Kenny Omega ha firmato e ora il top player c’è. Assieme a lui il parterre è folto e di altissima qualità: Chris Jericho, Cody Rhodes, Young Bucks, Lucha Brothers. Già questi basterebbero a dare il senso della grossa credibilità che la All Elite Wrestling si sta costruendo al giorno d’oggi.

 

Ora cosa serve alla AEW per continuare ad essere un progetto vincente, che a poco a poco prenderà piede e corpo nel panorama del wrestling mondiale? Vi mostro i tre obiettivi fondamentali che i Khan dovranno cercare di perseguire durante tutto il 2019.

  • VENDERE (Show, merch, prodotti)

Se c’è una cosa che i Bucks e Cody hanno fatto benissimo finora è stata quella di saper vendere se stessi e le proprie idee. Il successo di Being The Elite e All In sono lì a dimostrarlo. Per un progetto di wrestling così complesso, la paura di non riuscire a rispondere alle aspettative è dietro l’angolo. Abbiamo visto come alcune realtà (ECW, TNA) non siano state in grado di fare utili e siano state ridimensionate nel giro di pochi anni nonostante gli sforzi profusi. Altre sono invece nate senza una struttura fondante sotto i piedi (GFW) e siano giustamente morte nell’anonimato.

Ecco perché la AEW ha bisogno di rendere il proprio intento autosostenibile. Come? Innanzitutto vendendo molto bene tutti gli show dell’anno. “Double or Nothing” è vicino al sold out nel giro di poche ore (già 12 mila biglietti venduti su 14 mila posti disponibili), ma sarà utile capire se anche gli altri eventi troveranno lo stesso apprezzamento. Anche perché i prezzi non sono bassi e al giorno d’oggi nemmeno la WWE riesce a coprire tutte le sedie disponibili di una arena. Dunque raggiungere almeno la vendita del 80/90% dei biglietti di ciascun evento non è preferibile, ma necessario.

Importante anche che proseguano a mantenere costante l’attenzione sul merch (il più venduto nella storia di Pro Wrestling Tees) e sui programmi proposti su YouTube, che porta nelle tasche dei Bucks e della compagnia decine di migliaia di dollari.

  • CREARE NUOVE SUPERSTAR

Bello contattare le superstar WWE, i grandi nomi. Per alcuni fan sono quelli che “fanno vendere i biglietti”. Frase giusta, ma non del tutto veritiera. Non si può dire che i nomi manchino, ma da qui a 2/3 anni la situazione potrebbe essere diversa. Un errore grave compiuto dalla WCW dei bei tempi fu quello di focalizzarsi sui grandi nomi avendo paura di perdere la forza ottenuta nel mercato. Uscì fuori dal cilindro solo Goldberg, ma dietro continuavano ad ottenere riconoscimenti Hogan, Nash, Flair e Savage, con la NWO sempre presente nelle maggiori storyline. Al suo fianco la WWF promuoveva Steve Austin, The Rock, Mick Foley, Triple H, Kane e The Undertaker nello stesso tempo in cui perdeva due capisaldi come Bret Hart e Shawn Michaels.

Ecco, la All Elite deve creare le superstar del domani. Ecco perché è abbastanza inutile fare incetta di figurine: Maxwell Jacob Friedman, Joey Janela, Sammy Guevara, Fenix, Pentagon Jr, le possibili firme di Darby Allin, Peter Avalon, David Starr, sono il sentore di una presa di posizione abbastanza netta. Significa che gli Omega e i Jericho saranno fondamentali per iniziare, ma a seguire dovranno essere pushate altre figure che rendano la compagnia riconoscibile e alternativa. Già partire da Adam Page, che ha aspettato fin troppo l’evolversi delle cose in Ring Of Honor per diventare un main eventer, è un buon segno.

  • CREARE NUOVI CONTENUTI

Being The Elite funziona a meraviglia, è un programmino leggero che fila liscio per 10/15 minuti. Fa sorridere ed è una soluzione diversa rispetto a quella che vediamo abitualmente in televisione. Nelle ultime settimane si è affiancata la striscia “Nightmare Family”, che mostra in ogni episodio il lavoro di reclutamento operato da Cody Rhodes, Billy Gunn e Christopher Daniels per la All Elite Wrestling.

Ma prima o poi bisognerà andare in scena e lì si vedrà dove correrà la creatività del gruppo. Innanzitutto a livello televisivo, visto che il nuovo contratto verrà annunciato scientificamente durante il Wrestlemania weekend e sembra sarà abbastanza grosso. E allora le domande sono lecite: che cosa andrà in onda in tv? Ci sarà uno show settimanale? Se sì, quanto durerà e quale formato avrà? Le puntate andranno in onda in diretta o saranno frutto di tapings come già fanno Impact e la MLW? E infine… quale giorno verrà utilizzato per la messa in onda? Lunedì (Raw), mercoledì (NXT), venerdì (Impact e Smackdown su Fox) sono già coperti. In qualche modo dovranno scontrarsi con qualche realtà e ottenere una forte risposta di pubblico sin da subito.

Non sono pochi questi obiettivi, ma sono certamente i più rilevanti a breve-medio termine. Ci sarà tanto hype ora, ma tutta questa attenzione ben presto rischia di disperdersi e di ridimensionare le aspettative della vigilia. Se Cody e i Bucks lavoreranno bene, la AEW avrà tanti benefici. Altrimenti sarà l’ennesima occasione persa per vedere qualcosa di diverso nel wrestling moderno.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.