Ho sempre avuto un gran piacere nel vedere le stable negli show di wrestling. Danno quel tocco in più ad un evento che difficilmente sarebbe possibile avendo un roster di soli singoli. Qualcuno di voi penserà che ne possiamo fare a meno, che le grandi superstar sono diventate tali grazie ad uno stint in singolo. Eppure se ripenso a Hogan, Sting, Hart, Michaels, Triple H, The Rock, Steve Austin, The Undertaker, persino Brock Lesnar o Kurt Angle, tutti hanno fatto parte – prima o poi – di una stable.

Perché sono importanti? Perché a livello di scrittura permette più strade, più connessioni. Permette maggiori intrecci e consente di far crescere i giovani talenti o solidi leader. A questo serviva l’Inner Circle fondato da Chris Jericho ormai un anno e mezzo fa. Ma appunto che è passato così tanto tempo, con in mezzo una pandemia che ha reso più difficoltoso il cammino, la sensazione generale è che il gruppo fosse arrivato ad una sua fine naturale. Ma attenzione a chiudere i discorsi. Non tutti i finali sono sensati, e se sbagli il finale, vai a macchiare tutto il resto.

L’ingresso di MJF e Wardlow a questo è servito, a rilanciare le prospettive della stable che, davanti a sé, ha almeno un altro anno di possibilità. Poi si scioglierà, è sicuro. Tutto sembra scritto perché si vada verso un Jericho vs MJF, con il più giovane che trova la vittoria decisiva per lanciare definitivamente la sua carriera. E quale soluzione migliore può esserci se non mettere un po’ di pepe tra i membri interni? Forse è proprio questo quello che sta cercando di fare il DemoGod: saggiare la fedeltà dei suoi ragazzi e capire fino a che punto le loro ambizioni si scontrano con le esigenze del gruppo.

Il promo di settimana scorsa ha detto delle cose specifiche. I Proud’n Powerful sono stati presi per essere il tag team e loro devono puntare per i titoli di coppia. MJF punta alla prima cintura e l’unico modo che trova è quello di poggiarsi su Jericho. Ma attenzione (e qui la narrativa è perfetta): prima Guevara e poi Hager hanno messo in conto di vincere gli stessi allori con il leader della stable. Ecco che le dinamiche si fanno più definite, le strade aprono ad una serie di destinazioni, a piani B e C sui quali puntare.

Domani vinceranno Jericho e MJF. Sicuramente in modo sporco. Non mi stupirebbe se arrivassero davvero a vincere i titoli di coppia. Ma a quel punto la bolla rischia di scoppiare con una serie di posizionamenti mica da ridere: Sammy Guevara avrebbe come alleati Santana e Ortiz, per lanciare la rincorsa ad un titolo singolo (magari il TNT per iniziare, riprendendo il feud con Darby Allin); MJF alla lunga tradirà Jericho e si ristabiliranno gli enforcer, con Wardlow al fianco del suo “padrone” e Hager al fianco del suo “padrone”.

Ma ci sarà tempo e modo di arrivarci. Ci sarà tempo e modo di esplodere, di cucire e ricucire. Di trovare le soluzioni per tenere viva la stable finché sarà ineluttabile lo scioglimento. Quel giorno, Jericho potrà definitivamente lasciare il wrestling e dedicarsi ad altro (creativo e commentatore). MJF potrà far ripartire la sua rincorsa verso il titolo del mondo, mantenendo al suo fianco un fido scudiero. Hager, scaduto il contratto con la AEW, tornerebbe a concentrarsi solo ed esclusivamente sulle MMA con una serie di nuovi obiettivi da perseguire.