In casa WWE l’atmosfera è sempre più calda, domenica si sta avvicinando sempre di più. Siamo oramai quasi al giro di boa per i PPV di quest’anno che difficilmente dimenticheremo in tutti gli ambiti.

Le speranze per uno show guardabile, così come piace dire a me, ci sono? Andiamo a scoprirlo insieme!

Bayley vs Sasha Banks. Dopo tanto aspettare siamo finalmente giunti al match (forse, il primo dei tanti) tra le due amiche/ nemiche più famose, probabilmente, di tutta la WWE. Inutile dire che le aspettative sono a mille e credo di poter essere abbastanza fiduciosa quando dico che l’incontro sarà molto interessante e la stipulazione scelta, l’Hell in a Cell, potrà aiutare ancora di più.

Roman Reigns vs Jey Uso. Vi svelo un segreto: ho sempre amato gli “I Quit Match” e nel momento in cui ho ricominciato a seguire la disciplina nel 2014, ho recuperato tutti gli incontri possibili al riguardo e quindi ci si potrebbe aspettare che io sia contenta nel rivederla domenica notte. Ed è effettivamente così ma ho, al contempo, la sensazione che il fatto che si svolga nella cella sia limitante per le potenzialità di questo incontro proprio per quella stipulazione da me tanto lodata.

Ma ovviamente, nonostante sia dubbiosa, rimango comunque entusiasta di questo match e credo che ne vedremo veramente delle bellissime dato anche gli atleti impegnati nello stesso, soprattutto Reigns, che come già ripetuto abbastanza, sta vivendo il suo periodo di massimo splendore.

Sicuramente i PPV a tema (e non solo quelli) in questi ultimi anni non sono sempre stati sinonimo di grande qualità ma questo Hell in a Cell ha tutti i presupposti per offrire un grande spettacolo. Naturalmente le aspettative sono alte e si spera che possano essere soddisfatte.

Voi invece ne siete entusiasti?

Desil

Studentessa universitaria con la passione per la scrittura e le serie TV, qui vi faccio compagnia con i miei report e gli editoriali. Attualmente trovo molti atleti interessanti ma rimango fedele sin dal 2014 al mio 'credo' per il King Slayer Seth Rollins e il fu Dean Ambrose, motivo quest'ultimo per il quale ho aperto i miei orizzonti verso i lidi giapponesi e l'AEW