Quando intavolerai una discussione sul wrestling italiano, ti chiederanno quali sono i wrestler da seguire. Ce ne sono tanti, è vero. Ma ce n’è uno che è un po’ passato, un po’ presente e un po’ futuro. Un caposaldo che ha vissuto diversi momenti storici della scena e che ancora oggi “la spiega” a tutti.

Lupo ha vinto titoli, avuto feud importanti, match da ricordare. Ha lottato in tantissime realtà e appassionato tutti, dai bambini agli adulti. Andiamo a conoscerlo con l’intervista di oggi.

Sei sulla scena da tantissimi anni. Com’è cambiato l’ambiente nel frattempo?

Cambia continuamente. Cambia la tipologia di spettacolo, cambia il pubblico, cambia lo stile.. 

In ICW non sei solo un veterano ma anche uno dei main eventer. Com’è possibile farsi apprezzare dal pubblico show dopo show? Qual è o quali sono le tue “tecniche” per interagire con chi assiste?

Bisogna essere autentici. Mai costruiti! La gente capisce quando uno recita e quando davvero senti tuo quello che stai facendo. Negli anni, poi, si imparano decine di trucchetti per essere più efficaci, a seconda delle situazioni, degli incontri e di quello che si vuole ottenere. Raccontarli tutte sarebbe decisamente complicato, oltre che poco corretto. È un lungo processo che ogni lottatore deve affrontare con sudore e sacrifici.

Hai vinto diversi titoli. C’è però un rimpianto? Una cintura che hai rincorso per più tempo e che ti è sfuggita? 

Fortunatamente no. Nel wrestling non ho nessun rimpianto. Ho fatto le mie scelte e percorso le strade che ritenevo valide. La mia generazione ha iniziato a mettere a terra i primi mattoni di una strada che prima non esisteva, e chi sta venendo dopo di noi non affonda più nel fango per i primi metri…. L’obiettivo comune è sempre stato quello di creare e consolidare un movimento in grado di generare professionisti e la direzione che da 20 anni stiamo tutti percorrendo è quella!

Hai anche sfidato tantissimi colleghi. Qual è quello con cui ti sei trovato meglio e che riaffronteresti? 

Il mio avversario preferito di sempre, come già palesato in più di un occasione, è Charlie Kid. Siamo arrivati ad avere una chimica rarissima sul ring e sono più che convinto che anche oggi, dopo anni che non ci incrociamo, saremmo comunque in grado di mettere su un match a 5 stelle senza batter ciglio ne proferir parola. 

Se un ragazzo leggesse questa intervista e volesse iniziare col wrestling, cosa gli consiglieresti? 

La ICW organizza dal 2000 corsi a tal scopo. Bastano un paio di click per scoprire il polo di allenamento più vicino. Stessa cosa per altre realtà super solide e stimate come la MWF o la SIW. Ormai in Italia c’è solo l’imbarazzo della scelta per chi vuole iniziare questo percorso!

Dove ti vedremo live tra maggio e giugno?

Sicuramente ogni mese potete vedermi a FightForever in quel di Bergamo con la ICW. Oltre a quello collaboro con molte altre federazioni come RisingSun e MWF per citarne alcune. Vi basterà seguire i social del wrestling italiano per rimanere aggiornati su tutti gli spettacoli organizzati sulla penisola!

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.