Dopo aver lasciato spazio ai tradizionali award di ZonaWrestling.net, torniamo a parlare assieme di 205 Live, o meglio, di uno dei suoi passati protagonisti, ovvero Mustafa Ali.

Il buon Mustafa, da diverse settimane, sembra aver passato il Rubicone, abbandonando i lidi di 205 per approdare, (quasi) felicemente in quel di Smackdown Live.

Ora, tralasciando per un attimo le mie impressioni su questo (effettivo) cambio di roster, cerchiamo di capire (o perlomeno ipotizzare) i motivi dietro tale, alquanto imprevedibile, decisione.

i)La qualità sul ring: Che Mustafa abbia talento da vendere è fuori discussione. Già in tempi non sospetti, il nostro redattore Giovanni (GiovY2JPitz) aveva individuato in Ali caratteristiche non comuni sul ring, battezzandolo come uno dei più talentuosi (se non anche il più talentuoso) tra i partecipanti al CWC. Ali è un lottatore a tutto tondo, in grado di mettere in scena diverse tipologie di incontri e dotato di uno straordinario atletismo. Un peso leggero moderno, insomma, che, un po’ come i più blasonati Ricochet e Omega (mi perdonerete l’avventato accostamento NDR) è in grado di andare oltre uno stile prettamente da high flyer. Ciò detto, è evidente che a Smackdown Live (come a qualsiasi show del main roster) servisse aumentare il rating qualitativo degli incontri e Ali sembra essere, per questo fine, l’uomo giusto al momento giusto.

ii)L’underdog:  E’ dai tempi di Bryan (pre WM 3O almeno) che in WWE non pare esserci un underdog convincente. Mi riferisco ad un face col quale il pubblico possa, in qualche modo, immedesimarsi; colui il quale, insomma, contro ogni pronostico e superando i suoi limiti riesce a farcela. Ecco, Mustafa Ali potrebbe ben interpretare questo ruolo. Ci hanno, invero, già provato con Sami Zayn ma il pubblico, per un motivo o per l’altro, non è riuscito ad entrare in connessione col lottatore canadese. Con Ali sembra diverso, almeno per il momento; il WWE Universe, difatti, sembra apprezzare il lottatore, il quale, a sua volta, viene posto di fronte a sfide sulla carta improbe riuscendo a uscirne vittorioso (o quasi). In estrema sintesi, ci sono tutti i presupposti per costruire un underdog di livello.

iii)La fiducia della WWE: Alla base della promozione a Smackdown Live ci deve essere quel minimo di fiducia da parte della federazione nei confronti di Ali. Se così non fosse, infatti, i Dirigenti si sarebbero limitati a lasciarlo nel roster di 205 Live “a far la muffa”. A tutti gli effetti, il tempo trascorso da Ali nello show viola sembra essere stato un periodo di assestamento e formazione (una sorta di NxT) utile a sviluppare il suo personaggio e prendere familiarità con le dinamiche della WWE. Speriamo che questa fiducia possa portare ad un lento, ma costante, push dell’atleta verso quel mid/upper carding che sembra appartenergli di diritto per qualità e capacità.

Ciò detto, non ci si può esimere da rilevare come Mustafa, oltre alle qualità già evidenziate, palesi alcuni limiti.

Il suo personaggio risulta essere, ancora, poco delineato e senza una direzione precisa. In quel di 205 Live hanno provato a farlo deviare verso una direzione un po’ più “cupa” (Luca Grandi cit.), con una serie di riferimenti al passato poco felice dell’atleta; spunti interessanti che spesso venivano compromessi da una recitazione non proprio di livello.

Si tratta di limiti assolutamente superabili e di capacità (come quella recitativa) che si possono, certamente, affinare. Tuttavia, Ali, a mio modesto avviso, manca dell’ “X factor” che fa la vera differenza in WWE. Nulla toglie che possa raggiungere traguardi importanti e di rilevo, ma non credo che siamo di fronte ad un possibile e futuro membro della Hall of Fame.

Vedremo cosa il futuro gli riserverà, sicuramente può essere il precursore di un graduale passaggio di atleti, per ora confinati a 205 Live, a Raw o Smackdown, Drew Gulak e Buddy Murphy tra tutti.

_Claudio_

 

Nel sito dal 2014, editorialista occasionale, blogger di 205 Live, nonché una delle voci del ZWRadio Show. Orgogliosamente sardo, venne folgorato da un Velocity su Italia 1 in giovane età; da allora non ha più smesso di seguire il Wrestling.