Non è semplice fare un mestiere ed essere appassionato di uno sport che in buona parte del paese viene visto con risatine o sdegno. DANIELE RACO, aka KOMBAT KOMEDIAN, ha smentito il fatto che il wrestling sia un prodotto seguito da ragazzini dementi o adulti senza cervello, ed ha dimostrato possa essere qualcosa di divertente e appassionante.

Il fatto che un comico si metta in gioco non è semplice, soprattutto se vieni dalla fucina di Zelig a cui hai dato tanto. Eppure Daniele ci tiene a sottolineare come il passaggio da un teatro all'altro porti con sé una buona dose di maestria e di interpretazione: "Ritengo che fare l'heel sia veramente molto divertente, mi trovo molto a mio agio perché la comicità se ci pensi è cattiveria, quindi sono nel mio elemento naturale".

 

Quando hai iniziato a fare wrestling e da dove sei partito? Chi o cosa ti ha convinto?

Ho iniziato solo 4 anni fa, in tarda età mi ha convinto il fatto di voler provare prima che fosse troppo tardi, lo desideravo da tutta la vita.

Il primo impatto col ring com'è stato? Cosa ti ha detto il tuo allenatore?

Il primo impatto è stato durissimo, capirai, ero fermo a livello sportivo da una decina d'anni, pesavo 113 Kg ed ero alla soglia dei 40, altro che ruggine! Devo dire che però Alessio Pin (Dottor Dispiacere) mi ha seguito passo per passo, mi ha messo in contatto con il resto dei poli ICW e da ognuno ho imparato qualcosa.

Qual è il tuo ruolo, la tua gimmick e il tuo moveset?

Ho sempre lottato anche se il mio moveset è limitato ma amo molto i ruoli non lottati, mi trovo molto a mio agio con quelli perchè posso avvalermi della mia esperienza di comico che rimane il mio vero lavoro. La gimmick è sempre quella del tizio già conosciuto per altre cose che si cimenta con una disciplina durissima, sono contento del fatto che in questi anni sia passato molto bene il rispetto che ho per il ring e che il mio essere comico non sia mai stato preso come una parodia del wrestling

Raccontaci il tuo debutto sul ring

Il mio debutto è stato in una battle royal a Genova, giocavo in casa, sono rimasto alla fine di tutto con Lothar, il gigante cattivo della ICW, ricordo i colpi, la gente che urlava il mio nome, l'attimo di lucidità in cui sono riuscito a farlo uscire dal ring, un momento unico..

Come è stato recepita questa scelta in famiglia e dai tuoi amici? Ti hanno supportato o ostacolato?

In famiglia direi bene, la mia compagna non ama molto il wrestling ma mi ha sempre sostenuto e aiutato nella realizzazione del documentario e i mie figli sono letteralmente orgogliosi del loro padre. GLi amici mi hanno sempre supportato anche se alcuni non hanno ben capito. Il mondo del cabaret si è diviso tra entusiasti e detrattori ma lo avrebbe fatto anche se avessi giocato a scacchi..

Come lavori per prepararti ad un match? Chi vorresti sfidare tra gli atleti italiani e stranieri che conosci?

In vista dei match cerco prima di tutto di riposare, mi alleno con più frequenza e ripasso mentalmente le cose che voglio fare, a fatica cerco anche di perdere un paio di kili magari accumulati durante i viaggi di lavoro Ho combattuto contro molti degli italiani con cui volevo farlo, ultimamente contro il Marchese e Italian Gladiator che erano due lottatori che volevo incontrare. Vorrei un match con Lothar, poi vorrei sfidare Skorpio della TCW perchè lo conosco da tanti anni ma non c'è mai stata un'occasione per un uno contro uno. Comunque KK è qui, fatevi avanti… Per quel che riguarda gli stranieri vorrei un match con Grado e poi il sogno, Tommy Dreamer

Sei GM della TCW, com'è interpretare questo ruolo?

La TCW è una federazione davvero fantastica, almeno per me, è mossa da grande passione, non pone e non si pone limiti, ognuno può dare idee e contributi, l'idea del GM è venuta al presidente Jacopo Galvani, abbiamo provato, la gente ha gradito e stiamo andando avanti anche perchè il contrasto con l'ex GM Frank Basilico è davvero divertente

Come vedi il wrestling italiano attuale? In crescita? Dove pensi possano arrivare le promotion italiane e qual è l'aspetto da migliorare?

Le promotion italiane sono tutte in crescita, in generale credo che anche il livello tecnico si stia alzando e iniziano le collaborazioni, chi mi vuole bene dice che sono stato l'inizio di questo, io non credo, i tempi erano maturi. Appena si leveranno di torno i vecchi con i loro vecchi rancori i giovani sapranno parlarsi. I giovani vedono come funziona fuori dall'italia e appena avranno altro spazio copieranno il modello.

 

Il prossimo show della Total Combat Wrestling si terrà il 12 aprile. Per info e card potete visitare la pagina facebook della promotion qui e scoprire cosa stanno preparando i ragazzi che fanno dell'hardcore uno dei loro cavalli di battaglia. Ovviamente non mancherà nemmeno Kombat Komedian.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.