5. SAMI ZAYN vs BRAUN STROWMAN

Nulla a che vedere con la spettacolarità ma l’incontro è stato senz’altro positivo per come si presentava. Dovevamo vedere un Zayn intento a sopravvivere contro Strowman e così è stato. Peraltro il doppio Helluva Kick allo scadere dei 10 minuti lascia dei puntini di sospensione da completare che aumenta l’attesa per un nuovo scontro e per vedere se Zayn avrebbe potuto schienare o meno Braun. Grazie al feud attuale, le feste ci stanno regalando un Sami con un character in continua ascesa al fine di diventare una superstar a tutto tondo. Pollice in su per Strowman che dimostra passi da “gigante” nella crescita del personaggio.

4. NEVILLE

Di solito il ritorno da un infortunio di una superstar viene vissuto come una sorta di exploit ed invece per Neville c’è stato il buio più totale. Solo qualche incontro negli show minori e nei Live Event. Ma per fortuna il Babbo Natale della WWE lo ha impacchettato e scartato durante l’ultimo ppv del 2016. L’ex campione di NXT può essere i pesce grosso dell’acquario riservato ai cruiser, e il turn heel non può far altro che giovare al suo status. Una sorta di reboot dopo la sua avventura nel main roster tutt’altro che rose e fiori. Neville meritava una nuova chance e averlo integrato nella categoria dei pesi leggeri potrà rivelarsi come la sua rinascita e tornare ai livelli che merita e che ci ha fatto entusiasmare nel periodo di NXT. Welcome back!

3. JERICHO & OWENS vs ROLLINS & REIGNS

Due match in un uno, quattro wrestler racchiusi in una sfida sola. L’anno che sta volgendo a termine vede come protagonisti le due coppie che continueranno a rivaleggiare anche nella prima parte del 2017. A RoadBlock abbiamo avuto due incontri ma il coinvolgimento generale e il finale del ppv ci dice che ci sono due schieramenti ben distinti. Il Natale ci ha portato la riconciliazione del duo Owens & Jericho avvenuta peraltro in maniera equivoca data l’intrusione di Kevin che ha portato alla sconfitta di Chris per poi vedere Jericho colpire Owens per consegnarli la vittoria per squalifica. Ma il come tutto ciò sia avvenuto, la soddisfazione di Jericho, l’Universal Title nelle sue mani e lo stupore del campione, ci ha regalato dei momenti di suspance prima dell’abbraccio al centro del ring. Nell’altro schieramento abbiamo una reunion parziale dello Shield, dove nonostante l’assenza di Ambrose, hanno dimostrato ai nostri occhi di non aver perso l’appeal e l’alchimia del passato, e l’annientamento a spese del duo Owens & Jericho è un dato di fatto. I due incontri si sono soffermati su un livello medio/alto e quanto deciso nel Raw successivo non fa altro che donare ulteriore materiale.

2. THE NEW DAY vs CESARO & SHEAMUS

Più volte ho segnalato come il tag team nato per caso abbia indiscutibilmente delle potenzialità per affermarsi nella categoria di coppia, e dopo il match di RoadBlock non posso far altro che dare ulteriore credito a suddetto pensiero. Ottima complicità tra Cesaro & Sheamus, capaci non solo di duettare nel wrestling lottato, ma anche nelle movenze e nel relazionarsi con il pubblico. Diametralmente opposti ma totalmente simili. Un controsenso efficace. Qualità chiaramente evidenti durante il match contro il New Day, tra cui il finale innovativo e brillante, un astuzia che li ha consacrati come nuovi campioni di coppia, sconfiggendo il team dei record proprio sul loro terreno. L’esultanza nel post-match racconta in pochi secondi la peculiarità della loro partnership. Quanto visto nell’immediato post-match da maggior lustro al duo. Il 2016 ci ha donato questo tag team davvero strambo ma funzionale. Per il New Day una fine al regno titolato che darà ulteriore spinta al trio per nuovi spunti da puro entertainment in quanto orfani dei titoli, e come ben sappiamo, non ci deluderanno.

1. CHARLOTTE vs SASHA BANKS

Oramai non c’è più da sorprendersi, la rivalità tra Charlotte e Sasha Banks ci ha insegnato che le due ragazze non sanno cosa sia un match mediocre. Probabilmente ci troviamo di fronte al feud of the year, non tanto per il contenuto in termini di discorsi ma per quanto mostrato ogni qual volta si sono affrontate. Incontri di tutte le salse, l’iron man match da 30 minuti non è stata da meno dei precedenti scontri. C’è stata la nota drammatica e sofferente con Sasha in stile Steve Austin mentre era in preda al dolore per resistere alla sharpshooter di Bret Hart, e c’è stato il momento di suspance con la sottomissione a pochi secondi dalla fine, il successivo tapout e l’extra-time. E da non sottovalutare gli ultimi attimi con il ribaltamento della submission move vincente. Tutto questo senza dimenticarsi quanto avvenuto nei primi 20 minuti di azione. La ciliegina della torta va riconosciuta nel “gioco sporco” di Charlotte e dell’attacco alla gamba della Banks prima ancora che l’arbitro desse l’ok per l’inizio del sudden death, un particolare che rende giustizia al cognome che indossa, una vera Flair. I numerosi cambi di titolo e le innumerevoli sfide tra le due campionesse, ha reso questo capitolo finale decisamente brillante sotto ogni punto di vista che rende la rivalità Banks vs Flair storica ed epica al pari di altrettanti feud femminili del passato (Trish vs Lita). Piccola menzione per Charlotte che personalmente parlando credo sia stata la punta di diamante dell’intera divisione femminile targata 2016.

La mia più grande passione? Il wrestling! Nata negli anni 90 con la voce di Dan Peterson e le immagini trasmesse in tv dalla emittente Tele+2! Ho avuto la fortuna di assistere Live a show delle federazioni italiane/europee e show della WWE nel nostro paese in più occasioni. Blogger ed editorialista, ho intervistato alcune superstar (passato e presente) ma ciò che mi piace sottolineare è identificarmi, prima di tutto, come FAN