Se cerchi nel vocabolario alla voce “main eventer”, in Italia puoi trovarci di diritto il nome di Karim Brigante. Un ragazzo che col tempo e la perseveranza ha deciso di investire su se stesso, sulle proprie capacità e sui propri sogni. E che ha performato tanto in italia quanto negli Stati Uniti, ma anche in giro per l’Europa, trovandosi di fronte i più disparati avversari e spesso conquistando titoli di peso. Per questo sono molto contento di aver fatto con lui una breve ma intensa chiacchierata.
Quando hai iniziato ad apprezzare il wrestling e chi ti piaceva degli atleti che vedevi?
Credo questa risposta si debba dividere in due parti, iniziai a guardare il wrestling nel 2000 circa ed il mio idolo era Stone Cold Steve Austin poi anni dopo mi sono appassionato di brutto a Chris Hero.
Non hai avuto una carriera solo in Italia ma anche e soprattutto fuori dallo Stivale. Come ti trovi all’estero? Quali soddisfazioni hai ottenuto?
Mi trovo molto bene, ho avuto l’occasione di lottare in 10 nazioni differenti, lottare in federazioni come la NWA in America e la wXw in Europa. Ho avuto un Try Out con la WWE di 3 giorni,ho un match sul WWE Network, un film sulla mia vita su Amazon Prime ed ho vinto titoli come il WLW Heavyweight title e l’NWA Missouri Heavyweight title che potete trovare su Wikipedia. Mi ritengo soddisfatto per essere un ragazzino che era partito da Roma senza soldi, senza contatti e senza chissà che famiglia alle spalle ma non ho finito ancora.
A che punto è il wrestling italiano adesso? C’è qualche wrestler che ti piace particolarmente?
Credo sia molto migliorato ma deve ancora migliorare. La Italian Wrestling Association da quando è arrivata a Roma credo sia sulla strada giusta. Ce ne sono molti,mi piacciono in particolare Sebastian DeWitt, Luke Astaroth, Mr.Flowey e Emily Ramirez. Credo siano grandi talenti in prospettiva.
C’è un wrestler che vorresti affrontare?
Mi piacerebbe molto affrontare Chris Hero un giorno.
Sei uno dei nomi grossi della scena italiana. Ma ti si vede poco lottare in tutta Italia. Come mai?
Prima della pandemia ho passato molto poco tempo in Italia e credo che le mie richieste non siano sempre adeguate per uno show italiano, penso siano i due motivi principali. Mi piace comunque l’idea di essere una cosa esclusiva per chi mi valorizza, ultimamente ho avuto due dei match migliori della mia carriera con Cara Noir soprattutto e con Michael Oku a Roma in IWA.
Dove ti vedremo live tra maggio e giugno?
Sono tornato in USA, sarò impegnato in varie indipendenti qui, sicuramente ad un certo punto tornerò anche in Grecia a difendere il titolo dei pesi massimi della ZMAK. Per seguire le mie avventure potete seguirmi sui miei social.