Intervistato da Steve Austin durante The Steve Austin Show, Bob “Hardcore” Holly, che adesso combatte nelle indy, ha parlato della sua esperienza con la Federazione di Stamford.
“Ho avuto parecchi alti e bassi e il modo in cui continuavo ad andare avanti nonostante i bassi era pensando che le cose sarebbero andate meglio, che stavano succedendo. Ed è stato così. Nel business del pro wrestling è tutto alti e bassi, è come un giro sulle montagne russe. Una montagna russa di emozioni – e tu attraversi ogni singola emozione di questo business. E’ dura scenderci a patti, e la gente non capisce se non è nel mondo del pro wrestling: non si rendono conto di cosa passiamo stando costantemente lontani dalle nostre famiglie e sempre al lavoro. Ed è difficile perché la tua mente è sempre sovraccarica, a fare ciò che facciamo, perché i giorni in cui stacchi sono pochi e rari. Quello a cui siamo andati incontro è stato una nostra scelta, come il nostro lavoro. Era il nostro percorso professionale ed è così che la vedo. Tutto ciò che viene assieme al pro wrestling io lo vedo come ‘okay, entrare in questo business è stata una mia scelta, quindi devo solo abituarmici’. Ed è quello che ho fatto. Penso che sia una delle ragioni per cui sono rimasto per quindici anni.”
Non solo, però. Holly infatti ha rivelato di aver sempre temuto che gli venissero rubate le luci della ribalta mentre era a casa infortunato.
“Affrontare gli infortuni e roba simile era sempre un momento di crisi perché c’è sempre quel nuovo arrivato che vuole prendersi il tuo posto, e tu devi costantemente preoccupartene. Ho resistito a questa tempesta, però, e sono durato quindici anni, e lo attribuisco al mio lavorare sodo, al fare ciò che mi veniva chiesto ed essere puntuale ogni giorno, non ero mai in ritardo. Ero uno di quei tipi che sono sempre in anticipo e mai in ritardo. Ero sempre in orario.”
Un altro esempio di quanto sia dura la vita ‘on the road’ in WWE e di quanti siano i sacrifici che le Superstar sono disposte ad accettare. Anche se a volte piccoli accorgimenti come “arrivare in orario” possono ribaltare una carriera.
E voi che ne pensate? Vi manca Hardcore Holly?
[ngg_images source=”galleries” container_ids=”69″ display_type=”photocrati-nextgen_basic_thumbnails” override_thumbnail_settings=”1″ thumbnail_width=”120″ thumbnail_height=”180″ thumbnail_crop=”1″ images_per_page=”5″ number_of_columns=”5″ ajax_pagination=”0″ show_all_in_lightbox=”0″ use_imagebrowser_effect=”1″ show_slideshow_link=”0″ slideshow_link_text=”[ Le foto dei protagonisti – Mostra tutte ]” order_by=”sortorder” order_direction=”ASC” returns=”included” maximum_entity_count=”500″]