La AEW possiede un roster veramente ampio e ricco di giovani talenti, ma molti di loro sembrerebbero privi di una qualsiasi direzione. In questi casi è compito dei veterani aiutarli a farsi strada in questo intricato business. Proprio di questo hanno discusso gli FTR durante un’intervista con Jeff Snyder di “WAVY-TV 10”.
Altruismo e ambizione
“Naturalmente il nostro obiettivo è continuare a essere il più grande tag team di tutti i tempi, ma arriva un momento in cui il tuo corpo fisicamente inizia a cedere un po’. Non voglio dire che stiamo crollando, ma arriverà un momento in cui non potremo più esibirci ai livelli attuali. Quindi credo che il nostro obiettivo sia quello di continuare a lavorare per la AEW, di continuare a costruire qualcosa con i giovani che abbiamo nel roster e di continuare ad elevarli al fine di portare avanti la nostra eredità. Potremmo starcene qui seduti e conquistare tutte le onde radio, tutto il tempo televisivo, tutti gli incontri di tag team e i titoli, ma tra cinque, sei, sette, dieci anni non ci saremo più, e chi prenderà il nostro posto? Quindi questo è il nostro obiettivo, il mio obiettivo è continuare a costruire il futuro della AEW, renderla una valida alternativa alla WWE
, ma nel frattempo, ovviamente, mi piacerebbe fare un sacco di soldi e vincere qualche titolo”. Queste le dichiarazioni di Dax Harwood, ma poi Cash Wheeler, dopo aver dato ragione al compagno, ha proseguito parlando anche del loro interesse nel portare più pubblico su Collision: “Voglio fare tutto ciò che è possibile per portare più occhi sul sabato sera. Tutto ciò che possiamo fare per portare l’attenzione sull’AEW, lo voglio fare, ma mi piacerebbe che diventassimo un giorno “Ten Star FTR”, perché ci sono ancora i TNA Tag Titles che non abbiamo mai vinto, e forse qualche altro. Non mi dispiacerebbe fare anche una “world tag league”. Non ne abbiamo avuto la possibilità quando eravamo campioni tag [IWGP] perché gli orari non erano compatibili e se l’avessimo fatto non avremmo mai avuto quel Dog Collar match, quindi le cose sono andate come dovevano. Siamo in una posizione strana, perché entrambi vogliamo aiutare la compagnia e la prossima generazione di tag team, ma vogliamo ancora essere il più grande tag team del mondo”.