THERE IS ALWAYS A PLAN B
La storica frase di Triple H che calza, decisamente, a pennello con quanto accaduto a Summerslam per il titolo femminile di Smackdown.
Evidentemente la WWE sapeva già da qualche settimana che Sasha Banks non avrebbe ricevuto l’ok medico per disputare il match del ppv contro Bianca Belair. Così come è evidente che quanto avvenuto a SD durante la firma del contratto, non ha esposto ad alcun rischio la ex campionessa. Le varie esclusioni dagli house show potevano in qualche modo farci pensare che fosse in fase di recupero, in modo tale da poter presenziare a Summerslam senza problemi. Possiamo affermare con certezza che il piano A prevedeva il match tra la Banks e la Belair, nella rivincita di Wrestlemania. Possibilmente il ritorno di Becky Lynch era comunque nei piani, magari arrivando sul ring una volta che il match fosse terminato. Ma tornando al titolo del paragrafo, avere un piano B che sia all’altezza del piano originale, ha messo una toppa al buco lasciato dall’assenza della Banks. Nonostante le voci di un ritorno di Becky (simili per quanto accaduto a MITB) girassero nell’arena di Las Vegas, la sua “apparizione” ha spento la delusione di quel momento nell’arco di un secondo. E’ bene ricordare come TheMan ha dovuto lasciare da campionessa, ed una nuova shot per il titolo, seppur all’istante, ha certamente un senso in storyline (nonostante la patata bollente era nelle mani di Bianca). La vittoria della Lynch per dare una magnificenza al suo comeback è comprensibile. Un colpo ad effetto, che non deve erroneamente rilasciare una reazione negativa, in quanto episodi simili fanno parte della storia. Quando poi commenti negativi arrivano da personaggi del settore…si è sprecata un’occasione per rimanere in silenzio e fare bella figura. A Summerslam c’è stato un episodio di forza maggiore e bisogna accettarlo. Perdere il titolo in pochi secondi non è assolutamente una novità. Inquadrarlo come un colpo basso rifilato alla Belair è errato. In ottica storyline, concedere il match per il titolo a Becky e farsi ingenuamente sorprendere, non fa una piega. Non c’è nulla di sbagliato immaginare Bianca che commette una leggerezza data la sua giovane età e l’inesperienza. Tasselli quindi che vanno perfettamente ad incastrarsi dando un senso con quanto accaduto in quella sera d’estate. Inoltre non dev’essere dimenticato di come il finale del match, possa aprire a diversi scenari per l’immediato futuro. E ciò potrebbe dare ulteriori spiegazioni della decisione presa a Summerslam.
Attendere è la cosa migliore che si possa fare, ma ciò nonostante è comunque possibile avere un quadro generale.
Chiudo ricordando dell’importanza dell’effetto sorpresa, di come sia andato in porto, e di quello che ha scaturito nei fan, sia nell’arena che a casa. A voi la parola su come avete reagito a ciò che è accaduto e se avreste gestito il tutto in maniera differente.

ACKNOWLEDGE ME… LA STORIA CONTINUA
Sullo status raggiunto da Roman Reigns, una volta iniziato il regno titolato con Paul Heyman al suo fianco, ne abbiamo parlato più volte, elogiando il lavoro svolto. La storyline del “capotavola”, dell’indiscusso campione che sconfigge ogni avversario, prosegue senza intoppi. Si chiude un capitolo e se ne apre immediatamente un successivo. Provate a pensare al finale di MITB. Manco il tempo di assaporare la vittoria ai danni di Edge, che spunta dal nulla John Cena. Stessa cosa accade a Summerslam. Manco il tempo di gustarsi il successo ai danni di Cena, che spunta dal nulla BROCK LESNAR!
Proprio lui, The Beast Incarnate. In un lampo i nostri desideri vengono esauditi. Di fatti più volte ci siamo chiesti cosa potrebbe succedere nel caso Lesnar torni in modalità attiva, e sfidi Roman Reigns. Il vero ago della bilancia è Paul Heyman e lo sguardo, le lacrime sul volto, nelle scene finali di Summerslam fanno preludere ad un storyline con alti contenuti. Il pop per Brock è stato imponente, una grande e gradita sorpresa, quella scossa in grado di catturare ogni singola persona allo scoccare della sua theme entrance. Lesnar è Lesnar, c’è ben poco da dire, ed ogni suo comeback non passa inosservato. Peraltro il suo nuovo look da vichingo ce lo restituisce in maniera differente. Che sia face o heel ha poca importanza secondo il mio punto di vista. L’essenziale è averlo a disposizione. Il faccia a facca tra Roman e The Next Big Thing, nonostante sia stato solo un piccolo assaggio, ci ha lasciato quel languorino in bocca, pronti a vedere il prossimo step. Curioso come, alcuni giorni fa, il WWE Universal Champion abbia risposto ad una domanda su di un probabile ritorno di Lesnar e su come questo avrebbe influito su Heyman. Infatti è proprio Paul il fulcro della questione. Ovviamente il nostro cervello ci fa proiettare in avanti, ipotizzando se possa esserci un tradimento, se Heyman possa voltare le spalle a Romain per tornare con Lesnar. Una mossa che magari sarà fondamentale per mettere fino al regno di Reigns, così come fu il tradimento di Heyman nei confronti di Brock, a favore di Big Show, scaturendo il title change. Se ciò non bastasse, c’è tutto un trascorso tra i due campioni, e le sfide del passato tra Lesnar e Reigns torneranno obbligatoriamente a galla.
Ci tengo a sottolineare come il match tra Cena e Reigns non sia stato danneggiato da interferenze esterne e di come la vittoria da parte dell’ Head Of The Table sia giunta in maniera pulita, senza lasciare dubbi, a differenza delle difese titolate precedenti, come avvenne con Edge, Daniel Bryan e Kevin Owens.
Dite la vostra sul ritorno di Lesnar, dell’adrenalina scaturita in voi, di cosa vi aspettate da Heyman e della qualità espressa nel match tra il campione e lo sfidante.

TEAM RK”BRO”

Quando Randy Orton e Riddle hanno cominciato a duettare, tra segmenti backstage e match, tra incomprensioni e tentativi di approcci amichevoli, era tutto senza il pubblico. Come due grandi attori che fanno le prove per lo spettacolo. Di fronte non hai la gente in carne ed ossa, non puoi percepire delle particolari sensazioni. Il web si è sempre schierato a favore del suddetto team ma mancava la risposta quella vera. Risposta che è arrivata negli episodi di RAW, assolutamente positiva, piena di entusiasmo nel vedere un Orton indeciso al cospetto di un Riddle eccitante nel tornare a lottare in tag con The Viper. E’ proprio la diversità dei due wrestler a convincere questo connubio. Un’improbabile duo che invece ha saputo convincere sotto l’aspetto dell’entertainment. Ovviamente mancava la ciliegina sulla torta, che è arrivata puntualmente a Summerslam. La conquista dei titoli di coppia, scelta doverosa.  Uno degli aspetti più brillanti del wrestling è che nulla è impossibile. Anche ciò che pare incompatibile, può rivelarsi una miniera d’oro. Quale futuro vedrete per questo team? Un regno duraturo o un inizio che porterà all’inevitabile voltafaccia e match 1vs1? Fate la vostra scelta!

DAMIEN PRIEST
The Archer of Infamy è attualmente uno dei migliori rinforzi arrivati dal roster di NXT, assieme a Riddle. Dopo Wrestlemania si era un attimo perso di vista, qualcuno pensava ad un dietrofront oppure ad un periodo in panchina causa assenza di piani importanti. Voci di corridoio, magari alcune sono vere oppure tutte false, ma ciò che conta è come sia rientrato in scena. Priest, di origini portoricane, è un valore aggiunto per tutta la comunità latina, e sicuramente ha una presenza scenica di un certo spessore. Mancava l’exploit, qualcosa che aumentasse il suo livello di popolarità, un dettaglio che invece è arrivato nel giro di pochi istanti per Riddle. La faida con il duo Morrison/Miz lo ha aiutato a prendere punti e la rivalità con Sheamus lo ha consacrato al top del brand. Damien garantisce match di qualità, così come accadeva ad NXT. La sua battaglia contro un brawler come Sheamus, è stata di una certa importanza. Hanno dato sfoggio delle loro qualità, una missione portata a termine con successo. Ora arriva il momento più importante, la cosiddetta prova del nove. Vedremo come sarà gestito il suo primo title reign nel main roster, e come risponderà sotto l’aspetto degli impegni. Personalmente sono positivo e penso che Priest saprà cavarsela molto bene.
Voi che opinione vi siete fatti? Pensate che la gestione di Priest sia stata sufficiente? E come “talento puro” come lo posizionate in una classifica da un valore minimo di 1, ad un valore massimo di 10?



Ora tocca a te…Fa’ la tua scelta!