KEITH LEE
Un debutto con i fiocchi! Era proprio quello che ci voleva per esordire con impatto. Una vittoria netta e senza appello alle spese di un big, non di uno qualsiasi ma bensì di Randy Orton. Di colui che ha messo in seria difficoltà il regno titolato di McIntyre. Dopo una prima analisi, sembra che ci sia lo zampino di Vince McMahon. Il boss ha da sempre un debole per i big man, e non a caso Keith è stato chiamato nel main roster nonostante ad NXT ci siano superstar A+ ben molto prima di lui. Una promozione che ha il suo perché, quasi un’esigenza, un volere immediato. E quanto si è potuto constatare a Payback, vale più di mille prove. Tralasciando il cambio di theme song e quello del ring attire (meglio metterci una pietra sopra), l’ex campione di NXT ha tutte le carte per primeggiare anche all’interno della grande giungla. Un piccolo assaggio lo abbiamo avuto alla Royal Rumble, per poi avere una certezza nella notte di domenica. So bene che non è il momento di far squillare le trombe e di non venire a semplici conclusioni, ma il push impetuoso ricevuto da Keith, è un “particolare” difficile da non prendere in considerazione. Quali siano i piani per lui è assai improbabile da pronosticare, ma possiamo comunque affermare che Lee ha tutto ciò che serve per diventare un numero uno, tra cui la fiducia del padre padrone della WWE, che non è poco. Voi come giudicate il suo esordio in ppv? Come immaginate il suo cammino? Quale superstar vedreste bene come suo prossimo rivale?


NEW TAG TEAM CHAMPS
Partiamo dalla fine. Titoli di coppia conquistati, ma l’esito del loro match com’è da inquadrare?
Non è la prima volta che due nemici stringano una sorta di alleanza quasi per caso. Abbiamo molti esempi nella storia di due wrestler che si ritrovano campioni per poi rispettare l’andamento naturale della storyline. Oltretutto non va dimenticato che la loro rivalità va di pari passo a quella di Bayley e Sasha. La tensione delle due amiche per la pelle si può toccare con mano e c’è un’alta probabilità che la decisione di dare le cinture alle nuove campionesse, sia stata una mossa di ripiego, una sosta momentanea. Un’azione studiata a tavolino per far progredire questa narrazione fino a quando la bolla non esploda definitivamente. Nonostante ciò, è bene sottolineare come Nia e Shayna abbiano un curioso potenziale da tag team. Il match di Payback è stata una sorpresa in quanto era la prima volta che le vedevamo all’opera assieme. Sebbene non ci sia stata una grande intesa, la potenza unita alla tecnica è apparsa affascinante. Anche i loro face to face e le interviste appaiono divertenti. Magari non dovremmo troppo farci l’abitudine a vederle come campionesse, ma secondo voi, non sarebbe come sprecare un’occasione? Questo duo può davvero funzionare? E’ meglio riavvolgere il nastro e vederle affrontarsi 1vs1 oppure è meglio proseguire con la pellicola attuale?


HURT BUSINESS
Non avevamo ancora parlato della fazione creata da MVP, e dopo Payback è doveroso fare un appunto.
Il ritorno in pianta stabile dell’ex campione statunitense, è stata una manna dal cielo. Il carisma, la mic skill e l’esperienza di MVP è innegabile. Mr.Porter può senz’altro mettere a disposizione il proprio background al servizio di altre superstar. Il gruppo venutosi a creare, è una dimostrazione reale. Il ritorno alle scene di Shelton, il passaggio di Benjamin da semplice giullare ad esponente concreto e cazzuto, è una dimostrazione reale. L’escalation di Lashley sotto le proprie fila, è anch’essa una dimostrazione reale. Non c’è paragone tra il Lashley al fianco di Lana e il Lashley al fianco di MVP. Parlando in termini di storyline, è stato come vedere Lashley essere gettato nelle acque miracolose della palude di Matt Hardy. Ad uscirne è stata una superstar rigenerata e come doveva essere sin dall’inizio. L’indole heel è scolpita nel suo sangue. L’essere indomabile che vediamo puntualmente a Raw, è quello di cui aveva bisogno. Il titolo US conquistato con la forza, può essere visto come un segno di riconoscimento del lavoro che sta svolgendo. Le voci che vogliono dei nuovi ingressi e dei nuovi titoli in vista, non può che far del bene al movimento creato dalla Hurt Business. La presenza nei dintorni di Apollo Crews, Ricochet e Cedric Alexander, potrà inoltre riservare delle sorprese. Qual è il vostro giudizio su The Hurt Business e il ritorno al vertice di Lashley?


E’ IL TUO MOMENTO… BIG E
L’infortunio di Xavier Woods e l’assenza di Kofi Kingston, ci sta proiettando uno scenario del tutto nuovo e mai visto fino ad ora. Il New Day è sempre stato visto come un’entità sola, e i molteplici titoli di coppia presenti nella loro carta di identità, lo dimostrano. Ma ciò non vuol dire che i tre non possano giocarsi le proprie chance. L’esempio di Kofi è lampante anche se supportato da suoi due compari. Il momento invece che Big E ha cominciato ad assaporare, è differente. Qualcosa lo stiamo vedendo nei Talking Smack, e nelle interviste durante lo show del venerdì sera. Gag e momenti di ilarità accantonati per lasciare spazio ad un profilo più serioso. La rivalità in atto con Sheamus e i dialoghi con The Miz sono stati ben auguranti. Un qualcosa da tempo assopito in lui è pronto a rivenire a galla. Una bomba ad orologeria disinnescata da tempo, è tornata in funzione. Già mesi fa, con il gruppo al completo, il discorso di volere un Big E pronto a puntare al massimo alloro e a lottare per i vertici, si era propagato nell’aria. Un’idea che vagava da tempo e che, per ironia della sorte, potrebbe concretizzarsi. Il periodo e le vicissitudini attuali, fanno preponderare per un si, ma vale la pena correre questo rischio? Secondo voi, Big E ha l’X-Factor per entrare nella Top List? Potrà mai riscuotere lo stesso clamore di Kofi nel periodo pre e post WM?

Ora tocca a te…Fa’ la tua scelta!

La mia più grande passione? Il wrestling! Nata negli anni 90 con la voce di Dan Peterson e le immagini trasmesse in tv dalla emittente Tele+2! Ho avuto la fortuna di assistere Live a show delle federazioni italiane/europee e show della WWE nel nostro paese in più occasioni. Blogger ed editorialista, ho intervistato alcune superstar (passato e presente) ma ciò che mi piace sottolineare è identificarmi, prima di tutto, come FAN