REST IN PEACE
Prima o poi doveva succedere, e quale migliore occasione se non il 30esimo anniversario dell’esordio avvenuto proprio a Survivor Series?
Era il 1990, era The Undertaker, nelle sue vesti originali, la classica andatura lenta, uno sguardo impressionante e quel character che ha raggiunto l’immortalità. Dopo trent’anni si è deciso di calare il sipario… (per sempre).
La serie, targata WWE, che per la prima volta vede Taker di fronte ad una telecamera, raccontando fatti ed emozioni del suo ultimo periodo, merita di essere vista. Attraverso immagini e scene inedite, abbiamo la possibilità di vivere le emozioni di The Phenom, delle ultime volte in cui è salito sul ring, dei dolori e delle operazioni, della voglia di riscatto e di lasciare il palcoscenico nei migliori dei modi. E in tutto ciò, un approfondimento del rapporto con Vince McMahon, che “va ben oltre” un legame tra proprietario e dipendente. Un documentario che mette alla luce dettagli essenziali e sconosciuti al grande pubblico.
E’ la storia che porta alla decisione di ritirarsi dalle scene, un lungo cammino giunto a destinazione, come lui stesso ha dichiarato sul ring. Il suo tempo è arrivato MA sarà proprio così? E’ questa la riflessione che vi invito a fare, e di esprimere poi il vostro pensiero. Purtroppo la pandemia Covid non ha permesso a Taker di ricevere un ultimo grande saluto. Un addio senza la presenza del pubblico, senza le voci vere, senza quel calore umano che si trasmette solo e soltanto di persona. La camminata che lo ha portato ad abbandonare il luogo che lo ha consacrato, meritava di essere accompagnato dalle mani di tutti noi. La parola fine è stata emessa ma la mancanza dei suddetti particolari, lascia aperto qualche spiraglio. Si dice che Vince McMahon non chiederà più altri sacrifici al Deadman, ma in cuor suo sa che in realtà esiste una possibilità, seppur minima, di organizzare un ritiro con i fiocchi, un ritiro come una leggenda vivente merita. A Survivor Series qualcuno ha evidentemente sperato che un signor X arrivasse dal nulla per sfidare The Undertaker, ma giustamente il rito finale non ha avuto interruzioni lasciando che il momento solenne procedesse senza intoppi.
E voi da che parte state? Pensate che prima o poi rivedremo ancora Taker per un match? Pensate che la cerimonia del ritiro meriti la presenza del pubblico? Sentitevi liberi di fare le vostre osservazioni.

LANA
Apriamo il capitolo Lana per analizzare il suo attuale momento. La signora Rusev, orfana del marito in ambito WWE, ha immediatamente trovato una collocazione all’interno delle storylines. Il tag team nato con Natalya ha fatto presagire ad un’avventura nella categoria di coppia ma l’avvento del draft ha causato un cambio di rotta, dando effettivamente il via al rapporto ingestibile con Nia Jax. In un battito di ciglia, Lana è diventata protagonista degli episodi di Raw, la vittima preferita della tag team champion. Il lunedì è stato ribattezzato come giorno in cui Lana finisce rovinosamente contro il tavolo di commento. Una sequenza ripetuta nel tempo. Una ministory sfociata nella vittoria del ppv che ha visto la bionda come unica sopravvissuta del 5vs5 al femminile. Un successo arrivato con una modalità coerente con l’atteggiamento ostile del team nei confronti di Lana. Ma, secondo voi, cosa potrebbe portare questa parentesi? Nonostante l’impegno e la buona volontà, non sembra che ci sia stato quel salto di qualità nel wrestling lottato. Ma a quanto pare, per la ex manager di Rusev, non ci sarebbe un ritorno a bordo ring. Questo implica che la fed crede nelle sue qualità. E’ bene sottolineare come nella faida in atto, il meglio di Lana lo si è visto per il personaggio che interpreta, per la simpatia nel vederla massacrata da Nia Jax.
Come vedete il suo futuro? E’ giusto dargli una chance? E’ giusto insistere per farla diventare una wrestler di successo? A voi la parola.

ROMAN REIGNS vs DREW MCINTYRE …. WINNERS TAKE ALL
Nonostante l’assenza del pubblico e di quella atmosfera magica, il match tra i due massimi esponenti dei rispettivi roster ha regalato spettacolo ed emozioni. Una sfida ben organizzata, ed un finale che ha richiamato i fasti di un tempo. Non a caso ho inserito nel titolo il “winners take all”, proprio ad indicare quando i match di unificazione davano il via al ritorno ad un unico roster. Provate ad immaginare il main event di Survivor Series con in palio la nomina del campione assoluto. Le varie sfide tra Raw e Smackdown, ci hanno dato modo di ragionare sulla qualità che si possa avere grazie ad una non separazione delle superstar. Il duello tra la Banks ed Asuka è stato un esempio di questa teoria, così come vedere il New Day affrontare i Street Profits. Abbiamo spesso elencato i pregi e i difetti nell’avere un unico roster, così come averne due. Ma a distanza di mesi, di anni, voi su quale parte della bilancia metteresti il vostro soldino? Unione dei roster oppure no? Provate a mettere in discussione ogni minimo dettaglio, considerando peraltro che il midcarding avrebbe difficoltà ad andare in scena, mentre per la categoria femminile potrebbe permetterle di eseguire quello step in più. Specialmente grazie alla presenza dei titoli di coppia.

TEAM RAW
Andiamo ad analizzare gli elementi del Team del brand rosso che hanno ottenuto la vittoria nel 5vs5 di Survivor Series.
Abbiamo un AJ Styles quasi una una nuova veste, grazie alla presenza della sua bodyguard di fiducia. Il colosso che si porta a bordo ring, sta diventando un fattore determinante per gli esiti dei suoi match. Una situazione altamente favorevole per il Phenomenal One. Ma quando durerà questa alleanza? Una ribellione del gigante contro un AJ in uno scenario futuro, è altamente quotato.
Abbiamo un Riddle che, dopo essere entrato nelle grazie di Vince McMahon, ha cominciato a ritagliarsi uno spot sempre più importante nello show rosso. La spensieratezza e l’allegria che porta con se, lo rende una superstar che cattura l’attenzione, facile da amare.
Abbiamo uno Sheamus totalmente rinato dopo il rientro dal lungo infortunio, così come abbiamo potuto constatare nella rivalità con Jeff Hardy a SD. Character heel ma non troppo, un appeal che sta nel mezzo e che convince sia dal lato del wrestling lottato che dal lato entertainment.
Abbiamo Strowman, in attesa di una nuova collocazione dopo la sconfitta per mano di The Fiend. Anche Braun vive una fase dove non ha partiti, un lupo solitario, con il solo volere di avere qualcuno tra le mani per sfogare tutta la sua rabbia.
E poi abbiamo Keith Lee, probabilmente il wrestler dal futuro più roseo. Subito in rampa di lancio con prestazioni sul ring che confermano quanto di buono visto ad NXT. Una bomba atomica. Sicuramente una della superstar su cui puntare ad occhi chiusi, per il presente e per il futuro. Perché c’è la necessita di avere nuovi volti nel giro che conta, di creare delle nuove grandi attrazioni, nuovi leader. Trovare la nuova Big Thing. Qual è la vostra visione sui cinque componenti del Team Raw?

Ora tocca a te…Fa’ la tua scelta!