In tanti dibattono sulle sorti della TNA. A far discutere è sicuramente la scelta di relegare Bound For Glory a semplice ppv riempitivo che serva alla Wrestle-1 per presentare i suoi talenti. Alla Carter vanno un poco di pubblicità nipponica e i ricordi di come la WCW trattava il ppv Starrcade alle origini con quelle enormi sfide incrociate con gli atleti giapponesi.
Ma quella che vediamo oggi è una TNA in evoluzione. Che ha già un contratto televisivo (pare sia fatta con WGN) ma che deve aspettare fino a fine mese per annunciarlo a causa di accordi con Spike. E intanto in tv vediamo storyline blande che poco pubblicizzano Bound For Glory e che non portano avanti un bel nulla. Non tutto è da buttare, anzi. Su un campione così perfetto per la dimensione TNA come Lashley non avrei mai messo la firma, mi ha stupito in positivo.
Però è una TNA che cambia nella forma e nel colore, è in trasformazione. Che si prepara al 2015 firmando nuovi contratti in giro per il mondo e che si prepara a salutare la sua storia. Sì, perché oggi la TNA è consapevole di due cose: di essere la seconda promotion in America e di voler/dover mantenere il suo ruolo; che a seconda di come si forma la nuova creatura di Jeff Jarrett, ci sarà un nuovo nemico in città a Nashville. Non è una cosa di poco conto quella messa in piedi dall'ex campione NWA-TNA, con AJ Styles e Kenny Omega primi membri del roster e Wrestle Kingdom come primo ppv irradiato in America. La collaborazione con la NJPW serve anche a questo.
La TNA allora cambia volto. A breve saluterà Mike Tenay per far posto al più giovane Josh Matthews, pronto all'avventura sul nuovo network con quel posto di primo piano che la WWE, a torto, non gli ha mai dato. Ed è un primo passo per far capire che bisogna dimenticare il passato e aprire una nuova fase. Ecco perché Austin Aries, Samoa Joe, Bully Ray, Kurt Angle a breve saluteranno la compagnia. Servono volti nuovi dalla resa alta e dal basso costo: Bram, Magnus, Bobby Roode, James Storm, i Wolves, Sanada, Manik e soprattutto ECIII sono e saranno il fulcro del nuovo progetto. E sono tutti buoni, un nucleo attorno al quale ruoteranno atleti sempre diversi, con contratti a tempo ed una flessibilità continua.
Quello che la TNA sta cercando di fare è sopravvivere avendo bene in testa il suo ruolo. La WWE è irraggiungibile, perciò è bene coltivare il proprio orticello con giudizio e dedizione. Lo ammetto, è una scelta giusta. Anche io preferirei vedere Joe da altre parti, così come Angle e Aries. Arriva un punto dove tutto si evolve e quel che rimane è pur sempre talento puro. Dispiace che per questa nuova fase arrivi solo tra tre mesi, ma quando arriverà saremo qua a vederla e giudicarla. Mi auguro che la Carter sappia far procedere questo gioco almeno finché ne avrà voglia e finché Jarrett non le metterà i bastoni tra le ruote. Sarebbe interessante una nuova sfida televisiva, questa volta per la seconda piazza.