Bray Wyatt è tornato. Di nuovo. O meglio, è tornato in una nuova veste, a metà tra Pee Wee Herman e Leatherface. E il pubblico pare amarlo.

Vi sono, ovviamente, parecchi interrogativi sul futuro di Bray Wyatt/The Fiend; dico ovviamente perché, in passato, non se l’è vista proprio benissimo.

Il più grande limite di Bray Wyatt sono palesemente le sue capacità in ring, che sia un mostro di personaggio, ma non sia un mostro nel lottato, è sotto gli occhi di tutti. Ma sono solo queste mancanze ad aver ripetutamente fatto fallire il suo character e le storyline in cui veniva coinvolto?

Analizziamo brevemente la storia di Bray Wyatt negli ultimi sei anni (e già mi sento vecchia):

Debutta col botto attaccando Kane e già pensi a grandi cose, dal momento che pare un personaggio perfetto per l’ascesa di Wyatt: il demone nuovo che prende posto del vecchio. Dopo Kane decide di prendersela con Kofi Kingston (il Kofi del 2013, non quello di adesso) e The Miz (il Miz del 2013, non quello di adesso). Poi s’impunta nel voler far entrare Daniel Bryan nella Wyatt Family, ci riesce ma non ci crede nessuno e infatti Bryan si ribella; Bray passa allora a John Cena, perde contro di lui a WrestleMania XXX e per vendicarsi tira fuori un bambino posseduto. Il “bambino posseduto” di Bray Wyatt, ve lo ricordate tutti vero? VERO?”. Il resto del 2014 lo vede impegnato a liberare, senza motivo, Harper e Rowan dalla Family e prendersela con Dean Ambrose in una faida infinita e con punte di trash notevoli (dico solo una parola: monitor).

E non finisce qui: prima se la prende con Ryback, poi con Roman Reigns (il Reigns del 2015), scelte azzeccatissime per uno che sul ring non è che sia proprio il nuovo Shawn Michaels. Per sconfiggere Reigns riforma la Family introducendo Braun Strowman (e ciò è bene), poi però le prende sia da lui che da Brock Lesnar (ed era un handicap match) che da The Rock (Rowan distrutto in sei secondi) e pure dai Brothers Of Destruction (che fanno 110 anni in due).

Poi il delirio: membri della Family che spariscono, tornano e poi spariscono di nuovo, complici degli infortuni infelici, con Wyatt che in preda evidentemente ai fumi della palude decide di sfidare Randy Orton: nonostante in questo periodo vinca i titoli di coppia di SmackDown (con la Freebird rule) e pure il WWE Championship, assistiamo a momenti che rimarranno nella storia dell’orrido come insetti e larve proiettati su un ring a WrestleMania 33 oppure l’House Of Horror match e i suoi trattori in retromarcia. Ripeto: “i trattori in retromarcia”.

Siamo quasi alla fine: dopo un feud totalmente sprecato contro Finn Bàlor, la WWE capisce che ormai il personaggio di Bray è talmente andato a peripatetiche che l’unica soluzione, per citare Boris, è la linea comica: gli affiancano Matt Hardy. E nonostante l’Ultimate Deletion match fosse solo una trovata per ricalcare quella perla rara che fu Final Deletion, questa rivalità ci poteva stare; così come hanno funzionato, a mio avviso, i Deleters Of World, in cui Bray effettua un turn face e si unisce a uno fumato tanto quanto lui per vincere i titoli di coppia di Raw. Questa piccola gioia per Bray, però, dura poco, dal momento che Matt Hardy s’infortuna e il team, di fatto, cessa di esistere.

Quella che emerge è la storia di un personaggio usato a caso, con faide a caso nate da motivazioni a caso, interrotte sul più bello a causa di infortuni e meningiti, con i comprimari della Family mai utilizzati a dovere ma che sparivano e ricomparivano a seconda delle circostanze. Wyatt non ha praticamente mai vinto un feud importante, non si sono mai comprese appieno le sue motivazioni o i suoi scopi, era semplicemente un personaggio creepy che si muoveva in un ambiente non adatto a lui. Poi sì, sul quadrato è scarso, lo so, ma “non è solo colpa sua”, dammit!

Adesso che vi ho rinfrescato bene la memoria, è davvero così difficile capire perché il “nuovo” Bray Wyatt sia andato tremendamente over?

Tutto è montato seriamente, ma senza che niente sia preso sul serio: una decina di puntate della Firefly Fun House con una Lore da fare invidia a Dark Souls. Bray Wyatt che impersona il più improbabile conduttore di uno show televisivo per bambini; Sister Abigail, il cui mistero ci ha scartavetrato i cosiddetti per sei anni, si rivela essere una testa che spunta da una tomba; in rappresentanza delle poiane tanto decantate da Wyatt arriva un volatile di gomma piuttosto strùnz; Rambling Rabbit fa la parte di quello che muore sempre in pieno stile Kenny di South Park, altro riferimento che non posso non amare; c’è poi il maiale che rappresenta ciò che Bray era prima di diventare . . . Bray, ossia Husky Harris, che probabilmente veniva bullizzato un po’ da tutti, Vince McMahon compreso, qui rappresentato con le corna da demone (e come dargli torto?). La Firefly Fun House è un luogo apparentemente gioviale all’interno del quale si annida invece il male puro, richiamando gli Happy Tree Friends (che io mi guardo di sgamo, col volume del televisore a 2, su MTV a tarda notte), o ancora “dont hug me I’m scared”, come ha citato il buon Victorlaszlo88. Perché sì, a quanto pare un sacco di Youtuber seguono il wrestling. Cool.

Nella primissima puntata, quando tutto poteva ancor ancora sembrare normale, alla fine Bray tira fuori dal nulla una motosega e taglia il cartonato che rappresenta il vecchio se stesso, mettendo in chiaro che in questo show ci si può aspettare di tutto. Ci sono tante piccole chicche in questo show, ma credo che il suo più grande successo sia stato, appunto, che i fan erano stanchi di dover ancora prendere sul serio Bray Wyatt nel suo ennesimo attacco al wrestler a caso di turno. Il fatto che sia stato messo alla berlina, perculandolo senza pietà, tutto ciò che in passato è stato fatto col personaggio, a mio avviso è servito anche a fare ammenda agli occhi dei fan: ok gente, abbiamo sbagliato, cancellate tutto, si riparte da capo.

The Fiend non è stato da meno, rappresentando un’evoluzione di ciò che Wyatt proclamava di essere sin dall’inizio, ma allo stesso tempo distaccandosene, come dimostra la testa mozzata e deforme che adesso contiene la lanterna di Bray. Lo stile del personaggio poi pare uscito da un film di Rob Zombie e io non posso che esserne contenta.

Però. Però, ci sono due grandi interrogativi che determineranno se e quanto potrà funzionare The Fiend: gli avversari e i match. Il primo punto riguarda un lato negativo che tanto ha accompagnato la carriera di Bray Wyatt, ossia che non si comprendessero quasi mai le motivazioni dei suoi attacchi. Per il momento se l’è presa con Finn Bàlor, che ha abbandonato la sua parte demoniaca e non escludo che, tornato dalla luna di miele, la riabbraccerà per affrontare The Fiend ad armi pari; poi ha attaccato dei vecchi (per citare Luca Grandi), adducendo come scusa la sua doppia personalità e quindi evitando di dare spiegazioni per i suoi gesti. Per il momento al pubblico frega niente perché il personaggio è nuovo, ma quanto potrà durare? Il secondo punto riguarda che tipo di match far fare a The Fiend e che stile di lotta dovrebbe adottare. Ciò è sempre stato un limite dei personaggi “mostruosi”, che appaiono in preda alla pazzia ma poi si ritrovano a dover disputare un match di wrestling: voi ce lo vedete The Fiend a fare una Headlock? Io poco. Per il momento il suo unico incontro è stato un menare alla cieca, infilandoci il siparietto della doppia personalità che porta The Fiend ad avere delle crisi sul ring. I fan, di nuovo, non ci hanno fatto caso più di tanto perché l’entrata era stata spettacolare e il nuovo costume pure, ma, di nuovo, quanto durerà?

Se la WWE riuscirà a dare a The Fiend delle faide convincenti e, soprattutto, troverà lo stile di lotta migliore per lui, sì, io sono convinta che noi tutti potremo perdonargli sei anni di “robe a caso” e voler di nuovo bene al buon Bray. Senza dover per forza pensare che debba essere un main eventer, debba vincere decine di titoli o chissà che altro; semplicemente riconoscere che è un personaggio che, nel suo piccolo, funziona. Se lo meriterebbe, per una volta.

Celeste "Ysmsc", infesta ZonaWrestling ormai da sette anni e da cinque si ritiene esperta di wrestling per il semplice fatto di praticarlo lei stessa. Avendo ricoperto quasi ogni ruolo all'interno del sito, attualmente di occupa si NXT e, quando arriva il bonifico su PayPal, partecipa al ZW Radio Show