5. NATALYA CONTRO BECKY
Purtroppo la divisione femminile non sta vivendo un periodo roseo a causa della sosta ai box da parte di Emma, Naomi, Sasha, e dell’utilizzo poco chiaro di una di una supertifata come Paige, ma il voltafaccia di Natalya ai danni di Becky Lynch porta senz’altro una novità per ben due motivi. Il primo inquadra Nattie sotto un altra prospettiva che a questo punto diventa interessante e intrigante aspettando ulteriori sviluppi, mentre il secondo rende Becky una sorta di sfigatella che in un modo o nell’altro viene prontamente colpita a tradimento ma che allo stesso tempo continua ad avere sempre più supporto facendo breccia tra i sentimenti del pubblico. Potremo quindi quasi definirla la versione femminile di Sami Zayn, l’individuo che ogni qual volta sfiora con le dita la cima della vetta, si vede respinto verso il basso e costretto quindi a ricominciare la scalata. Ma quando sarà il momento di compiere l’ultimo passo, Becky potrà capire quanto possa essere dolce il sapore della vittoria proprio come accadde con Sami quando conquistò il titolo di NXT ai danni di Neville.
4. IL PENTOLONE DEI TAG TEAM
La categoria di coppia è sempre fonte di discussioni e il più delle volte è al centro dell’attenzione con improbabili e scomodi paragoni perdendo di vista quello che a noi realmente interessa, vale a dire il momento attuale, la situazione dei tag team della new era che a Money In The Bank ha avuto amplio spazio presentando ben tre incontri e coinvolgendo ben 16 superstar. La numerosa presenza di tag team vede in parte ricompensare l’ottimo lavoro che viene svolto ad NXT che ha portato nuovi nomi e nuovi volti alla ribalta nel main roster. Inoltre la WWE può sempre contare su dei veterani come i Dudley Boyz e nuove aggiunte che potranno dare il proprio contributo come i Breezango e i Golden Truth. Tempo fa a contendersi le cinture erano sempre gli stessi mentre ad oggi abbiamo numerose frecce. A tutto ciò non vanno dimenticati i fratelli Uso, i Social Outcast, il duo degli Ascension e la Wyatt Family. Una lunga tavola con piatti prelibati e con il New Day come ciliegina sulla torta che rappresenta una autentica miscela esplosiva garantendo wrestling di alto livello, Entertainment a cinque stelle e un character sempre pronto ad offrire qualche perla come il riferimento a gli Elite, il trio formato dai Young Bucks & Kenny Omega.
3. LA VITTORIA DEL “CLUB”
AJ Styles vs John Cena
Un match che tutti attendavamo da anni, un match che finalmente ha preso vita e che ha dato spettacolo proprio come avevamo immaginato. Prendi due dei migliori talenti in circolazione, portali in un ring e dai il via alle danze. Ma l’aspetto fondamentale di tutto l’incontro è stato il finale con AJ Styles che sconfigge John Cena grazie all’intervento di Gallows & Anderson decretando di fatto la vittoria del Club. Optare per un pin pulito di AJ poteva essere una soluzione fattibile ma non altrettanto valida e significativa per un semplice motivo. Il turn heel di AJ nel RAW del ritorno di Cena, ha sancito la nascita definitiva del Club in WWE con Styles come uomo di punta che grazie ai suoi amici ha sempre la vittoria a portata di mano. Un concetto più volte ribadito dallo stesso AJ durante i vari confronti con Cena. Un heel ha da sempre un attitudine per le vittorie sporche e l’epilogo di MITB da valore al Club. E’ bene ricordare come sin dal ritorno di Cena, era ben chiaro come fosse un 3vs1 e non un 1vs1.
2. MONEY IN THE BANK MATCH
Difficile rimanere delusi specie in questa edizione dove a contendersi la valigetta abbiamo avuto sei wrestler di spessore ed ognuno di essi aveva ottime possibilità di laurearsi come nuovo Mr.Money In The Bank. Presenza massiccia di spot considerevoli e innovativi tra cui delle sequenze che non avevamo mai visto prima. Un discorso a parte per Chris Jericho che prima nel backstage e poi sul ring ha dato spettacolo, come quando inveiva su Dean Ambrose contando il numero di colpi che li assestava con la scala rinfacciandoli le 69 puntine da disegno conficcate sul suo corpo. Un genio! La manovra più pericolosa e più incredibile è da assegnare al Michinoku Driver di Sami su Owens, reo di aver spaccato in due la schiena di quest’ultimo. Vittoria di Ambrose che a posteriori si è rivelata una scelta vincente regalandoci anche delle discrete emozioni nel vederlo in cima alla scala per afferrare la valigetta, quella scala che tempo fa rappresentò la sua più grande beffa a causa della caduta dall’alto che spinse la cintura nelle mani di Rollins.
1. THE MAN, THE GUY & THE DUDE
Nella stessa serata tre differenti World Heavyweight Champion. Roman Reigns è arrivato come campione che è stato scalzato dal trono da Seth Rollins riprendendosi quel titolo mai perso e infine l’incasso della valigetta che ha consegnato nelle mani di Dean Ambrose quella cintura inseguita da mesi. Quando lo Shield si sciolse, non si faceva alto che aspettare questo momento, con tutti e tre i wrestler che interagiscono tra di loro contendendosi il titolo del mondo. Tra infortuni e incidenti di percorso, più volte il seguente scenario è stato rimandato ma alla fine eccoci qua con l’intero Shield al comando del main eventing e pronti ad esplodere in una sfida tre per il massimo alloro.
Il match tra Rollins e Reigns ha avuto diversi spunti interessanti e la vittoria pulita e senza inganno di Seth è stata a dir poco sorprendente (ovviamente senza tener conto della sospensione di Roman). Ottimo duello dove entrambi hanno dimostrato di saper cavalcare le onde come solo i migliori surfisti sanno fare. Tanto di cappello per il Pedigree di Rollins .Una manovra con un alto indice di difficoltà. Anche il trionfo di Ambrose va inquadrato come una mossa a sorpresa in quanto il fan medio era ancora impegnato a gustarsi il successo di Rollins ai danni di Reigns tanto da non trovare quasi le forze per realizzare e godere a pieno del successivo cambio di titolo.
Il finale ha giocato su un emozione dopo l’altra tramutando MITB 2016 come un ppv che ha scritto una pagina importante nella storia. La WWE ha finalmente deciso di dare il pass verso la gloria ad Ambrose, dando il via ad un probabile regno del tutto privo di regole votato alla follia e all’insana mente del campione, come abbiamo già d’altronde potuto vedere nell’episodio di RAW (titolo dimenticato nel taxi e una richiesta di difendere il proprio titolo contro ben due avversai pur sapendo di poter perdere la cintura senza essere schienato). Un idea malata ma a fin di bene. Probabilmente il momento migliore per lanciare Dean come campione.