La WWE ha licenziato, un po' a sorpresa, un nugolo di atleti e staff: Teddy Long, Marc Harris, Aksana, JTG, Curt Hawkins, Jinder Mahal, Drew McIntyre, Brodus Clay, Camacho, Evan Bourne e Yoshi Tatsu. Perché a sorpresa?
Perché negli ultimi anni la WWE aveva un po' allentato la presa. Qualche licenziamento qua e là, qualche rilascio per fine contratto. Ma nulla che desse una botta a diversi atleti tutti assieme. Ovviamente l'azienda non ne soffrirà, ha un bagaglio pronto nel Perfomance Center da spendere. E credo che la lista non sia finita qui, di gente da epurare ce n'è sempre e la WWE calerà la mano come una tagliola ai tempi dei giacobini.
Può essere una possibilità quella di essere licenziati dalla WWE. Jeff Jarrett ha espresso la volontà di voler attingere dalla rosa degli epurati, da cui spicca subito Curt Hawkins, l'unico che abbia ricevuto e firmato richieste di booking. Perché proprio Curt? Perché Trent Barretta ha dimostrato come ci sia del talento inespresso anche nel più scarso (nelle storyline) degli atleti di Stamford. Ma sono quegli atleti da cui puoi cavare realmente qualcosa, che hanno qualità fisiche e tecniche che ben si amalgamano con le indipendenti. Tempo sei mesi e vedremo Curt almeno nel PWG, e sarebbe già un successo straordinario. Barretta e Nese potrebbero dotarsi di un compagno di qualità e macinare booking da trio come se non ci fosse un domani.
Una occasione di riscatto potrebbe averla Evan Bourne, che spero torni a chiamarsi Matt Sydal e che nel giro di sei mesi, ristabilitosi dagli infortuni, torni ad abbracciare la ROH o Gabe Sapolsky, che di atleti come lui c'è sempre bisogno. Al di là però delle prestazioni in-ring, mi fa sempre piacere vedere i licenziati pronti ad iniziare una nuova vita, magari fuori dal quadrato, ma nel sociale o con un nuovo lavoro. Tenendo presente le persone conosciute negli anni e facendo tesoro della propria esperienza. Perché anche per loro è come salire su una giostra dove si è ben pagati per volare. Quando si scende a terra però l'euforia non svanisce ma si traduce in nuova energia. I migliori in bocca al lupo a loro, che possano trovare presto la strada più consona. Per gli altri: non vediamo l'ora di rivederli volare o tirar fuori match a 4/5 stelle.