIAC 2018, main event, Lesnar entra a sorpresa mettendo ko Strowman e Rollins, no contest. Personalmente avrei optato per un finale decisamente diverso ma ciò non giustifica il gran chiasso nato da li in poi.
Una vera e propria rivolta, la stessa rivolta che manco due mesi fa vedeva Lesnar sul banco degli imputati, reo di essere campione. La stessa rivolta che poco tempo fa spingeva per avere Rollins campione.
La stessa rivolta che si ribellò nel vedere Batista vincitore della Royal Rumble ai danni di Roman Reigns. La stessa rivolta che portò un anno dopo a fischiare Roman Reigns per aver trionfato nella RR.
La stessa rivolta che pretendeva di vedere Zach Ryder campione…condotta da chi ha facilmente dimenticato Zach Ryder.
La stessa rivolta che pretendeva un push per Damien Sandow…condotta da chi non ha più nessuna considerazione della suddetta persona.
Delle semplici riproposizioni, delle semplici meteore, che arrivano all’improvviso per poi sparire nello stesso modo. I cori pro AEW ricordano i cori pro TNA così come i cori pro CM Punk, meteore e nulla più. Il gregge può facilmente contare sulle pecorelle, in quanto in generale, è ben più semplice seguire una corrente al posto di esporsi per dare voce al proprio pensiero, seppur contrastante.
Dunque il titolo non è più Il Grande Scandalo ma semplicemente Ordinaria Amministrazione in quanto le meteore sono destinate ad un breve periodo di vita. Ora potete scatenarvi e dire la vostra.

Ora tocca a te…Fa’ la tua scelta!

La mia più grande passione? Il wrestling! Nata negli anni 90 con la voce di Dan Peterson e le immagini trasmesse in tv dalla emittente Tele+2! Ho avuto la fortuna di assistere Live a show delle federazioni italiane/europee e show della WWE nel nostro paese in più occasioni. Blogger ed editorialista, ho intervistato alcune superstar (passato e presente) ma ciò che mi piace sottolineare è identificarmi, prima di tutto, come FAN