Roman Reigns è uno stupido, i motivi li ho espressi nel ZW Show, ma per i tre lettori del sito che ancora non ascoltano il nostro Podcast, cercherò di estenderne i concetti in questa sede.
Ormai sono troppo vecchio per limitare la mia visione della WWE a quello che propone in tv, la WWE è una Entertainment Company, quotata in borsa e con famelici azionisti che certamente non vogliono fare beneficienza alla cultura del wrestling nel mondo. Sappiamo bene che ci sono dinamiche di merito legate alla capacità del singolo lottatore e poi ci sono le dinamiche di merito per fattori che con il wrestling non c’entrano niente. Altrimenti Samoa Joe sarebbe campione mondiale da anni e Roman Reigns a fare un altro mestiere.
Ma visto che Roman Reigns è stato il campione mondiale per qualche mese dopo un push durato un periodo altrettanto importante e ha visto bene di assumere sostanze illecite, il discorso si fa diverso. Sono passati giorni, molti, e non ho la minima voglia di spaccare il capello in quattro sul come/dove/perché sia successo.
La WWE lo ha sospeso, si dice, con ritardo facendolo lottare a Money in the Bank per favorire una “sorprendente” vittoria di Rollins prima e Ambrose poi, che mai si sarebbero verificate in condizioni normali (forse?). Dopo la comunicazione pubblica, i conti tornano esattamente per rivederlo nel prossimo Special Event, nel main event per il titolo WWE. Una gestione intelligente per una situazione spinosissima che, se gestita male, avrebbe potuto portare un’ondata di discredito, non solo alla WWE, ma al movimento wrestling mondiale per il ruolo che Reigns occupa.
Dico intelligente perché la WWE, giocando la carta della trasparenza della presunta bontà dei test contro l’utilizzo di sostanze illecite da parte di qualunque dei suoi dipendenti, ha tolto le armi dalle mani di chi era pronto all’attacco frontale, tutelando per prima cosa sé stessa e il prodotto che produce e successivamente l’asset del suo campione del mondo (ex). Tutto bene quel che finisce bene, sembrerebbe.
La sospensione è inevitabilmente entrata nella storyline degli ex Shield e parlandone in questo tono, si è cercato di sminuirla e provare a rilanciare Reigns come l’uomo solo contro le avversità della dura vita. Tutte mosse che fanno comodo nel breve periodo alla WWE, ma che mi fanno rimanere dell’idea, che prima o poi gli presenteranno il conto salato di questo disgraziato gesto.
Ma la cosa che più mi fa rabbia è stato il livello umano di quest’uomo che, senza nessuno spiccato talento, occupa il ruolo che migliaia di lottatori nel mondo sognano un giorno di occupare. Questa è la peggiore offesa che abbia potuto fare a un mondo reale, vero, fatto di persone che spendono tempo, soldi e sogni in questa disciplina. E ci metto dentro tutti, anche noi spettatori più assidui.
Per questo Roman Reigns sei non solo uno stupido ma una persona non degna di essere campione e non solo per dei limiti tecnici, ma per non avere a cuore niente, di non avere capito che quella cintura che portavi alla vita non era solo tua. È di tutti i campioni veri che ti hanno preceduto e soprattutto è la nostra cintura.