La settimana di Wrestlemania è senza dubbio il momento più atteso da ogni appasionato di wrestling. In particolare la Hall of Fame è certamente uno degli eventi più attesi. Ecco a voi la Review di Zonawrestling dell'edizione 2015 dell'Arca della Gloria. Il tutto curato da BazingaHWF e Antonio "the Rabid".

La cerimonia è stata preceduta come ogni anno dal consueto Red Carpet, nel quale hanno sfilato e sono state intervistate dalla stampa mondiale le varie Superstar, Divas e leggende del passato, accompagnate dai familiari. A condurre questo antipasto sono stati Michael Cole e la personalità televisiva statunitense Maria Menounos, fan di wrestling molto legata alla WWE. I corrispondenti della federazione ad intervistare le varie personalità, che si sono succedute nel tappeto rosso, erano Byron Saxton e l’immancabile e impeccabile Renee Young.

 

 

 

 

Alcune curiosità: come molti di voi già sapranno leggendo le nostre news, Scott Steiner è stato bandito dalla cerimonia, per aver avuto un comportamento non molto appropriato con la procace moglie di Hulk Hogan, durante il volo aereo che li ha portati in California.

Girava voce, fino a poche ore prima dell’inizio della cerimonia, che la bella Eva Marie potesse sostituire il presentatore storico Jerry Lawler per l’edizione di quest’anno. Altri rumor volevano Eva co-condurre lo show insieme al King di Memphis. Alla fine, tuttavia, il buon Jarry ha fatto gli onori di casa da solo, smentendo di netto queste voci di corrodio. Terminata questa piccola introduzione, iniziamo subito con il primo introdotto!

 

Rikishi inducted by The Usos

Antonio “The Rabid”:Ad introdurlo nella Hall of Fame: The USOS! Il loro discorso è visibilmente emozionato, dicono infatti di come sia stato il crescere essendo figli di un lottatore della WWE, dicono che non è stato nulla di particolarmente speciale, semplicemente lo guardavano spesso in TV. Continuano parlando dei vari personaggi interpretati dal buon samoano fino ad arrivare a quello definitivo, quello da HOF. Parte un contributo visivo al famosissimo Stink Face di Kishi e si dichiarano grati di non averlo mai provato dal vivo. Il discorso si fa più serio alla fine, dicendo che è stata la passione ed il duro lavoro a portare Rikishi lì.

Rikishi entra e comincia il suo discorso. Il samoano chiede di zoomare sull’anello della HOF e comincia dicendo che da 5 decadi ormai c’è almeno un membro della famiglia Anoa’i in WWE. Li elenca tutti dal primo all’ultimo. Continua ringraziando la moglie e dicendo che la sua vita è fantastica e fa anche il trainer. Inoltre aggiunge che il wrestling è nel DNA, la sua passione, ricorda ogni compleanno perso per andare in giro per il mondo, ogni faccia di ogni fan davanti cui si è esibito. Si dichiara onorato e importante per essere introdotto nella HOF del 2015. Ma non può andarsene senza un suo personale tributo. Al chè parte la musica ed ecco che arrivano Jimmy e Jay per il balletto.

Commento: bel discorso, emozionante e sentito. Funzionale anche la menzione della famiglia Anoa’i per citare alla fine Roman Reigns, bello anche il tributo ad Umaga. Non mi è piaciuto il fatto di non citare neanche un momento i Too Cool, sono stati importanti per Rikishi e il suo ignorarli non è stato per niente bello.

 

 

 

Larry Zbyszko inducted by Bruno Sammartino

BazingaHWF: Sammartino viene presentato da Lawler. Prima di parlare di Zbyszko, Bruno fa i complimenti a tutta la classe del 2015, definendola di alto livello. Sammartino ha raccontato di come Larry, al tempo giovane ragazzo nativo di Chicago, ma residente a Pittsburgh, fosse un grande fan del professional Wrestling, assistendo a molti spettacoli messi in scena nella costa Est. In più occasioni in quegli anni Zbyszko ebbe l’opportunità di incontrare la leggenda di Pizzoferrato chiedendogli sempre se potesse allenarlo per diventare un wrestler professionista. Vista l’enorme popolarità, che comportava numerosi impegni, Sammartino in un primo momento rifiutò tale richieste, per poi accettare successivamente. Non appena lo vide allenarsi lo ritenne un talento naturale di primissimo livello, sia al livello di dedizione in sala pesi, che sul ring. Dopo un periodo a Vancouver tornò in WWE. Inizialmente venne proposto come un protetto di Bruno Sammartino, dunque babyface. Tuttavia Larry era un ragazzo ambizioso e chiese di poter avere una rivalità proprio con l’idolo della gente. Il turn heel avvenne dopo un match di esibizione dei due, con Zbyszko che colpì con una sedia Bruno. Da quel momento il pubblicò lo iniziò ad odiare in maniera clamorosa. I due fecero sold-out decine di volte in tutte le città dell’est degli USA. Secondo Sammartino Larry è stato un grandissimo della storia di questa disciplina e merita questo riconoscimento.

Larry Zbyszko inizia il suo discorso dicendo che nella sua vita ha avuto la fortuna di vedere realizzati i suoi sogni. È proprio questo il tema fondamentale di questa parte iniziale del suo discorso. A 16 anni era un fan di wrestling, che aveva solo un desiderio: diventare un Wrestler Professionista. Non voleva altro che diventare come il suo mito, Bruno Sammartino, the Heavyweight Champion of the World. Successivamente viene raccontato l’aneddoto del primo incontro avvenuto col suo eroe. Aveva da pochi giorni preso la patente ed acquistato la sua prima auto ed era riuscito a scoprire l’indirizzo dell’abitazione di Bruno. La prima cosa che fece dunque è andare in quella strada, per incontrarlo. Arrivato davanti la casa si trovò spiazzato, poiché era enorme ed il giardino presieduto da alcune guardie. Un giorno tuttavia si piazzò in una stradina laterale all’abitazione, sperando di vederlo arrivare, magari senza guardie. Il suo piano funzionò: appena lo vide corse verso di lui e gli strinse la mano ed inizio a piangere. Ben presto venne braccato dalle guardie del corpo di Sammartino, il quale però chiese di lasciarlo libero e farlo parlare. Da quel momento iniziò il loro rapporto di amicizia. La seconda parte del discorso è sostanzialmente basata sull’enorme devozione di Larry verso Bruno Sammartino. La leggenda italiana lo ha preso sotto la sua ala protettiva e per questo non potrà che essergli per sempre grato. Grandi parole anche per Vince McMahon Sr., definito una persona di grande intelligenza, a cui vanno dati parecchi meriti per il successo dell’Old School Era, che arrivò ad ottenere i primi contratti televisivi a copertura nazionale. Larry conclude il suo discorso riallacciandosi alla parte iniziale: lui continua ad essere uno dei più grandi fan di wrestling al mondo ed ama vedere all’opera la nuova generazione di talenti, che stanno scrivendo altre pagine di storia di questa fantastica disciplina. Il WWE Universe è il miglior pubblico del mondo.

Commento: Il discorso di Zbyszko è stato abbastanza lineare, ma piacevole da ascoltare, anche se probabilmente è stato ripetitivo in alcune circostanze, ma niente di allarmante. Il topic principale delle sue parole è stato il sogno. Il sogno di conoscere il suo idolo e di seguire le sue orme. Il sogno che diventa realtà e che si concretizza. E a questo punto della sua vita, dove ha ottenuto tutto ciò che desiderava, nulla è cambiato nel suo animo, essendo ancora un genuino fan del Professional Wrestling.

 

 

 

Alundra Blayze inducted by Natalya

Antonio “The Rabid”: Introdotta dalla bellissima Natalya. Impossibile non citare nel discorso introduttivo la questione del WWE Women’s Championship. Buttato nel cestino in diretta TV e quasi l’atto di guerra definitivo per l’inizio della Monday Night War. Dopo qualche chiacchiera direi abbastanza inutile ecco introdurre Alundra, apostrofata come "the only woman in the world who Arn Anderson is afraid of."

Ecco entrare Madusa/Blayze che inizia con un: "Yeah, I'll bet you never saw this coming, did you?". Aggiunge parlando degli inizi della sua carriera e di come abbia lavorato con Sherry Martel, Fabulous Moolah e Verne Gagne. Ringrazia Mr Perfect e DDP. Toccante l’accenno a Paul Heyman, inquadrato con le lacrime agli occhi, dicendo di esser stata la prima Paul Heyman Girl, continua parlando di Stone Cold, per cui ha avuto la più grossa cotta della sua vita, e di Rick Rude, futuro HOF. Ringrazia il marito, che da 30 anni è nell’esercito. Eccoci arrivare di nuovo alla questione Women’s Championship. Dice di averlo fatto per una sicurezza economica, ecco un bidone sul palco. Tira fuori salsa barbecue JR e poi il libro di Eric Bishoff. Tira fuori finalmente la cintura specificando che quella è una cintura da WRESTLING FEMMINILE. Continua dicendo che è la campionessa in carica da 20 anni, due volte campionessa del mondo Monster Jam e che che la si chiami Alundra o Madusa nessuna riuscirà a batterla.

Commento: bel discorso, a questo punto mi chiedo perché non farla introdurre da Heyman? Bello l’accenno a Bishoff, mi piace perché son sicuro che qualcuno avrà storto il naso dietro le quinte. Ridare il titolo alla WWE mi sa un po’ di marchetta e ancora a rivangare questa supremazia della WWE sulla WCW. Mah… 14 anni… SU!

 

 

 

Warrior Award: Connor “The Crusher” Michalek inducted by Dana Warrior and Daniel Bryan

BazingaHWF: Prima dell’ingresso di Dana Warrior, Jarry Lawler manda in onda un servizio realizzato durante uno degli Axxess della settimana di Wrestlemania. In particolare è raccontato il momento in cui viene rivelata la statua che la WWE ha eretto in onore di Ultimate Warrior, davanti gli occhi della moglie e delle due figlie. Successivamente a questo filmato, Lawler manda in onda un secondo contributo dedicato alle ultime parole pronunciate da Warrior l’anno scorso e, ovviamente a colui che riceverà il primo Award, in onore della sua memoria, Connor Michalek. Video molto toccante.
Fa dunque il suo ingresso Dana, accolta da un sincero applauso dalla platea. Naturalmente le prima parole sono in merito al defunto marito, dall’emozione per le belle parole dell’anno prima, fino al dolore della perdita. Durante questi vent’anni insieme Warrior è riuscito a trasmetteleuna piccola parte del suo incredibile animo da nobile guerriero. Successivamente Dana inizia una serie di ringraziamenti verso tutti coloro che le sono stati vicini durante questo anno; in particolare vengono menzionate le due figlie, di cui non potrebbe essere più orgogliosa. Successivamente i ringraziamenti sono verso il WWE Universe, le Superstar e le Divas del roster, definendoli una famiglia. Sono riusciti a regalare un sorriso alle sue figlie, in un momento di tragedia. “Thank you Stephanie and Paul (McMahon e Triple H ndr)”, due cattivi nelle storyline, ma due persone straordinarie nella vita reale. La seconda parte del discorso ovviamente è dedicata a Connor. La prima volta che Dana ha visto un video del piccolo, il suo cuore di madre si è riempito di amore verso il bambino. Il modo in cui ha vissuto la sua breve vita è stato da vero Guerriero. Dana invita tutti coloro che sono presenti e tutti coloro che stanno guardando da casa a contribuire con una donazione alla fondazione in onore di Connor. Si sente onorata di potere consegnare questo premio alla famiglia di Connor. Inoltre è un onore per lei cedere la parola ad un vero gentiluomo “a True Gentleman”, una Superstar che, secondo quanto diceva suo marito, incarna perfettamente lo spirito del combattente dall’animo buono. Guardando la professionalità di Daniel Bryan e il suo amore per Connor, Dana non ha potuto che provare affetto e stima per lui più che per ogni altra Superstar del roster. Partono fragorsi applausi. È un onore per lei e per le sue figlie che questo primo Award venga consegnato insieme a Daniel Bryan, essendo sicura che anche suo marito non avrebbe potuto fare una scelta differente. Signori e signore date il benvenuto a Mr. Daniel Bryan.

Parte a questo punto la musica di Bryan, accolto da un’enorme standing ovation  da parte di tutta la platea, sia dal parterre che dai fan sparsi nei settori più in alto del palazzetto. Dopo aver abbracciato Dana, Daniel si avvicina al microfono e i suoi occhi sono già visibilmente commossi. Daniel si scusa se ha la mani in tasca, ma sta cercando di controllare il pianto. Dopo altri cori in suo onore, Bryan inizia il suo discorso. È grato di essere di ispirazione per tantissima gente in giro per il mondo, compreso Connor,  nonostante tutto quello che lui fa sul ring fa parte di un canovaccio, “it’s fiction”.

A questo punto Daniel inizia a raccontare di come abbia visto per la prima volta Connor in video e poi di quando lo ha conosciuto. Ciò che lo ha subito colpito è stata la sua forza d’animo e il suo enorme carisma, che influenzava positivamente chiunque gli fosse intorno. Tutte le Superstar che lo hanno conosciuto possono testimoniarlo. “He was full of life”. Bryan prosegue raccontando di quando lo ha messo nella No Lock alcuni fa o di quando l’anno prima non volesse colpire Triple H, perché non voleva fargli del male. Infine l’ultimo aneddoto racconta di quando Daniel, dopo aver vinto il Main Event di Wrestlemania, andò da Connor, al quale restavano veramente pochi giorni di vita, e lo prese in braccio, abbracciandolo. In quel momento Daniel capì quanto può essere grande l’amore di un padre verso un figlio. “Connor in 8 year Inspired so many people”. A ritirare il premio sarà Steve, il padre di Connor, che secondo Bryan è una persona da prendere come modello.

Ed è adesso il turno di Steve Michalek, il padre di Connor, che ritirerà il premio in veci del figlio. L’uomo è visibilmente emozionato e commosso. I primi ringraziamenti sono per Dana Warrior e Daniel Bryan. È fiero che suo figlio abbia scelto una persona fantastica come Bryan come suo eroe, perché lui lo è realmente, anche al di fuori delle scene. Stephanie e Triple H sono gli altri ad essere ringraziati. Come già detto da Bryan, il carisma naturale di Connor era incredibile, in grado di influenzare positivamente chiunque avesse un confronto con lui. Vengono ricordati gli aneddoti del pugno a Triple H, la No Lock a Bryan e l’abbraccio con quest’ultimo, dopo essere diventato campione WWE dei pesi massimi a Wrestlemania. Le parole di Steve sono tremanti, vista la palese commozione. Viene ancora una volta ringraziato Daniel Bryan, ma anche Justin Roberts, che è stato il primo tramite fra la famiglia Michalek e la WWE. Bryan è stato un eroe, poiché con quell’abbraccio a Connor ha reso ques’ultimo una parte del Main Event di Wrestlemania 30. Connor “the Crusher” sarà un eroe per tutti quei bambini che dovranno combattere con queste terribili malattie. “Dad I am gonna be famous one day.” Grazie alla WWE e a Dana Warrior la sua leggenda vivrà per sempre e sarà un simbolo per la lotta contro la malattia e sarà d’ispirazione per molti. Prima di concludere viene portato sul palco il piccolo fratello di Connor, Jack, il quale accolto da una Standing Ovation, dice le seguenti parole: “I love you Connor” .

Commento: A mio giudizio questo è stato il momento più emozionante dell’intera cerimonia, che non vi nascondo ha fatto commuovere anche me. Da questo segmento emergono tante cose: la forza di Dana Warrior, che appare genuinamente una persona di gran cuore, un’ottima madre per le due figlie e una persona perfetta per essere ambasciatrice per la WWE per i progetti di beneficenza. Inoltre è impossibile non accorgersi della grande umanità di Daniel Bryan, che anche fuori dalle scene risulta essere una persona eccezionale “a True Gentleman with an Huge heart” come ha detto Dana per descriverlo. Un di quei personaggi che realmente ispira la gente in maniera positiva. Infine il grande amore del padre Steve verso il figlio Connor. Un padre che ha combattuto fino all’ultimo secondo al fianco del figlio, in una battaglia persa in partenza. Nonostante tutto questo dolore, Connor ha cambiato la sua esistenza e quella di tutte le persone a lui vicine, comprese alcune Superstar WWE in maniera positiva. Steve Michalek è il simbolo dell’amore che un padre può provare verso un figlio. 

 

 

 

 

 

The Bushwackers inducted by John Laurinatis

BazingaHWF: Prima di chiamare in causa John Laurinatis, Jarry Lawler ci mostra un filmato, in cui sono raccolte le imprese più folli e buffe dei Bushwackers durante il loro periodo in WWE. Laurinatis viene accolto ovviamente con dei cori People Power. Tuttavia John sottolinea che non si tratta di lui stanotte ma dei Bushwhackers, ai quali lui è grato. Lui iniziò proprio come porta bandiera dei Bushwhackers, quando Dusty Rhodes lo mandò in Florida a lavorare proprio con loro per far si che imparasse da due veterani come loro. (grande applauso per Rhodes quando nominato). Oltre ad essere stati i suoi mentori entrambi furono suoi compagni di stanza ed è meglio non raccontare certe storie. I due sono stati un tag team di ottimi intrattenitori, divertenti. È un onore per lui introdurre Luke and Butch nell’Hall of Fame.

I Bushwackers fanno il loro ingresso, imitando le loro movenze del passato. Il povero Butch è visibilmente in condizioni fisiche precarie, infatti zoppica vistosamente ed è con una stampella. Luke invece risulta essere molto più in salute. I due iniziano il loro discorso proprio con le loro catchprhase e le loro taunt. Butch ringrazia innanzitutto Killer Kovaski, colui che li ha scoperti. I ringraziamenti sono un po’ per tutti da Andre the Giant a Peter Maivia, passando per Stu Hart. Ovviamente tutte personalità che, in un modo o nell’altro hanno lavorato con loro, durante la loro carriera. Vengono raccontati alcuni aneddoti di Peter Maivia e di Stu Hart e la Stampade Wrestling. Loro hanno iniziato a fare Hardcore Wrestling, prima che questo stile diventasse cool. Quando sono approdati in WWE hanno capito di essere al top, nel luogo in cui i pro wrestler sono celebrità. Ad un certo punto viene chiesto a Roddy Piper di alzarsi, il quale accetta di buon grado, addirittura imitiando la taunt del Team, camminando in quel modo fino ai piedi del palco, per stringergli la mano. Dopo essersi andato a sedere, la stessa sorte tocca a Ted di Biase sr. Poi è il turno di Bret Hart, che accolto con una Standing Ovation, fa lo stesso degli altri due. Infine viene menzionato Hawckson Jim Duggan, accolto dal classico Oooooooh! Infine i due si ringraziano a vicenda, con il pubblico che invoca la classica leccata, che non manca ad arrivare alla fine del discorso. Prima di questo momento Luke ringrazia un’ultima volta il WWE Universe per aver dato un’opportunità a due ragazzi provenienti dal Nulla.

Commento: Momento molto più leggero di quello che lo ha preceduto, che restituisce alla cerimonia un po’ di allegria.  Piccolo momento di gloria per un tag team del passato, probabilmente dimenticato da molti. Divertenti i segmenti con il coinvolgimento delle altre leggende. 

 

 

 

Tatsumi Fujinami inducted by Ric Flair

Antonio “The Rabid”: Introdotto da Ric “THEEEE NATURE BOOOY” Flair. WOOOO. Flair fa un discorso molto risicato attenendosi al testo principalmente. Dice che Fujinami è il più grande wrestler nella storia del Giappone, prima pensava fosse Mutah, ma non è così. Ricorda il feud tra Fujinami e Vader e successivamente ricorda tutte le mosse create da Tatsumi.

Ecco Fujinami. Anche per lui il discorso è brevissimo e, poverino, in un inglese molto base. Elegantissimo ricorda come combattere sia sempre stata la sua missione e la sua passione. Ringrazia la WWE per il grandissimo onore ed è visibilmente commosso di tutto ciò, è orgoglioso di entrare a far parte della WWE Hall of Fame. Continua ringraziando la famiglia e la moglie per il supporto in tutti i suoi anni di carriera.

Commento: discorso poverissimo, sia quello di Flair che quello di Fujinami. Quasi incomprensibile. Un grande onore per un grande lottatore. Passato quasi in sordina per i fan americani, non hanno idea dell’importanza di Tatsumi per il wrestling mondiale. Mi spiace tanto per il poco tempo e per la pochissima voglia di Flair. Peccato.

 

 

“MACHO MAN” Randy Savage inducted by Hulk Hogan

Antonio “The Rabid”: Introdotto dall’immortale Hulk Hogan. Comincia con una bella imitazione, aggiungendo: he was something else. Macho Man era un pazzo ed è un onore introdurlo nella Hall of Fame. Un grande lottatore, ancora più grande come amico. Appassionato, capace di chiamare tre volte in una sola mattinata per parlare di wrestling. A cominciare dal padre Angelo, una grande famiglia. Lo stesso Hulk cambiò il colore dei suoi indumenti nel giallo per assomigliare a Poffo. Hogan cita il match di Wrestlemania III contro Andrè the Giant ma ammette che in realtà lo showstealer della serata fu Macho Man vs Ricky Steamboat. Continua parlando dei Mega Powers e di come ci fu lo split dopo l’accusa di lui e Miss Elizabeth. Randy Savage era Macho Man 24/7. Dice che lavorare con Macho Man ti portava ad un altro livello, la sua passione e la sua energia ti portavano a volerti migliorare sempre di più. “When I think about it, there wouldn't be Hulkamania without the Macho Madness”. Savage è uno dei più grandi di tutti i tempi e ringrazia la WWE per averlo introdotto nella HOF 2015.

Entra Lanny Poffo. Comincia con un bel poema citando il reale split tra i Mega Powers e di come sia tempo per guarire. Continua dicendo come la madre non possa essere lì con loro ma di come sia stata grande nel DVD sulla carriera di Macho Man. Inoltre ringrazia Lynn, la vedova di Randy Savage, per aver concesso alla memoria del marito l’introduzione nella Hall of Fame. Preso dall’emozione dice: “pensa al baseball”. Ricorda come Warrior abbia potuto almeno dire le sue ultime parole prima di morire e di come invece, Macho Man non abbia potuto. Lo ringrazia per essere stato il più fantastico degli zii per le sue figlie e un grande padre adottivo per i figli della moglie. Ricorda come Macho Man fosse affezionato agli Special Olympics e fosse impegnato in prima persona con quei favolosi ragazzi, di come la WWE mandi montagne di merchandising e sia impegnata a mantenere alta la memoria di Randy Savage. “He was a champion of the underdog”. Per finire, Lanny legge un altro poema.

The Macho Man is in the Hall of Fame

Commento: sicuramente il nome di punta dell’edizione di quest’anno. Non l’ultimo della cerimonia semplicemente perché la WWE voleva un rappresentante in carne ed ossa come nome principale della classe del 2015. Trovo bello il fatto che sia stato introdotto da Hulk Hogan, nonostante i due avessero avuto dissapori in passato comunque la loro carriera è stata legata ed intrecciata più di una volta. Negli anni’80 e primi anni ’90, WWE era sinonimo di Hogan-Warrior. Fantastico anche il discorso di Lanny Poffo e la sua reale commozione nell’introdurre il fratello, un’autentica leggenda, e finalmente dargli il posto che meritava tra i più grandi wrestler di tutti i tempi. Sicuramente fosse stato Randy ad avere l’onore di essere introdotto, e non postumo, sarebbe stato la stella di questa HOF. Per me rimane comunque lui il vero NOME della serata. Non me ne voglia Nash, ma per me la HOF 2015 sarà sempre ricordare come la Hall of Fame di Macho Man, OOOOOOOOH YEAH!

 

 

 

 

Celebrity Wing: Arnold Schwarzenegger inducted by Triple H

BazingaHWF: Prima dell’arrivo di Triple H, la WWE manda in onda un breve video, che riepiloga la carriera di Arnold, a partire dagli inizi come Mr. Olympia, passando per la carriera di attore, fino ad arrivare a quella politica. In tutto questo vengono inserite le sue vari apparizioni in WWE nel corso degli anni.
Fa dunque il suo ingresso Triple H, che inizia dicendo che la Hall of Fame è la sua sera preferita dell’anno. Per lui il pro wrestling è il più grande Business del mondo, poiché passi dal piangere dalla commozione a ridere per dei comici in pochi minuti. Secondo lui Arnold sarebbe potuto essere uno dei wrestler più importanti della storia della WWE, se solo avesse voluto. Aveva fisico, carisma e tutto ciò che serve per diventare una grande Superstar di questo Business. Viene elogiato il lavoro di Schwarzenegger come bodybuilder, definito da Triple H il più grande di sempre, viene elogiato il suo lavoro come governatore della California (partono dei fischi dal pubblico in questo frangente). Dopo questa serie di elogi, The Game annuncia Arnold, che si palesa sul palco.

Arnold inizia ringraziando tutti ed esordendo con un sontuoso “Get to the chopper!”. Grandi parole per Triple H, definito una persona straordinaria, un wrestler eccellente, un atleta superbo. Parla di come ha sempre sognato di voler intrattenere il pubblico e di aver realizzato tutto questo negli USA, la terra delle Opportunità. Ha sognato di essere un politico e ci è riuscito, diventando il Governatore della California (a queste parole viene nuovamente fischiato da alcuni californiani in platea). Arnold elogia la figura dei Pro Wrestler, poiché grandi atleti, forti, agili, veloci, resistenti. Addirittura quando partecipò a Mr. Universo a New York l’Head Judge era Bruno Sammartino, che lui stesso ha introdotto nella Hall of Fame della WWE. Un uomo dalla forza fisica straordinaria, in grado di Squattare 340 kg e di staccare oltre 360 kg. Guardare i suoi match era fantastico. Tecnica, forza, agilità, tutte in un solo uomo. Per lui esiste una grande connessione fra il mondo del Bodybuiliding e del Powerlifting con il Professional Wrestling. Arnold conclude il discorso ringraziando nuovamente la gente americana.

Commento: Personaggio perfettamente conforme con l’ala delle celebrità della Hall of Fame. Discorso da perfetto politico, basato soprattutto sulla sua gratitudine nei confronti degli Stati Uniti, che lo hanno accolto, quando non era nessuno. Tramite la figura di Bruno Sammartino Arnold introduce il parallelismo e le connessione fra il mondo del Sollevamento Pesi e del Culturismo con la disciplina del Professional Wrestling. I fischi ovviamente erano da parte di alcuni californiani, che non hanno evidentemente apprezzato il suo periodo da Governatore della California. 

 

 

 

Kevin Nash inducted by Shawn Michaels

BazingaHWF: Come avvenuto per gli introdotti precedenti, prima dell’ingresso di HBK, Lawler manda un contributo sulla carriera in WWE e WCW di Kevin Nash. Jarry, al termine del video, introduce Shawn Michaels, ricoprendolo con tutti gli epiteti a lui legati. Per prima cosa Shawn finge di iniziare a leggere il discorso da un foglio di carta, per poi strapparlo, suscitando un applauso da parte del pubblico. La prima volta che HBK vide Nash fu in televisione, quando in WCW interpretava Vinnie Vegas. Colpito postivamente da questo ragazzo, contattò chi di dovere e si mise in contatto con Nash, chiedendogli se volesse fare la sua guardia del corpo in WWE. Viene raccontato di come Vince McMahon si “innamorò” immediatamente di Nash, volendogli dare subito il titolo WWE. Il match fu contro Bob Backlund al Madison Square Garden. Secondo Michaels Kevin Nash ha cambiato il business del Professional Wrestling, a partire dai contratti dei wrestler, che non sarebbero come lo sono oggi, ovvero con uno stipendio garantito mensilmente. Le azioni fatte da Scott Hall e Kevin Nash in WCW sono fondamentali. Senza Nash non vi sarebbe l’NWO, senza l’NWO non vi sarebbe la DX. Senza la DX non vi sarebbe un merchandising, che vende sempre e comunque nel corso degli anni. Un merchandising che non lo lascerà mai squattrinato. Ecco a voi Kevin Nash

Nash inizia il suo discorso ringraziando Shawn, dicendo di aver sempre pensato che fosse il Michael Jordan del wrestling. Inoltre è grato a HBK, poiché senza quella chiamata a Steiner lui non avrebbe avuto questa carriera. A lui non fa differenza di essere introdotto come Diesel come Kevin Nash, poiché l’uno è il completamento dell’altro. Ha avuto la fortuna di lavorare con i più grandi della sua epoca. Molti sostengono che lui è entrato nel mondo del wrestling per denaro… ed è assolutamente vero. Viene raccontato di come Dusty Rhodes avesse avuto l’idea del personaggio Oz, il primo character da lui interpretato. Vengono mostrati dei fermo immagini di quella gimmick ridicola, che suscitano copiose risate dal pubblico. Successivamente Nash parla del suo primo contratto con la WWE. Poi inizia ad elogiare la compagnia e le Superstar e Divas che vi lavorano. Viene citato Rick Rude come suo primo mentore. Due cose sono reali in questo Business: il primo titolo mondiale che vinci e quando viene introdotto nell’Hall of Fame. Terminato il discorso fanno il loro ingresso i membri della Kliq: Sean Waltman, Triple H, Scott Hall e Shawn Michaels. Con il wolfpack alzato al cielo si conclude l’edizione del 2015 dell’Hall of Fame.

Commento:  Discorso interessante, anche questo forse un poco prolisso, ma quando hai Shawn Michaels che parla a braccio è inevitabile. Ovviamente Nash non sarebbe stato l’headliner di questa edizione, qualora Mach Man fosse ancora vivo. Kevin ha sostanzialmente ammesso quanto tutti dicono di lui. Passione? Sì, ma voglia di fare soldi maggiore. Michaels dice che Nash ha cambiato radicalmente questo business. Certamente si tratta di una delle figure più controverse di questa disciplina.

 

 

 

Commento finale alla cerimonia

BazingaHWF: Evento che personalmente ho trovato piacevole. I punti forti, per mio gusto personale, sono stati il discorso di Alundra Blayze e la consegna del Warrior Award a Connor Michalek, che mi ha fatto commuovere. Lo star-power generale della classe di quest'anno era elevatissimo, tolti magari i Bushwhakers, che hanno comunque avuto i loro cinque minuti di popolarità, dopo anni e anni di dimenticatoio. Se si parla di blasone Savage, Nash e, perchè no, anche Alundra bastano e avanzano. In poche parole: Bella cerimonia

Antonio “The Rabid”: una bella edizione della cerimonia Hall of Fame, onestamente un po’ troppo lunga e alcuni discorsi un po’ prolissi. Ma quello di Nash e Hbk è stato davvero bello, così come quello di Lanny Poffo. Nomi importanti e soprattutto, per me, l’introduzione di Connor è stato davvero un bel gesto. Un grande appassionato di wrestling, scomparso tragicamente, è stato importante per la WWE e si voleva ricordare così. Davvero bene. In più il discorso di Alundra ha davvero spaccato mentre il discorso di Lanny Poffo è scaturito davvero dal cuore e si vedeva. La Hall of Fame è il massimo traguardo per ogni sportivo, la WWE a volte inserisce wrestler un po’ così, a caso. Eppure quest’anno i nomi son stati quasi tutti azzeccati secondo me. ADIOS ragazzi!