Il Giro d’Italia oggi affronta una buona trasferta, dato che siamo in UK, in particolare in Scozia dove potrò incontrare Luca Abram, wrestler italiano meglio noto come Jester prima e Paxxo poi. Un personaggio oscuro, violento, dalle tante sfumature e che ha saputo catturare l’attenzione di numerosi addetti ai lavori italiani e britannici. Oggi lo conosciamo meglio.

1) Chi è Luca Abram e come si avvicina al wrestling?
In primis mi ritengo una persona creativa e appassionata di Pro Wrestling. Ho cominciato a seguire il Wrestling made in WWE nel 2003 grazie al boom che la disciplina ha avuto in italia in quel periodo. Nel 2010 ho deciso di mettermi in gioco e cominciare ad allenarmi presso il polo di Lodi ICW (Italian Championship Wrestling).

2) Quando e come nascono i personaggi di Jester prima e Paxxo poi? A chi o a cosa ti sei ispirato?
Il personaggio di Jester è nato intorno al 2012 in occasione del mio primo debutto in un match tag. L’idea iniziale era molto basilare e prendeva spunto dall’idea di inserire un personaggio che richiamasse un clown vero e proprio con palloncini all’entrata, trombette e accessori vari. Ho tenuto quel tipo di personaggio fino a metà 2013 quando ho vinto l’ICW Academy Cup insieme a Crazy G. Poi da Dicembre circa di quell’anno ho aggiunto qualche dettaglio che richiamava più il Joker dell’universo DC comics e ho continuato per quella via con un turn heel fondamentale l’anno successivo con l’ingresso nelle scene della mia dolce metà Jokey. Da quel punto in poi con lei come manager abbiamo dato un tocco più dark- gotico ai due personaggi di Jester e Jokey vincendo addiritura i titoli di coppia ICW (Italian Championship Wrestling) con Ombra. Paxxo è nato con il mio trasferimento in Scozia ed è una gimmick che non va lontano da quello che era l’ultimo Jester ICW (Italian Championship Wrestling). Paxxo prende spunto da quello che ero aggiungendo al personaggio un look che richiama i gangster italo-americani della prima metà del 1900.

3) Cosa ricordi del tuo debutto? Quanto sei cresciuto da allora e chi ha avuto il merito di farti crescere sinora?
Il mio debutto è stato nell’estate del 2012 ed era un 3vs3 tra Jester, Marrabbio (ora Ombra) e Crazy G contro Omega( ora Andy Manero), Hero e Tom Cash. Quell’incontro era stato disputato nel polo di allenamento ICW (Italian Championship Wrestling) di Vicenza e anche se il match era molto basilare e con qualche errore per via dei molti debuttanti nel match ne conservo un bel ricordo. La cosa curiosa è che i miei tag partner di quell’incontro poi mi hanno accompagnato nelle prime grandi conquiste in ICW (Italian Championship Wrestling): Academy Cup 2013 (con Crazy G) e primo regno come campioni di coppia ICW (con Ombra). Da quel momento sono cresciuto tantissimo e lo devo in gran parte all’head trainer del polo di Lodi Mr. Excellent e ai fantastici avversari avuti in questi anni. In aggiunta, hanno formato la mia professionalità in termini di competenze sul quadrato e professionalità i numerosi seminari frequentati in giro per l’europa e nei ring ICW(Italian Championship Wrestling).

4) Recentemente ti sei trasferito in Scozia ed hai lottato in GPWA (se non sbaglio). Quali differenze hai trovato tra l’Italia e la Scozia nel modo di intendere il wrestling?
In Scozia come nel resto del Regno Unito il wrestling c’è da molto più tempo che in Italia ed è visto con rispetto e ammirazione non solo dai fan che lo seguono ma anche dalla gente che si avvicina per caso o perché un amico li porta ad uno show. Grazie al fatto che è culturalmente più radicato come sport intrattenimento l’evoluzione della disciplina è stata più rapida e non c’è sempre la necessità di “educare” il pubblico proponendo match più basici e “teatrali”. Qui in Scozia di conseguenza lo stile è più dinamico, più atletico e tiene molto più conto delle abilità fisiche del singolo lottatore. In Italia abbiamo uno stile per certi versi più legato al wrestling anni 80-90 dove è necessario coinvolgere il pubblico con personaggi più colorati e stereotipati sacrificando a volte il gesto atletico.

5) Ci racconti un aneddoto della tua esperienza in Scozia? Come ti sei trovato a lavorare con i wrestler Insane?
Ci siamo trasferiti in Scozia (io e Jokey) ormai un anno fa. Nel maggio 2016 abbiamo messo piede in GPWA (federazione satellite della Insane) e abbiamo cominciato ad adeguarci a quello che era il loro stile di allenamento. Nel momento in cui mi sono trasferito avevo già in mente di cambiare nome in qualcosa di più personalizzato e meno generico come poteva essere Jester e così decisi di tenere Paxxo. Ovviamente non avendo comunicato la cosa ai trainer nel momento in cui mi hanno detto che avrei debuttato con Jokey come manager tale Jack Jester (ahah) si premurato di farmi sapere che dovevo cambiare nome (ovviamente) e subito la mia risposta è stata :”Certo! Ci mancherebbe! Mi chiamerò Paxxo”. A loro è piaciuto (anche se scherzando a volte mi chiamano Paco XD). Al momento ho lavorato principalmente con atleti GPWA, fatta eccezione per il match con Jack Jester in Rising Sun quindi appena avrò un incontro con un Wrestler insane vi aggiornerò

6) Sei stato bookato in ASCA e Rising Sun, oltre ad essere un regular ICW. Mi puoi dare una definizione di queste tre realtà?
In ASCA farò il mio debutto ufficiale insieme alla mia amatissima Jokey in occasione dell’evento “The Great Beyond” questo 16 settembre. In passato c’era stato un interesse nel portarmi ad uno dei loro show e sono felicissimo che a distanza di qualche anno siamo riusciti a finalizzare per uno degli eventi che rimarrà sicuramente nella storia. Per quanto riguarda la Rising posso dire che c’ero al primo show e spero di tornare presto. E’ una realtà in grande crescita e sta dando ottime occasioni a molti lottatori italiani, me compreso. Uno dei miglior modi di migliorare nel wrestling è il poter confrontarsi con altre realtà e far tesoro dell’esperienza. La ICW (Italian Championship Wrestling) invece è la mia casa e lo sarà sempre. Quando ho possibilità di tornare torno sempre e cerco di dare del mio meglio per migliorarla e migliorarmi. Come dicevo prima il wrestling italiano ha uno stile e un’identità e se questo è possibile è soprattutto grazie alla ICW.

7) Hai la fortuna e il piacere di poter lottare e lavorare al fianco della tua compagna di vita. Come vi trovate a condividere questi momenti? Che consigli vi date?
E’ davvero bello condividere questa passione con la persona che ami. Mi sento molto fortunato e sono sicuro che pochissime persone al mondo possono vantare questa fortuna. E’ bello poter allenarsi assieme, andare assieme agli show, lottare assieme e avere il suo feedback sui miei match. Mi aiuta molto a migliorare e perfezionare delle cose in-ring che a volte non mi rendo conto di sbagliare. Un feedback dato da una persona che ti vuole bene se da parte mia c’è l’umiltà e l’autocritica di ascoltarlo e accettarlo è davvero oro colato.

8) Cosa vedi nel tuo futuro? Quali sono i tuoi obiettivi e quali atleti vorresti sfidare?
Sono molto determinato a far conoscere Paxxo in UK. Mi sto allenando duramente qui a Glasgow e spero di avere qualche possibilità in futuro soprattutto in Insane. Quello che spero di riuscire a fare è portare avanti il mio personaggio con le caratteristiche che lo hanno formato in Italia. Mi piacerebbe molto riuscire a lavorare in pianta stabile con Jokey come tag e girare il più possibile.

Grazie a Luca (aka Paxxo) per la disponibilità a questa intervista. Vi ricordo che potrete ammirarlo sui ring italiani negli show della ICW e soprattutto il prossimo 16 settembre nel corso di “The Great Beyond”, nuovo evento dell’ASCA.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.