Ciao Cody. Non leggerai mai questo articolo, sia per scogli linguistici che, probabilmente, perché la mia opinione conta meno di zero. Sono solo un povero fan estremamente dispiaciuto. E’ sabato sera, è saltata la serata e ho passato dieci ore ad interrogarmi perché, e per come, tu probabilmente non sarai nel main event di Wrestlemania XL. Posto che, cazzarola, sarebbe tuo di diritto per due motivi. Il primo? Hai vinto la fottuta Royal Rumble. Ma escludendo i meriti legati al risultato, che nel nostro sport predeterminato lasciano il tempo che trovano, il secondo motivo è anche più importante. La realtà dei fatti è che negli ultimi due anni sei stato la stella più splendente di tutta la WWE, senza se e senza ma, e che ti sei ampiamente meritato di “finire la tua storia”. Anche se mi sta venendo il dubbio che questa frase porti, ormai, solo sfiga.

Ciao Dwayne. Ti chiedo quasi scusa per l’odio che ti vomiterò addosso, visto che la tua carriera non lo meriterebbe. Citando un John Cena di qualche anno fa, prima che vincessi in maniera pressoché insensata il main event di Wrestlemania XXVIII, “siamo tutti eccitati all’idea di conoscere The Rock fintanto che non conosciamo ciò che è Dwayne Johnson”. Lo disse, anche se ho dubbi sul virgolettato ma il concetto è quello, uno che può essere davvero definito G.O.A.T, per un infinito numero di motivi. Una persona che ti diede dell’egomaniaco, egoista ed un’altra roba che non mi va di scrivere, perché la mamma non andrebbe mai tirata in ballo. Ma aveva dannatamente ragione. Così come aveva ragione CM Punk l’anno successivo, quando il suo incredibile regno finì in frantumi perché il “People’s Champion” è più importante di tutto e tutti. Lì non fu, forse, una tua scelta come stavolta ma fu la scelta di una persona che, se continuiamo così, verrà cancellato dalla storia del wrestling come Chris Benoit e che, tra qualche anno, verrà additato come qualcuno che “ha anche fatto delle cose buone“.

Ci sarà una buona percentuale di voi, cari lettori, che invece mi vorrebbe dire di calmarmi, di ragionare, di aspettare e di non prendere il wrestling seriamente, come se fosse una cosa troppo importante. Ma invece lo è, eccome. Ma non per me. Ma per Cody. Torno a te, figlio del leggendario Dusty Rhodes. Colui che è riuscito ad emergere, ad uscire dall’ombra del padre, dopo aver tentato di tutto. Dopo un licenziamento tu hai dannatamente fatto la storia in e con la AEW. Pochi cazzi, hai creato una seconda major di wrestling insieme all’Elite, chi dice il contrario ha il paraocchi ed è un hater. Non accetto compromessi. Ma poi, la cosa più grande, anzi le cose, le hai fatte tornando in WWE. Come una dannata stella, splendente come poche cose al mondo

Una stella che brilla da due anni, nonostante un gravissimo infortunio in mezzo, nonostante tutto. Due anni in cui tu, Cody, hai sorretto sulle sue spalle la compagnia. Insieme a pochi altri eletti, come lo stesso Seth Rollins, “campione secondario” o ruota di scorta, fate voi, o come GUNTHER. La trilogia con lo stesso Seth, la caduta, fragorosa, con Roman. La risalita, il lavoro, la voglia di emergere e di diventare una top star. Missione riuscita, eccome, cazzarola (e siamo a due). Vincere un feud di tutto rispetto con Brock Lesnar (sempre che anche lui non riceva il trattamento Benoit), VINCERE DUE ROYAL RUMBLE CONSECUTIVE. Ma… quando tu, Cody, caro mio, ti avvicini a “finire la tua storia”, succede sempre qualcosa.

Succede che, nell’arco di venti giorni, l’ennesimo campione part-timer levi lo spotlight a chi, 200 giorni l’anno, indossa stivali, cinture, si copre abrasioni, tagli e sale sul ring. I performer veri, non le figurine sbiadite del passato. Non egomaniaci che credono di essere, forse, superiori alla WWE

stessa. Ed in un lampo, come la vecchia gestione insegna, tutto sparisce. Nonostante le decine e decine di sold-out, nonostante ci siano più di 110.000 persone che hanno già acquistato il biglietto per Wrestlemania XL, tu, si parlo di nuovo con te Dwayne, ci sei cascato di nuovo. Stavolta anche in maniera peggiore, visto che, se i rumor sono veri, stai addirittura cercando di abbattere il regno irripetibile di Roman Reigns. Dovresti prendere esempio da CM Punk e dall’umiltà che quell’uomo ha dimostrato… il che è tutto dire.

C’è un altro protagonista, però, in ballo. Si, esatto, Roman Reigns, anche se a lui non scrivo, non credo serva. Perché il Tribal Chief, che fino a Summerslam ed al Tribal Combat funzionava eccome, ha vissuto qualche mese davvero giù di tono, nel suo lunghissimo regno. Ma perdonabile. Visto che stiamo parlando di 1200+ giorni da campione, un’epopea che sarebbe dovuta terminare, verosimilmente, ad aprile. Il 7 sera precisamente, in favore di un American Nightmare che, dopo aver perso un anno fa, si è messo a lavorare, ha tenuto duro… ed è rimasto con il niente in mano. Anzi, peggio ancora. Perché il segmento di venerdì, a Smackdown, è stato una delle cose più stupide che abbia mai visto su un ring di wrestling. Il signor Rhodes, dopo aver vinto la Royal Rumble, dopo aver indicato lo stesso Tribal Chief, dopo averlo chiamato per nome, dopo aver detto di volere il titolo mai vinto dal padre Dusty… CEDE IL MAIN EVENT DI WRESTLEMANIA XL A THE ROCK. E qui mi sono davvero trattenuto dal non distruggere una sedia di casa, perché la rabbia, a ripensarci, mi ribolle ancora dentro.

Mi ripeterete, probabilmente, in coro: il wrestling non è una cosa seria. Vi dico io cosa non è serio, ahimè. L’ego di Dwayne Johnson. L’ego di una persona che ha provato, mesi fa, ad obbligare la Warner Bros a continuare con il suo Black Adam, cercando di evitare il reboot del DC Universe per interesse personale. L’ego di una persona che ha deciso che quest’anno avrebbe dovuto prendere parte al main event di Wrestlemania per “salvarla”. Salvare, certo… salvare cosa, però? La WWE? Quella stessa federazione, gestita abbastanza bene da un Triple H ormai delegittimato, che sta facendo risultati incredibili, nonostante qualche passo falso? I numeri, le vendite, il merchandise, il morale di un roster sempre più interessante… è tutto andato in fumo. Per colpa dell’ego di una persona, né più né meno. Che sta cercando di forzare la mano per vincere, addirittura, nel 2024, il main event dello Showcase of Immortals.

Viviamo però in un periodo fortunato. Perché, vi starete chiedendo? Premesso che non credo possano cambiare le cose, il mondo si è espresso in favore di un uomo solo. Sono le 21.42 di sabato in questo momento e, al momento, sono quasi 300.000 i dislike al video del confronto The Rock-Roman Reigns. Il mondo dei social, X su tutti, è letteralmente esploso contro una scelta non della WWE ma, molto probabilmente, dello stesso People’s Champion. Dovrei definirlo ex People’s Champion, avrebbe forse più senso. Perché l’unico vero People’s Champion, nel prossimo futuro, sarà proprio Cody Rhodes.

Cody, in chiusura, torno a parlare con te. Sembra davvero un appello inutile, disperato, patetico. Ma non mollare. Lo dice un tuo ammiratore, nemmeno fan, perché i miei preferiti sono altri. Ma te lo dice una persona con raziocinio che sa quanto hai lavorato per essere lì. Quanto hai lavorato per essere colui che merita di essere nel main event di Wrestlemania e di “finire la tua cazzarola di storia“. Negarlo sarebbe stupido ed il mondo del wrestling, almeno la maggioranza di esso, si è già espresso in tuo favore. Ciò dimostra la bontà di ciò che stai facendo e ti esorto a continuare. Anche se il “The-Stino” non vuole che tu “finisca la tua storia“, non devi preoccuparti. Perché sei emerso da molta più merda di così. Sei riuscito a fare breccia nel cuore delle persone che, da due giorni, sono lì a supportarti ancor più di prima. Sui social, dal vivo. Non vedo l’ora di vedere quale sarà la reazione nei palazzetti, non vedo l’ora di sentire il tuo pubblico elogiarti, cantare per te e rinnegare chi ha una visione distorta del business. Perché non stiamo parlando di una scelta sbagliata, che nel wrestling sono all’ordine del giorno, ma dell’imposizione di un qualcosa contrario ad ogni principio di meritocrazia. Che, da quando il vecchio marpione è più concentrato a difendersi in tribunale che in cuffia, sembrava aver trovato spazio. E la meritocrazia ti premierà, Cody, ne sono convinto.

Ti premierà perché la gente, i fan, ti riconoscerà come vero campione anche se non vincerai l’ex WWE Championship, ormai diventato davvero un Hollywood Title che, nel caso passasse di mano a favore di Dwayne, varrebbe davvero zero rispetto al World Heavyweight Championship. Quest’ultimo nato per le ripetute assenze di Roman che, paradossalmente, è l’unico ad uscire bene da questa storia. E che, a questo punto, mi auguro tiri dritto verso il record di Hulk Hogan, infliggendo alla fatina dei denti una lezione di proporzione bibliche. Tifato come non mai contro l’ego che, da sempre, attanaglia ed attanaglierà la WWE ed il wrestling in generale. Da Vince a Hogan, passando per Dwayne. Ma, sono convinto, che la storia si ricorderà di te Cody. E non avrai nessuno scheletro nell’armadio da nascondere quando appenderai gli stivali al chiodo, perché diventerai campione. La tua storia finirà, eccome, e potremmo guardarla con il sorriso. Altri non potranno farlo.