Sono sempre molto cauto nelle mie affermazioni riguardo al wrestling, ma, arrivati a questo punto, credo di poterlo sostenere con fermezza: la divisione pesi leggeri ha trovato il suo legittimo campione!

Invero, dopo il buon tentativo Garza (terminato troppo presto) e quello Devlin (praticamente mai iniziato), il titolo cruiserweight sembra essersi ben accasato alla cinta di Santos Escobar.

Nel corso delle settimane, infatti, l’ex Figlio del Fantasma ha saputo dimostrare di saperci fare sul quadrato, ma, sopratutto, di essere dotato di un carisma raro, ancor più nella divisione pesi leggeri.

E’ questa caratteristica (i.e. grande personalità) che lo distingue, invero, dai suoi predecessori, recenti o meno.
Anche Neville, che personalmente considero uno dei migliori campioni che la divisione ha avuto, peccava sotto questo aspetto, al netto di una presenza scenica sicuramente invidiabile.

A far da corollario a questa situazione, finalmente positiva, c’è una stable che, per quanto non ancora attiva in tutte le sue diramazione (Mendoza e Wilde sono più che altro degli enforcer), permette a Escobar di risultare ed essere ancor più dominante.

In questa situazione all’apparenza idilliaca, ciò che manca è, tuttavia, un forte, credibile ed agguerrito antagonista; un face

senza macchia e senza paura, insomma, che sia in grado, a discapito della propria integrità fisica, di rincorrere l’alloro massimo di categoria.

Attualmente, questo ruolo sembra essere stato assegnato a Isaiah “Swerve” Scott, di cui già abbiamo avuto modo di parlare nei passati blog, il quale – libero dal peso della maschera, come lo stesso Escobar – è in rotta di collisione con il campione, benché la sua costruzione non sia stata delle migliori.

Difatti, la sua candidatura a primo sfidante è arrivata (quasi) casualmente, più per mancanza di risorse che per reali meriti sul campo, al netto di qualche buona prestazione.

Insomma, l’ex Killshot, per come ci è stato presentato, appare essere, più razionalmente, un avversario di transizione per Escobar più che l’atleta che sarà in grado di sconfiggerlo.

Sicché, come legittimo avversario per il nostro dominante campione servirebbe un lottatore di diversa fattura, con uno stile e un atteggiamento maggiormente da underdog.

A questo identikit potrebbe corrispondere Jake Atlas, wrestler dotato di un incredibile talento e con la giusta presenza scenica per interpretare il face alla ribalta.

Vedremo se la WWE deciderà di perseguire, come mi auguro, questa scelta. Intanto godiamoci questo momento d’oro e le gioie che Escobar e compagni ci possono regalare.

Claudio