Rullo di tamburi, fuochi artificiali che manco a Wrestlemania per l’entrata di Alicia Fox… Giuseman torna sulla piazza e lo fa parlando del topic del momento… non quel carrarmato di Brock Lesnar ma, ovviamente, il WWE Draft ormai prossimo. Concept preso in prestito dalla WWE, con la sua rubrica Five Things, e si va ad analizzare le cinque cose che il 2016 WWE Draft necessita per essere ricordato dai posteri tra qualche provocazione che non può mancare e tanta carne al fuoco!
1. Il Big Gold
Un secondo titolo del mondo serve più di qualsiasi altra cosa per rendere, almeno in ottica iniziale, i due roster di pari livello. Il recente abbandono della dicitura “World Heavyweight” per il titolo di Dean Ambrose è l’unico indizio che però, mai come in questo caso, rende inutile ogni altro discorso. Il World Heavyweight Championship tornerà a quasi due anni e mezzo dall’accorpamento al WWE Title a rappresentare, 99 su 100, Smackdown anche se non sarei così sicuro. Qualsiasi sia la scelta della WWE, però, è chiaro che il leggendario Big Gold è pronto ad essere riesumato ed assegnato in qualche modo (torneo e/o altre idee ben accette) per lanciare non per forza una stella nascente ma magari per affermarne una (non che chi penso io, ovvero AJ Styles, ne abbia bisogno).
2. Draft equilibrato
Sembra scontato ma non lo è affatto. Il rischio di vedere un roster squilibrato è concreto ma penso che la WWE stia studiando la suddivisione dei propri atleti da diverso tempo, dunque diamo fiducia. Un’altra sfaccettatura di questo punto è la necessità di assegnare un titolo minore ad ogni roster e magari dividere (ecco la prima provocazione) la categoria Tag-Team (a Raw, nelle tre ore ci sta bene… sempre che rimangano tali) e la Women’s Division (interamente a Smackdown). Fare un altro titolo per le lottatrici WWE è utopia, dunque perché non rilanciarsi ancor di più dedicando loro un buono spazio in uno show che verrà spinto oltre misura almeno nel primo periodo? Soprattutto quest’idea, che sembra buttata lì, ha senso se davvero bisogna eliminare ogni collaborazione inter-brand escludendo i Big Four. Titoli di entrambi i brand, dunque, meglio non vederne.
3. NXT Invasion… o forse no?
Il sostenitore numero uno di NXT lo avete davanti a voi in questo momento (più o meno) ma bisogna assolutamente evitare casi alla Tyler Breeze (esempio numero uno) o alla Apollo Crews (in fase di sviluppo, vediamo prima di giudicare). La “chiamata alla armi” di Vince deve essere studiata a tavolino ed avere un senso logico importante. Non mi interessa che venga chiamato chiunque da NXT, buttato lì in match random senza idee, facendo si che si perda quel momentum che tutti coloro che sono nello show di “””sviluppo””” devono giustamente avere. Ormai NXT è un brand consolidato e per me sono pochi coloro che potrebbero fare un salto a Raw o Smackdown in vista del draft. Gli American Alpha sono gli indiziati numero uno (e due), soprattutto in vista di uno split del New Day mai così’ vicino secondo i meglio informati di noi. Bayley è ora che raggiunga le proprie nemesi e ricostituisca le Four Horsewomen di NXT nel main roster, con le quattro che si prenderanno definitivamente sulle spalle la categoria femminile, magari in quel di Smackdown a dare spettacolo tra match a più persone o faide di livello. L’ultimo NXT Guy che DEVE andare nel main roster è Finn Balor. Il tempo nello show giallo per lui è giunto al termine, settimana prossima combatterà quello che sarà, quasi sicuramente, il suo ultimo match a NXT contro quel pazzo di Nakamura… per poi raggiungere il Club nel main? Non è detto… ma sicuramente la WWE ha dei piani importanti per lui, che andrebbe ad arricchire e non poco il roster degli ex Indy Guy per la gioia di quasi tutti i fan, compreso il sottoscritto.
4. Ritorni… con giudizio
Stesso problema delle possibili promozioni quello dei ritorni. Due-tre, con idee precise, sono ben accetti soprattutto in ottica costruttiva. Abbiamo parlato degli Alpha… quindi non possiamo non accostare Kurt Angle ai due. Un team allucinante che potrebbe davvero essere la vera sorpresa (o meno, dipende dai punti di vista) del draft. Il ritorno con la R maiuscola, l’Olympic Gold Medalist che, con la WWE che li viene incontro riguardo i suoi problemi di salute, potrebbe regalare ancora spettacolo e soprattutto alcuni dream match mica da poco. Se dovessi puntare un euro su un altro possibile ritorno, punto tutto su John Morrison. Il talento per eccellenza sprecato dalla WWE quanto sprecato da lui stesso, ex Tag-Team Champion che ha appreso tanto sia in Lucha Underground che non, parlando sempre bene della federazione di Stamford e rimanendo in buonissimi rapporti. Il suo stile è sempre stato molto bello, pulito e ha tenuto tanti attaccati alla TV… sarebbe un ottimo innesto nel mid-carding. Altri nomi papabili, come Benjamin, Goldberg e via discorrendo, sono si possibili ma per me ridondanti. Preferisco un Kevin Owens vs Brock Lesnar o un Cesaro vs John Cena come prossimi feud rispetto a ritorni di fiamma si belli, emozionanti e via dicendo, ma effimeri… non una costruzione per il futuro che la WWE, dopo tanto lavoro più o meno oscuro, deve far sbocciare definitivamente.
5. Gestione oculata dei PPV/show settimanali
Ultimo, ma non meno importante, vogliamo una gestione ottimale dei PPV. I fantasmi del 2004 sono dietro l’angolo, non vogliamo che Smackdown navighi a vista e vogliamo programmazione importante già da ora. Seguire X ore di show settimanali è quasi impossibile già ora, figuriamoci il doppio dei PPV e via dicendo. Io lo farò, in un modo o nell’altro, ma la WWE deve facilitarci proponendo contenuti importanti, accantonando Main Event e Superstars (sul modello di Heat e Velocity, al massimo) e puntando tutto sulle cinque ore settimanali di show (escludendo NXT che fa storia a sé) che vanno davvero proposte nella maniera giusta per non stancare prima del tempo.
Per oggi è tutto, Giuseman chiude il delirio e l’articolo scritto di getto in una Domenica dove il caldo ha messo la sveglia per lui, e vi saluta! Continuate a seguirci e come sempre vi invitiamo a dire la vostra! Il countdown è iniziato… la New Era è già arrivata ma ora, più che mai, è pronta a farci saltare sul divano!