1999. La World Championship Wrestling continua la sua battaglia contro la WWE, la supremazia nei rating è acqua passata, ora è testa a testa, entrambe le compagnie sparano le loro cartucce migliori più in fretta possibile, cercano di meravigliare il pubblico, di accaparrarsi la fetta più grossa e di battere l’avversaria. E la storia di questo match, importante quanto bello da vedere, inizia proprio grazie a questa situazione. In questi anni sono molti i titoli a cambiare mano repentinamente, cambiando mano anche più di una volta nello stesso giorno. Tutto inizia ad Halloween Havoc.
Il match in programma era una vera e propria bomba: Sting vs Hulk Hogan con in palio il titolo mondiale. Si può chiedere di più? Arrivati al loro momento parte per prima la musica di Hogan, ma di lui non c’è traccia. Si aspetta un po’, ma alla fine si capisce che sta accadendo qualcosa. Parte la musica di Sting, lui entra con il titolo in mano, va a centro ring ed attende il suo avversario. Ancora una volta parte la musica di Hogan, va avanti per un po’ e alla fine l’Hulkster esce dal backstage, ma non ha i vestiti da ring…è vestito in abiti civili. Entra nel ring, si avvicina all’orecchio di Sting e sussurra qualcosa. Poi si mette a terra con le spalle al tappeto e si lascia schienare da Sting, che rimane il campione. Però vuole un vero combattimento, quindi a fine serata ritorna fuori e lancia una sfida a tutto il roster, chiunque si senta pronto e pensa che possa rappresentare una vera sfida. E la sfida si presenta davanti a lui nella forma di Bill Goldberg, fresco vincitore dello US Title, una macchina da distruzione, e in pochi minuti vince il match ed alza il titolo…ma il match non era valido per il titolo mondiale…Sting scoppia, parte contro l’arbitro infuriato in quanto non è possibile un’ingiustizia simile, cosa sta succedendo?
Sting ne parla immediatamente a Nitro con JJ Dillon, il commissioner in quel periodo, e spiega che la sua era una mera sfida, non un match titolato, e quindi Goldberg deve essere spogliato di quel titolo immediatamente per ridarlo al suo legittimo proprietario. Dillon ascolta attentamente e prende una decisione: è vero, Sting ha lanciato una sfida non valida per il titolo, quindi Goldberg non ha il diritto di essere chiamato campione, ma dall’altro lato le azioni di Sting non sono quelle che si addicono a chi dovrebbe rappresentare la compagnia nel mondo, e quindi il titolo non tornerà nemmeno a Sting. Cosa succederà al titolo quindi? Be’, Dillon decide di metterlo in palio in un torneo ad eliminazione diretta a 32 partecipanti, a cui partecipano anche gli stessi Goldberg e Sting. Mentre il primo esce subito al primo match dopo un’interferenza da parte degli Outsiders, Sting arriva in semifinale contro Bret Hart a Mayhem, PPV in cui si svolgerà anche la finale. Sting lotta con forza per riprendersi il titolo mai perso, ma è costretto a cedere la finale al canadese. Ma chi affronterà? Un altro canadese che da anni piano piano va tagliandosi sempre più spazio nel cuore dei fan, parliamo di Chris Benoit. Riuscirà Benoit a vincere il titolo mondiale o sarà Hart a portarsi per la prima volta alla vita il titolo mondiale della compagnia?