Un incrocio parecchio particolare quello che vedremo a “Great Balls Of Fire”. Un incorcio parecchio particolare perchè, basandosi sull’aspetto tecnico, ha tanto da offrire. Un incrocio che vede contrapposti due degli uomini più rinomati della federazione. Un incrocio che vede contrapposti due ex-campioni del mondo WWE, e forse anche uno degli ultimi “inediti” tra le Superstar dell’attuale Main Roster. Eppure, questo match è uno dei motivi per cui molte persone sono scettiche o, nel peggiore dei casi, non acquisteranno il prossimo ppv dello show rosso.
Analizziamo meglio i due partecipanti.
Seth Rollins. “The Architect” è uno degli uomini di punta della WWE. Recentemente è diventato anche il volto del nuovo gioco targato WWE. Nonostante abbia debuttato nel main roster solo dal 2012, è già il passato, il presente ed il futuro della compagnia. Escludendo Roman Reigns, nessuno ha niente da invidiargli. Ma, nonostante tutto ciò, Seth dalla scorsa estate ha iniziato una parabola discendente che probabilmente lo ha portato a raggiungere il punto più basso di tutta la sua carriera. Due sono i momenti che lo hanno portato a trovarsi in questa condizione: il feud con Triple H prima, il turn face poi. Partendo dal feud, la rivalità con Triple H è stato qualcosa di particolare. Qualcosa che tutti volevano, ma che alla fine si è rivelato un totale fallimento. Qual è stato il problema? Le dannatissime assenze. Questa rivalità è stato uno stranissimo “One Man Show”, prima rappresentato da Seth, il quale ha fatto finta che niente fosse successo con Triple H perseguendo altri obiettivi, e poi da “The Game”, il quale ha dovuto portare avanti da solo il feud causa infortunio di Rollins, mettendo addirittura a rischio la resa dei conti a Wrestlemania. Conseguenza di questa faida è stato anche il turn face, che ha portato Rollins ad interpretare un personaggio con il quale non si è mai trovato propriamente a suo agio. In pochi mesi è passato da essere un personaggio subdolo e meschino ad essere un eroe della gente che prima o poi metterà a posto i conti con chi l’ha sempre sfruttato.
Bray Wyatt. Il guru ha sempre avuto qualche difficoltà. Nonostante si fosse presentato al pubblico WWE come colui che coglierà l’eredità dei personaggi dark più famosi, come Undertaker o Kane, non è mai stato preso più di tanto in considerazione dalla federazione, in particolare in seguito alla sua sconfitta ottenuta contro John Cena a Wrestlemania 30. Dopo quella sconfitta, Wyatt è stato sempre abbandonato a se stesso, infilandolo in troppe rivalità di ripiego, troppo monotone e casuali, nella quali lui usciva sempre come sconfitto. Tutto ciò fino alla Brand-Split dell’anno scorso. A Smackdown “The New Face Of Fear” ha trovato la sua dimensione, tanto che è stato inserito subito in un feud serio e a lungo termine, che l’ha portato poi ad combattere nel Main Event di Wrestlemania 33, quanto riguarda il roster di Smackdown. Ma soprattutto, gli è stato concesso un meritatissimo Title Reign per il titolo massimo, illudendoci che per Wyatt fossero finalmente arrivati tempi migliori. E poi stato spostato a Raw, dove non si sono neanche degnati di dargli una rivaità. Infatti, sono passati da fargli affrontare Finn Balor, a fargli attaccare Dean Ambrose, per poi inserirlo nel Main Event di Extreme Rules (che tanto è stato un po’ un butta dentro di big name a caso), fino ad arrivare a questa rivalità. Rivalità che purtroppo segue le stesse linee guida di quelle prima del suo passaggio a Smackdown.
Quello di “Great Balls Of Fire” sarà un match tra due dimenticati, dal quale il perdente perderà tutto, e di conseguenza ogni speranza per il futuro, mentre il vincitore non guadagnerà niente.
Ecco perchè questo match ha riscontrato poco interesse.
The Notorious