Luglio, Emilia Romagna. Nelle orecchie i CSI di "Emilia Paranoica" e sul tracciato l'asfalto che ribolle. Arrivo a Parma dove ad aspettarmi c'è un campione, che con la recente vittoria ha coronato una rincorsa lunga due anni: TURBO.

Col fratellino Saetta ha scritto alcune delle pagine più importanti della WIVA come team (Gli Stalloni Italiani) creando nuovi importanti scenari con la vittoria del titolo assoluto da parte di Turbo contro Ape Atomica.  Ora li avrà tutti contro poiché chiunque vuol diventare campione di una federazione in espansione. Dal canto suo Turbo si sente pronto ad assolvere questo ruolo.

Quando hai iniziato a fare wrestling e da dove sei partito? Chi o cosa ti ha convinto?
Ho iniziato ad allenarmi presso il dojo Wiva nel dicembre 2012 a Reggio Emilia… E dal primo allenamento è stato subito amore a prima vista. Alla tenera età di 6 anni dopo aver svolto i compiti, sul letto guardavo la tv e un giorno tra un cartone animato e l'altro, su un canale vidi un gigante su un ring da box che colpiva senza guantoni. Non capivo se si trattasse di boxe, ma poi entrò un uomo che nel mio immaginario assomigliava al mio cartone animato preferito, He-Man. La folla era in visibilio, una musica d'entrata che m ha fatto elettrizzare, poi si strappò la maglietta e fui folgorato

Il primo impatto col ring com'è stato? Cosa ti ha detto il tuo allenatore? Raccontaci il tuo debutto…
Il mio debutto fu allo show Wiva "Massimo Impatto", Maggio 2013, durante una battle total per determinare il contendente alla valigetta. Prima di entrare sul ring ringraziai l'allenatore e presidente Wiva Paolo Giorgi. Gli dissi che aveva realizzato il mio sogno.  Fu bellissimo lottare al fianco di mio fratello Saetta, difenderlo. Anche lui era al suo match di debutto.

Come è stato recepita questa tua scelta in famiglia? Ti hanno supportato o ostacolato? Chi ti ha aiutato di più fuori dal tuo nucleo familiare?
La mia scelta di entrare nel mondo del wrestling non è stato annunciata in quanto non ho una famiglia alle spalle per problemi di salute. Mio fratello minore Saetta, più piccolo di me d quasi 11 anni, mi ha seguito in questo mio sogno. Il wrestling ci ha riavvicinato in un momento molto brutto per noi. E poi c'era la donna dei miei sogni, Arianna, compagna di una vita, che percepiva questa mia passione come un ostacolo alla nostra vita.  Ma non mi lasciò solo a nessuno show.

Chi vorresti sfidare tra atleti stranieri e italiani?
Wrestler italiani ce ne sono tanti: Red Scorpion un grande maestro, Giacomo Giglio un pioniere del wrestling italiano, Red Devil rappresentante del wrestling,italiano nel mondo, Il maestro Majoli che sta facendo bene in Giappone, Kaio ma purtroppo è ritirato, Shock col quale ho iniziato ad avere un feud in Wiva. Un solo match e imparai tanto da lui. Atleti stranieri a livello europeo indubbiamente Tommy End. Non capisco come faccia a non avere un contratto in WWE visto che è un gran talento.

Cosa pensi del panorama attuale italiano? Quali i pregi e quali i difetti?
Il panorama italiano non si è evoluto molto. Anzi la lotta tra le diverse realtà d'Italia ha rallentato il processo di crescita. Il punto forte è che ci sono tanti wrestler bravi e umili con tanta voglia d diffondere il wrestling. Purtroppo i media hanno molte volte diffamato e screditato il panorama senza sapere quanto lavoro e allenamento e dedizione c'è dietro i nostri spettacoli.

Sei diventato da poco campione italiano WIVA. Come ti senti nel ruolo? Cosa hai vissuto nel momento della vittoria?
Il momento di vittoria è stata una liberazione d'angosce, paure di non arrivare e non essere all'altezza di quel titolo. Gioia immensa condividere questa vittoria con mio fratello Saetta, la mia ragazza Elsa. Appena avuta la cintura in mano l'ho stesa a terra e l'ho adorata. Ogni paura è svanita, ho pianto e pensato solo a me. Il mio ruolo ora è quello di diffondere il nome Wiva Wrestling, valorizzare questa mia passione, esser disponibile a qualsiasi dialogo.

Sei un ragazzo con un ottimo seguito. A Parma si parla spesso di te. Com'è, da campione, stare sotto le luci dei riflettori?
Si soprattutto a Parma si parla di quel ragazzo che vinse i campionati italiani di body building, conosciuto nelle gym per essere un buon trainer di arti marziali e adesso con il titolo più prestigioso italiano alla vita a far ricredere gli scettici che sottovalutano questa disciplina.

Chi pensi ti possa dare fastidio nella difesa del titolo?
Tutti sono bravi atleti che si sono forgiati nella nostra scuola. So il valore e la serietà della direzione wiva e di conseguenza il valore dei miei avversari. Ma Turbo è pronto a difendere la cintura Wiva anche contro altri wrestler provenienti da altre realtà o paesi, oppure esser io personalmente ad andare in altre realtà.

 

Con questa dichiarazione di sfida ringrazio Turbo per la disponibilità e vi inviito a visitare la pagina facebook della WIVA dove a breve verranno annunciate le nuove tappe della promotion. Nel mentre è iniziato il Summer Training: se vuoi diventare un wrestler, puoi recarti nella palestra Iti Nobili di Reggio Emilia ogni sabato dove potrai allenarti con gli atleti WIVA.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.