La big news di cui francamente un po´mi cruccio è l’approdo di NXT su USA Network, cambiamento che sará foriero di numerose alterazioni alla mia personale “miglior ora di wrestling della settimana”. Mi prendo un altro po’ di tempo per digerire e raffreddare i miei bollenti spiriti, dedicando l’editoriale di oggi alla rapida e consueta retrospettiva su ció che è avvenuto in quel di Takeover Toronto, un evento che ha lasciato numerosi strascichi e che di sicuro influenzerá le prossime, cruciali settimane di sviluppo narrativo.
Questa retrospettiva si focalizzerá, come sempre, su cinque personaggi il cui fato é stato sostanzialmente alterato da qui in avanti, alla luce degli eventi appena occorsi: non stiamo parlando probabilmente del Takeover migliore di sempre, ma comunque di un evento dall’importante caratura in grado di sorprendere ed incantare il pubblico, facendo comunque dell’eccellenza la sua media. Ciancio alle bande dunque, andiamo a scoprire quali lottatori sono stati toccati dal fato in quel di Toronto!
1. Johnny Gargano: Strano parlare dello sfidante sconfitto anziché del Campione vincente, eppure tra i due lottatori quello maggiormente impattato dall’esito dello scontro è senza dubbio alcuno il nostro Gionni Ruestling. Il match è stato eccellente, questi due non riescono a non esprimere una forma d’arte purissima ogni qual volta incrociano i pugni e la fase finale è stata decisamente una conclusione degna. L’unica cosa che mi ha abbastanza disturbato è stato un enorme buco logico, quando Gargano ha attaccato Cole con la sedia perdendo la prima fall, non capitalizzando in modo immediato ma, al contrario, dando all’avversario la capacitá di riprendersi: una scelta illogica che ha fatto passare JG per un brocco. Cosí come non ho molto compreso l’assenza della Undisputed Era durante il No-DQ match, in quanto in chiave mark il machiavellico Cole avrebbe potuto (e dovuto) ricorrere ad ogni mezzo illecito (ma concesso) per portarsi sul 2 a 0. Dettagli a parte, per Gargano ora si aprono diversi scenari. Alla luce dell’approdo su USA, NXT puó fare a meno di lui adesso? Domanda antitetica: avendo fatto e conquistato tutto in quel di NXT, cos’altro ha da dimostrare questo lottatore nello show giallo/nero? Vedremo cosa gli riserverá il futuro, ma una cosa è certa: lo scorso Takeover ha rappresentato un punto di svolta importantissimo per la sua carriera.
2. Fish and O’Reilly: la sconfitta per la sezione Tag Team della UE segna anche per questi due lottatori un momento cruciale. Mentre il passaggio a USA Network ha reso chiarissimo il ruolo di “fomentatori” degli Street Profits assunto a RAW da qualche mese a questa parte, meno chiaro è il ruolo che dovrá assumere in toto la UE nella nuova versione di NXT. L’incontro in se, pur essendo stato ottimo, non è stato comunque all’altezza degli ultimi match di coppia che hanno avuto luogo nei vari Takeover, quasi sempre potenziali candidati a MOTY: resta comunque un validissimo opener con una buona fase conclusiva. Il finale potenzialmente “macchiato” apre tuttavia ad un rematch, e non intravedo altri motivi per questo sviluppo narrativo se non un cambio di titolo, che profetizzerebbe anche una vittoria di Strong contro Dream. Se le cose andranno come credo, il “clean sweep” per la UE è solo rimandato.
3. Mia Yim: Anche qui, ci troviamo a parlare dello sfidante sconfitto anziché del Campione vincente, ed anche qui c’è un motivo. La Baszler è oramai una piacevole conferma, criticata (a mio avviso ingiustificatamente) per il suo stile di lotta mamai troppo apprezzata per il suo storytelling, character development ed originalitá, mentre la Yim per alcuni è stata la vera rivelazione di questo Takeover. Per chi come me la segue dai tempi del suo esordio in TNA come Jade, non ci sono sorprese: la Yim è stata e sará sempre un’eccellenza allo stato puro, una lottatrice solidissima ed estremamente capace, in grado di coinvolgere il pubblico grazie semplicemente alla sua intensitá ed alla sua pulizia stilistica. Tutto ció è stato trasmesso al pubblico NXT, assieme ad una backstory accattivante ed una performance di spessore: la Yim puó passare da comprimaria a protagonista, basta avere tempo e pazienza.
4. Velveteen Dream: L’entrata come The Mountie é sicuramente uno degli highlight dello show. Ormai, parliamoci chiaramente, il Titolo Nordamericano sta stretto a quello che, di fatto, è il top face di NXT immediatamente dietro Johnny Gargano. Per lui prevedo un futuro da sfidante al Titolo Massimo, e la perdita della cintura NA potrebbe essere proprio il “la” in grado di iniziare una lunga rivalitá con il Panama City Playboy. Dream sará uno dei perni attorno al quale l’intero roster finirá per ruotare, e nel contempo sará uno di quelli che maggiormente beneficierá del nuovo contratto televisivo con USA.
5. Io Shirai: Quando si dice un turn salvifico. Presentata come la terza giapponese colorata e talentuosa in ordine di importanza, il destino di Shirai per un breve momento segnava essere giá scritto…invece cosí non è stato. Avendo piu´carisma lei nel suo mignolo che buona parte delle lottatrici nel main roster, grazie alla sua straordinaria teatralitá è riuscita a superare, anzi demolire la famosa e temuta barriera linguistica comunicando, trasmettendo e divenendo un heel terribile, oscuro ed instabile. Il match con Candice ha di fatto potenziato entrambe, ed a mio modesto avviso è stato uno dei match femminili piu´belli di quest’annata made in WWE: se la federazione dovesse riuscire a gestire in modo opportuno la Shirai versione Han’nya, potremmo trovarci di fronte alla next big thing della divisione femmine di NXT.
Lascio ora la parola a voi: il destino di quale lottatore è stato maggiormente toccato in quel di Toronto?