Miz è sempre stato un personaggio discusso, un prodotto WWE che ha ottenuto decisamente molto più del suo reale valore. Ha vissuto vari momenti e vicissitudini nella sua carriera, lasciando sempre l’amaro in bocca per chi ci credeva e la certezza di valere poco per i detrattori.
Recentemente un paio di mosse lo hanno rimesso in pista: titolo Intercontinentale e il ritorno on-screen della moglie Maryse al suo fianco. Automaticamente la sua figura è diventata centrale, nel senso letterale del termine. Un heel vecchia maniera di quelli che riescono a farsi fischiare sinceramente, senza eccellere in niente ma con una cintura alla vita e una bellissima accompagnatrice.
Dalla vittoria del titolo post Wrestlemania c’è stato un investimento importante sul wrestler di Cleveland, quasi a stuzzicare il fan smart che gode dei match di Sami Zayn. Ovvio che la scelta di Cesaro come avversario racchiude questa attenzione. Miz è il tipico lottatore prodotto completamente dalla WWE, senza avere un background che lo renda apprezzabile come lottatore o anche lontanamente paragonabile alla nuova ondata.
Ha però una caratteristica che me lo ha sempre fatto apprezzare, anche nel discusso stint da campione WWE, ovvero il fatto che volente o nolente, devo ammettere che si tratta di uno dei migliori parlatori degli ultimi anni. Non lo colloco nemmeno tra i primi venti in una ipotetica classifica di tutti i tempi, ma ha vissuto in un’epoca storica “fiacca” da questo punto di vista e adesso si ritrova, per assurdo, dalla parte della barricata dei veterani con qualcosa da insegnare.
Avergli avvicinato Maryse lo eleva ancora di più, caratterizzando un personaggio che si era un po’ sfumato negli ultimi mesi. Partendo dal presupposto che, soprattutto nel midcard, l’alternanza tra chi occupa i vari spot è necessaria e fisiologica, si è deciso di puntare forte su di lui. In maniera molto classica, andando a ripercorrere una delle caratterizzazioni heel più storiche. Un ritorno al passato.
Miz ha una capacità di sintesi innata, tra la capacità di portare in tv alcune movenze forzate che lo rendono unico, alla buona capacità di essere credibile nonostante i limiti oggettivi.
Non si tratta di un lottatore scandaloso, sia chiaro, ma faccio fatica a elencare a memoria match memorabili dello stesso. Ovvio che Cesaro guiderà la contesa a Payback, riuscendo a elevare la qualità dell’incontro.
Quello che adesso desidero è vedere il più possibile Miz con la cintura Intercontinentale, che è primo la sua collocazione ideale nella card e secondo perché in questa prima parte del 2016 può diventare un punto di riferimento per costruire faide interessanti.
Credo, tra le altre cose, che il già citato Sami Zayn, prima di lanciarlo ai piani meritati altissimi, l’idea potrebbe essere quella di fargli mettere in cascina qualche vittoria e qualche cintura secondaria. Questo Miz è la perfetta nemesi per l’indie guy Zayn, faida che vedrei con piacere culminare a Summerslam per regalare un primo momento importante nella carriera nel main roster al canadese.
Per arrivare a risultati come questi, però, è importante che Miz venga valorizzato come è stato fatto in maniera impeccabile in questo mese; può essere un eccellente trampolino per chi deve spiccare un salto più alto.