Cruento, malato e sanguinoso Deathmatch tra Hangman Adam Page e Swerve Strickland. Elencare tutte le cose che si sono viste sarebbe infinito, ma si possono citare alcune delle impressionanti cose che abbiamo ammirato in questi trenta minuti di massacro vero e proprio. Graffette, filo spinato, mattoni, sangue bevuto volontariamente ed una sequela di violenza davvero cruda da digerire, dopo un incontro davvero “all’ultimo sangue”.
Parlare di prestazione o di vincitore sembra superfluo: vedere un incontro così in una major fa quasi impressione. Dopo un dominio iniziale di Page, che graffetta letteralmente tutto il corpo di Strickland, quest’ultimo non sente letteralmente più il dolore e comincia una sequela di spot che farà perdere anni di vita ai due: l’ex Hit Row finisce contro un mattone di testa mentre l’ex campione del mondo si becca un Piledriver sulla balaustra di metallo. Sangue copioso, soprattutto dalla testa di Page aperta quasi a metà, nel tripudio del Kia Forum, prima di un po’ di azione normale su un ring ormai quasi del tutto imbrattato di sangue. Quest’ultima dura poco, perché il membro dell’Elite decide di avvolgere il rivale nel filo spinato e di lanciarlo via come un sacco di spazzatura.
Il tutto è solo il preambolo di un Moonsault con annessa sedia (ovviamente anch’essa avvolta nel filo spinato), che sembra quasi soft dopo quello che abbiamo visto nei cinque minuti precedenti. Incredibile e da sottolineare il Tombstone di Page sulla sopracitata sedia ma il match, a questo punto, sembra aver perso importanza. Mi ripeto, citare tutto sarebbe impossibile, visto che il moto d’orgoglio di Strickland porta ad un utilizzo dei vetri, ma ci fermiamo qui. Strickland finisce contro un tavolo con filo spinato in mezzo a due sedie, grazie ad una Fallaway Slam dal paletto. Powerbomb, Deadeye ed, infine, Buckshot Lariat mentre la testa di Strickland è intrappolata nel filo spinato. Una sequenza impressionante, che sembra mettere la parola fine ad un massacro annunciato, prima dell’arrivo di Brian Cage. Hangman sembra in difficoltà ma reagisce, il manager di Swerve finisce addirittura sopra un tavolo dopo una Deadeye prima che Page si becchi una mattonata in pieno visto di Strickland. Dopo quasi mezzora, l’ex Hit Row decide dunque di farla finita, stavolta sul serio, impiccando o quasi il rivale con una catena al paletto del ring. L’arbitro, attonito, non può che contare Hangman e dichiararlo sconfitto dopo un Deathmatch impressionante. Una vittoria incredibile per Strickland che lascia, mai come in questo caso, davvero i segni sulla pelle.
Incontro davvero incredibile e, se non l’avete fatto, vi possiamo solamente invitare a recuperarlo. Uno dei migliori incontri del genere in AEW, nonché uno dei migliori incontri dell’anno tra due folli senza alcuna remora. Ha vinto Strickland ma ha vinto soprattutto la violenza.