NXT DETTA LEGGE
Probabilmente lo si era intuito…
L’invasione del brand gold & black partita settimane fa, sotto gli ordini di HHH, aveva il compito e il dovere di dimostrare il valore di NXT, abbattendo Raw & Smackdown. Elevare al massimo livello lo show e le superstar del mercoledì sera. Una scelta legittima per aumentare la notorietà dei wrestler di oggi e del domani, attirando magari quella fetta di pubblico che in un determinato giorno e in una determinata ora preferisce vedere qualcos’altro (ci siamo capiti eh?!?). Una mossa aziendale, una strategia ben studiata e messa in atto a Survivor Series. Vale la pena biasimarli per questo? Non penso che si possa puntare il dito contro la WWE per questa ragione. Noi dobbiamo guardare il tutto con gli occhi del fan quali siamo, e il secondo fine sono delle questioni extra. Affari che non ci riguardano da vicino, specialmente se non vanno ad intaccare la qualità degli show. La supremazia di NXT ha avuto infatti un lavoro maniacale dietro le quinte. Ogni match ha avuto uno studio approfondito affinché non si creassero delle situazioni spiacevoli, preshow incluso. Se Lio ha trionfato senza fronzoli, Bobby Fish and Kiley O’Reilly hanno subito il pinfall decisivo per mano dei Viking Raiders, ovvero dal tag team #1 in quanto mai sconfitti ad NXT con cinture rese vacanti per il passaggio allo show rosso. Non fa una piega, giusto? La situazione, a ppv iniziato, non è affatto cambiata. Il 5vs5vs5 tutto al femminile ha evidenziato altre sfaccettature. Il WarGames del giorno precedente ha giocato un ruolo fondamentale, così come la stipulazione che non prevede squalifiche. Ben 3 sopravvissute e le 2 eliminazioni arrivate solo per dei momenti speciali come la doppia mossa di sottomissione o la Hart Attack. Da citare la vittoria di rapina di Roderick Strong e il modo in cui la Baszler ha accantonato Becky Lynch per poi concentrarsi su Bayley ottenendo la vittoria decisiva. Forse ( e sottolineo forse) solo la precoce eliminazione di Walter, il campione NXT UK, poteva arrivare diversamente, ma cosa dire dell’evoluzione del match e della vetrina messa a disposizione per esporre il talento di Keith Lee? Eliminato solo alla fine da un “certo” Roman Reigns portandosi a casa il pinfall sul pluricampione Seth Rollins. Giustamente il fattore protezione ha giocato la sua parte, e chi non lo avrebbe fatto? Ciampa eliminato solo per una combo devastante, così come Riddle. Gli atleti di NXT sono stati presi con le pinze evitando ogni tipo di danno d’immagine per poi spingere sull’acceleratore ove ne fosse necessario. Ovviamente la WWE non si è dimenticata degli esponenti di spicco di Raw & Smackdown, dotando loro di una corazza speciale. Basti notare il trattamento riservato a Strowman, Asuka, Becky Lynch, Charlotte e via dicendo. Survivor Series è andato come doveva andare, doveva essere la serata di NXT a confermare lo step eseguito quest’anno. La spinta del pubblico verso il brand nero & oro ha dato una grossa spinta allo spettacolo. Le sfide incrociate hanno aggiunto quel fattore di qualità dal sapore epico, restituendo al ppv quella impronta speciale e caratteristica che l’ha resa famosa sin dalle prime edizioni. Ora la patata bollente passa a voi… come avreste agito nella guerra dei brand? Qualche critica in particolare? Avete immaginato un epilogo un tantino differente? A voi la parola!
DIFFERENTI MA UGUALI
Paragrafo destinato ai tre campioni del roster, diversi sotto tutti i punti di vista, dal carisma alla mick skill, dalle qualità tecniche alla gimmick. Tante differenze ma un grande punto comune denominatore… l’essenza del Campione. Partiamo da Brock Lesnar, riportando una delle ultime dichiarazioni di Steve Austin, che approvo al 100%. Come dice SCSA, Lesnar da sempre quella sensazione di pericolo ogni qual volta sale sul ring. Non è possibile intuire e prevedere cosa possa fare, Brock è come una bomba pronta ad esplodere senza sapere la proporzione dei danni causati. Una sensazione avuta anche durante il match contro Rey Mysterio. Una bestia indomabile. Per Smackdown abbiamo Bray Wyatt, il demone con il dono della parola, l’uomo dai due volti e dalle due personalità. Altrettanto paranormale all’interno del ring, sotto una luce lugubre che fa da atmosfera. Un alieno che a differenza di Lesnar e Cole non sembra (fino ad ora) avere dei limiti. Per NXT abbiamo il leader della Undisputed Era, Adam Cole. Potremmo battezzarlo come il più normale dei tre, ma allo stesso tempo speciale. Difficile trovare un aggettivo per descriverlo, un campione semplicemente unico come i due sopracitati. Stile, eleganza, cattiveria, precisione, moveset e via discorrendo. La doppia prestazione, WarGames + Survivor Series, è solo un piccolo esempio della essenza di Cole. La WWE, nell’attuale periodo, si ritrova con tre campioni del mondo totalmente distanti, dove ognuno vive nel suo universo perfetto, ma tutti e tre possono contare e sfoggiare una personalità che li rende originali. Sono i particolari a fare la differenza, sempre.
Voi come lo analizzereste questo momento? Avreste voluto avere campioni differenti? Esprimete pure il vostro trio preferito.
MAIN EVENT
Vi è mai capitato di avere dei dubbi dopo aver finito di guardare un match e di esclamare dei monosillabi?
Perplessità che cercano una risposta senza essere sicuri effettivamente di trovarla. Così come per il triple threat femminile che può aver lasciato dei dubbi. La qualità del match è stata più che buona ma c’era qualcosa di strano che non ha convinto fino in fondo. In teoria a chiudere il ppv doveva essere il 5vs5vs5, così come vuole la tradizione. Inoltre, dati gli esiti dei due incontri a squadre ad eliminazione, si sarebbe ottenuto un finale decisamente più persuasivo. La scelta invece è ricaduta per il match che vedeva contrapposte le campionesse dei tre roster. La faida si reggeva su solide basi eppure in procinto di terminare il puzzle… qualche tassello è venuto a mancare. Nonostante Becky Lynch sia stata la vincitrice morale, Raw non si è aggiudicato nessuna sfida all’interno del ppv (escluso il preshow). Una vittoria ulteriore di NXT ha visto un incremento nel vantaggio del brand del mercoledì sera sui rivali. Con un traditional Survivor Series match come main event della serata, il puzzle poteva essere terminato per poi incorniciarlo e metterlo in mostra. Siete favorevoli o contrari al seguente punto di vista? Concordi con il ME che abbiamo visto o siete in forte disaccordo? Dite la vostra!
KL e RR
Cosa verte dietro queste due sigle? Parliamo esattamente di Keith Lee e Rhea Ripley, due tra i principali protagonisti di Survivor Series, così come di WarGames. Due dei migliori prospetti di NXT. Rhea, nonostante la giovine età, sembra già aver completato il suo ciclo di crescita. Sembra avere bruciato le tappe molto in fretta grazie al proprio talento. Una Badass a 360°. La sua partecipazione alla seconda edizione del Mae Young Classic è stata una svolta. Passo dopo passo ha saputo insediarsi al vertice della categoria. Dotata di carisma, personalità indiscussa e capace di impadronirsi del ring come solo i mostri da palcoscenico sanno fare. Nonostante l’inferiorità numerica nel match che la vedeva coinvolta, non traspariva nessun segno di debolezza e di reale difficoltà. Una vera leader capace di trascinare un team, dote più volte messa in luce negli ultimi episodi. Dal lato maschile troviamo invece Keith, l’uomo senza limiti, più che un normalissimo nickname. Sin dalle prime battute Mister Lee ha dimostrato di essere alquanto atipico per il fisico che ha disposizione. La forza di gravità è per lui un discorso surreale. Nel match di domenica sera ha lottato all’altezza di superstar più affermate. Ha alzato l’asticella per poi duettare con Roman Reigns nelle battute finali.
Keith Lee e Rhea Ripley, due predestinati… o per meglio dire Chosen One… giusto o sbagliato? A voi l’ardua sentenza.
Ora tocca a te…Fa’ la tua scelta!