Se è vero che in WWE il Tribal Chief detta legge con un regno infinito e zero sconfitte subite, è altrettanto evidente che ci sia un altro wrestler che si sta dimostrando imbattibile. La cintura alla sua vita non è mondiale, ma l’Intercontinental champion Gunther sta portando avanti una striscia di vittorie impressionante. Come la Bloodline, anche l’Imperium ha un capo assoluto e i suoi seguaci, che in questo caso seguono il leader più come soldati che come famiglia.
La grande differenza tra Reigns e Gunther sta nel fatto che il wrestler austriaco non abbia un calendario da part timer, ma presenzi quasi sempre e combatta pure. Le sue vittorie non arrivano per interventi esterni dei membri della sua stable, ma sono successi puliti dove dimostra la sua superiorità. Per certi versi possiamo quindi ritenere il regno ancora più convincente di quello di Roman, che lascia ai suoi avversari almeno la scusa di essere stati fregati. Gunther no, è più forte è basta.
Il confronto con l’altro campione di un titolo secondario, ovvero Theory, è impietoso. L’austriaco è gestito in modo che il titolo Intercontinentale abbia davvero più valore da quando è entrato in suo possesso, mentre a Austin neanche la vittoria su Cena a Wrestlemania sembra essere stata in grado di elevare il suo stato.
Ragionando sul suo personaggio e il regno che dura da ormai quasi un anno, il più lungo dell’era moderna, è davvero un campione atipico. La gimmick del generale del ring, lo straniero d’acciaio, la interpreta bene, ma a livello di promo non ha chissà che contenuti o spunti interessanti. Lui si sente il più forte e vuole schiacciare tutti, fine. Al limite c’è un certo fastidio per il lato entertainment dei suoi avversari, lui che si definisce come un lottatore puro, ma è un aspetto che finora non è stato sviluppato un gran ché. Piace perché bravo in ring, e questo lo capisce anche chi non l’ha seguito prima dell’approdo nel main roster (nella versione più grassa). In una WWE dove se non hai gran capacità oltre il lottato rischi di non fare strada, è una rarità. Come detto non è che lui non ne abbia, per la gimmick che ha fa il suo, ma non è certo con il microfono in mano che dà il meglio di sé.
A oggi non è facile capire fin quando potrà andare avanti il suo dominio da campione Intercontinentale (non sarà certo Mustafa Alì a Night of Champions a mettervi fine). Il record di Honky Tonky Man non è così lontano e credo che sia l’occasione buona per farlo superare dall’austriaco, se non erro c’è circa un centinaio di giorni di differenza, poco più di tre mesi. Io mi auguro ci arrivi, oltretutto un regno importante come il suo dovrebbe concludersi in un ppv importante e contro un avversario all’altezza che eleverà il suo status battendolo.
Riguardo il primo aspetto non ho fatto i calcoli per capire se perdendo a Summerslam avrebbe comunque stabilito il record di durata, nel caso sarebbe una buona occasione. Più difficile capire contro chi potrebbe perdere. Non dico che sconfiggerlo sia come battere Reigns, ma di certo sarebbe un onore per il vincitore. Uno come Gunther dopo che avrà perso (o meglio, si sarà liberato) il titolo Intercontinentale sarà difficile tenerlo lontano dal main event. Con Roman unico campione era difficile che gli mandassero contro un altro heel, ma ora che c’è il nuovo titolo potrebbe aprirsi una strada nuova per lui. Ad ogni modo, il match che attendo io e buona parte dei fan è quello con Lesnar. Quando si sono incrociati alla Rumble l’arena ha tremato, prima o poi penso proprio che l’occasione si presenterà.
E voi cosa ne pensate? Chi credete che sia il migliore candidato per sconfiggerlo? E quando dovrebbe capitare, magari a Wrestlemania o prima? Una volta privato del titolo Intercontinentale riuscirà a far suo pure quello mondiale? Se avete voglia di dirmi la vostra su Gunther vi aspetto qui sotto nei commenti. Alla prossima!
Sergedge – EH4L