Ha dell’incredibile ciò che è accaduto due settimane fa (e poi di nuovo quest’oggi) sul profilo Twitter dell’ex WWE, Ryback. Egli, indeciso sul suo futuro, creò un sondaggio, nel quale domandò ai suoi fan, in quale federazione avrebbe dovuto approdare nel 2021. Fin qui tutto nella norma, se non fosse che tra le possibili scelte, compariva anche l’opzione “Retire” (Ritiro).
Un risvolto inaspettato e la risposta di Ryback
Tra le quattro scelte presenti nel sondaggio, comparivano: AEW, Impact Wrestling, NXT e, come già scritto precedentemente, appendere gli stivali al chiodo, ovvero il ritiro. Ebbene, dopo oltre 3mila votazioni , i risultati sono stati i seguenti (in ordine di percentuale):
-Ritiro: 44.8%
-AEW: 31.7%
-NXT: 16%
-Impact Wrestling: 7.5%
L’immagine ufficiale:
I risultati non sono stati particolarmente apprezzati da Ryan, il quale, due settimane più tardi, decise di riproporre il medesimo sondaggio ,con la seguente didascalia:
“A causa di voti disonesti nello scorso sondaggio, siamo costretti a proporne un altro con la stessa domanda: ‘In quale federazione vorreste che Ryback faccia il suo ritorno?’. Tutto ciò non ha niente a che fare con la @FMMNutrition, è una votazione ufficiale. Può davvero avere un grosso impatto sul mio futuro, quindi non votate ‘Ritiro’. “
Oltre al danno, la beffa
Le votazioni del secondo sondaggio, purtroppo per Ryan, son andate ancora peggio. La scelta “Ritiro” ha raggiunto ben il 68,6% (su oltre ventimila voti). Ovviamente, la validità di queste votazioni è altamente dubbia, poiché impossibile riconoscere i voti sinceri da quelli fatti da troll o da semplici antipatizzanti dell’ex superstar WWE. E’ comunque molto probabile presumere che il primo sondaggio abbia avuto votazioni più “oneste” rispetto al secondo, anche se ahimè, l’opzione del ritiro, rimane sempre quella più gettonata.
Ryback sembrerebbe davvero intenzionato a ritornare sul ring (come da lui stesso affermato) ma i fan non sembrerebbero della stessa idea e l’unico posto in cui vorrebbero vederlo, è a casa sua. Ryan è quindi costretto a prendere una decisione da solo, senza “preferenze o consigli” esterni.